La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 18 - 29 aprile 1924

.. UN CALABRESE "CORRECT,, bo el1e esiste a Chicago (U. S. A.) WJ ciltad,no americano, oriundo ita1iano, che si chiama Luigi Carnovale. Deve essere uomo abbastanza ric-co, perchè mi invia punti1almenle lutte le sue pubblicazioni, dei numeri uuici dedicati alla sua pcrsaua, delle circola1·i che mi invitano a ren- <le1'.cnoto al pubblico che • Luigi Canzo-vale, da Stilo di Calabria, ora residente in Chicago (U. S. A.) ì> un carattere nobilissinio, purificalo da ognt scorl(l. di bassa monda.n..ità, um.ilc, riser1Jalo, francesca.?Ul:m.enlei11111Im ..orato del bello, del vero, del buon.o,. Queste circolari mi pervengono ora in inglese ,ora in italiano: l'ufficio di propaganda <li Luigi Carnovale è bilingue. So che Luigi Carnova.le ba donato a Stilo un monumento dedicalo a Campanella: e questo mi conferma nella buona opinione sulle sue disponibilità finan1.iarie. Vi devo confessare tutta la mia simpatia per questo rispettabile filosofo. Prima di tutto, mi p,iacciono i suoi sistemi di farsi b réclame. Mi piace questo cawbrese che, trapiantato in America, ha saputo mettersi cosi bene al corrente. Da noi, un filosofo, per lanciarsi, deve· organizzare o una sapiente rotazione di cattedre universitarie, o una agenzia di re- -censioui, o un salotto, o una marcia su Roma: e sempre tirare il sasso e nascondere il braccio, e man.minare e presentarsi con la volpe nascosta sotto l'ascella: è un arrivismo accademico e sornione, pidocchioso e tignoso. Invece, udite Luigi Carnovale: viva la sua faccia, eg1i si presenta come si prese11tano in America i fondatori di nuove religiosi, i candidati alw presidenza della Confederazione e le ma.e-chine da scrivere di nuovo tipo: « Luìgi Carn01Jale la1Jora. in sile·nzio alla ma.- niera degli antichi filosofi, alieno da! chiasso e ne1n1co delle lodi, spesso non sit,icere, contento .solo dell1en.co111,iodella sua buona coscienza. che lo assjcura. di a1Jer operato bene. sp1,rito 111.. azzinfono, educato alla scuoi.a dei grandi ribelli contro ogni sorta di tirannia e di hn.postura - Com-- pan.ella, Bntno, Sa-vona1·ola - egli tiene continuam.ente fornito di b1lone legna odorate di -virtù .di sc-ienza e di sapienza, il focolare del suo pen- .siero, tutto dedicato alla 'Uerità ed al miglioramento dei rnoi simili. Ape industriosa egli è .continu.amente afjacendato ad accunt.ula.re il b1lOn miele della istruzione e della educazicme nel suo fecondo fa'Uo laggizì in Chicago. E' da dolersi non poco che i suOi connazionali stent'l11,o a parlare di hii e della opera sua, spicciandosi con poche parole quando non possono proprio farne a meno, mentre profondono elogi e pongono s11,lcandelabro della fama gente, spesse 'UOlte, da nulla, sol perchè quella gent, da nulla può rendere loro qualche ser,;izio. ì\,1a 1 come il pro1Jerbio dice « nessuno è buon profeta in patria sua, - Luigi Carno'Uale è p1ù conosciuto nell'Inghilterra, nel Giappcme, ne'- l., Australia anzichè in pat-ria1 e le su.e opere sono p;ù apprezzate dagli stranieri che non dagli italiani. E' triste, ma così è. Negli Stati Uniti d'America il Carno-z;ale è considerato wn.o dei più. insigni scriltori nel campo della storia, della filosofia e della educazione ,. Ho la salda convinzione della sincerità del Carnovare. l\1i piace immaginare questo grande fi)osofo come figlio di un povero contadino cala. brese che ha fatto soldi : da bambipo passò il mare, andò alla scuola americana, imparò a scattinare sull1asfalto dei marciapiedi, come tutti i ragazzi di Chicago : poi si mise nelle impTese -dì filosofia, che del resto sono tradizionali per j calabresi quasi come il commercio del1e frutta. In una sua. circolare, leggo testualmente: Cm-novale /a:vora. Il tempo è prezioso. Ogni atomo che passa conta assai per un'a- -nima. ansiosa di bene come Ia sua. Egli scrisse : r.) Una 'Uisita all'artista Andrea Cefali. 2.) Mi1t madre. 3-) Il sogno di T'roncesca. 4.) Il gio-rnalismo degli Emigrati italiani in America,. 5.) Perchè l'Italitl è entrata nella granite guerra. • li.) Sobeanto l'.elimhtazione della. neutralità potrà subito e per sempre impedire le giierre. In via di pubblicazione : 1.) La formazione del carattere italiano. 2.) Tommaso Campanella. 3.) Gli Onnipotenti. La fucina del Carno'llal.e è prod!t,tt:vua , . Chi conosce appe,1a qualche prospetto o quald1e opuscolo d'affari americano, ritrova in questo fraseggiare un'aria assolutamente di famiglia. I manifesti elettorali americani s0110 redatti allo stesso modo. « Il tal dei tali ha fatto in dieci anni una fortuna di cinque milioni di dolJari: quale migliore prova che egli saprà a.mmi- -nistrare benegliaffaridello stato di New York? ,. In che cosa consista la filosofi.a di Luigi Carnevale non potrei precisarlo, perchè non ho mai • letto n'essWJa delle sue opere. Credo tuttavia che essa si inquadri perfettamente in un wilsonismo fenuo ancora al 1918; e questo non mi fa dispiacere, tiitt'altro. Anzi. Oggi, in Italia, tutti i professori di università che nel 1918 andarono a scodinzolare dinanzi a \1/ilson, og-gi si adoperano perchè le tabelle delle varie , Vie Wilson ~ <le)le cento città siano mutate in altre, portanti .Il via Fiume», « Via Duca del 1\1:are », « Via LA RIVOLUZIONE LIBERALE Principe di M011tenevoso,: oggi, Luigi Carnovalc fa col suo wilsonismo ingenuo, una figura dignitosissima. lo mi associo a quanto dice La Voce del Popolo 1/aliano, p<:riodico di Chicago, nel suo numero straordùtario, tutto dedicato ad illustrare la figura di Luigi Carnovale: • Diciamolo francamente : E' buona c<1sache in Amcrica sia un sì nobile campione della. nostra razza cd un sl geniale cull01·e di lutto ciò che f<m1ui il decoro della patria italiana. La 'Zitta de/.- l,esule sembra meno dura 11ella luce che emana da tali spiriti generosi. Certo la Patria non ha all'estero un figlio più de'lJOlo, più operoso e più 'Ua!ido tutore e propagatore della sua 'Uera grandezza. • PERCIIE' L'lTALIA E' ENTRATA NELLA GRANDE GUERRA , - (Volume Bilingut di Luigi Carnovale). Cosl a'Urebbe agito Mazzini, così avrebbe pensato Garibaldi. Siamo /teti di sapere che la società ha riconosciuto il beneficio recatole dal libro del signor Camo-vale, poichè a lui, al gio'llane autore, giunse da ogni parte del m01tdo la lode più sincera, e più lm.sin.ghiera,. Siamz.olieti di sa, pere che fu quel libro che ha fatto- cambia.- opinione alla stampa americana a riguardo dell'Italia e degli italiani. Siamo lieti di affermare che quel ltbro ha avuto gran parie nel s1lsc1tare le simpat·le del go,;erno americano e dei go-verni del mondo a fa1Jore dei giusti reclanii del/' Jlal.ia s1"lle sue terre, su.i suoi confini. Sia111,olieti cU sapere che quel libro ha fatto sì che i più refrattari, perfino la stampa gennanofila sia stata costretta a rico-n.oscere che l'Italia ha bene agito. c::-,;.f'molieti di sapere che q1<el libro si tro-va su' ta1Jolo di tutti gli studiosi di cause serie 1n tutto il nunido :.. Devo dire che questo reclamismo non mi offende come il reclamismo dei nostri filosofi e politici ufficiosi, compaesani di Carnovale rimasti in Italia ? Bisogna. che spieghi a me stesso questo punto delicato . Mi pare che la ragione sia il tono. La correntezza dell'enunciazione, la semplicità anglo-sassone, commerciale. Jo sono un osservatore tol.Jerante, so che tutti gH uomini, in America come in Italia, pretendono di agire come Mazzini e di pensare come Garibaldi. Lo so, e mi ci adatto. Ma qui iD Italia me lo dicono digrignando i denti, mostrando il bianco degli occhi, ostentando sul pelto un lcs<:hio e sulla pancia una fusciacca inverosimile. Carnovale, questo italiano americanizzalo, ha adottato i costumi di laggiù. Fa w reclame a sè stesso e alla propria. filosofia d.ettando i soffietti direttamente alla dattilografa, in &1:ileda discorsi pronunciati dalla piattaforma del vagone, e ispirandoli a un. umanitarismo pieno di buone intenzioni e di buona creanza. Lo fa • per il nostro bene•, per il miglioram.c-nto del genere umano, per il progresso delw civiltà, per la poce dell'umanità. Sono tutti scopi che comportano perfettamente Wl po' di reclamismo. Quando non si fa professione di credere a queste cose, allora sl che si ha l'obbligo di essere persone di buon gusto, riservate, prudenti, discrete, e non di fare 'e pazzie 'o pazzariello sulle piazze_ Carnovale è a suo posto, in America.: ma i suoi compaesani, rimasti in Ita1ia a predicare le DUJ>- ve gerarchie e le nuove aristocrazie con le stamburate di Camovale, questi indispettiscono_ E poi, guardate cos'è l'America, e la salutare efficacia del suo conformismo e delle sue convenzioni ,anche su un uomo nato a Stilo cli Calabria. Camovale - sempre a fini di propaganda - mi ha inviato anche la sua fotografia. E' WJa onesta e grossolana faccia cli aranci.aro : ma tutta la sua filosofia non lo ha dispensato dal pre.sentarsi come WJ gentlemen, con colletto duro e cravatta bianca. E senza pose benelliane. Correct. In Italia, un filosofo della forza di Carnovale, o anche un po' più, si presenterebbe in camicia nera., decorato di fantastici ordini equestri od equini, e col viso atteggiato vuoi a simulata fe. rocia, vuoi a .trascendenta1i meditazioni. In America, perfino i ciarlataui sono correct. E questo mi piace. G. A. UNCONSERVATORE GALANTUOMO Gaetano Mosca ha dovuto aspettare parecchi decenni il giusto riconoscimento dei suoi concittadini. Vilfredo Pareto è mol'to celebre, salutato maestro da tutta una generazione, cui egli si mostrò •forse troppo indulgente, e Mosca, che l'aveva preceduto nelle più clamorose scoperte di scienza politica, rimaneva alla pace della sua scuola di diritto c-ostituzionale a Torino. Ora Gaetano Mosca è &f:atochiamato alla Università di Roma, e non per inventare teorie a giustificazione dei vincitori, ma a dire la sua prolusione sulla libertà. Sembra che la vecchia cattedra di Diritto Pubblico cli Orlando si trasformerà per lui, ed egli sarà il primo i~segnante, in Università italiana, di scienza politica. Cosi si corona la battaglia che egli cominciò a ventisei anni (nel 1883) per far riconoscere e quasi fondare una seconda volta, nella patria di Machiavelli, la scienza delli politica. Intanto l'editore Bocca ristampa i suoi Elementi di sto1ia politica aggiungendo al testo della prima edizione (1895)· integralmente riprodotto, una seconda porte che rappresenta il nuo,vo pensiero dello scrittore dopo quasi trent'anni di esperien,:e politiche-, scientifiche, scolastiche, giornalistiche. Questo libro diventa il testo e quasi IB conclusione della sua vita. C'è tutto l'uomo, pensatore, professore, ministro. Il primo senso che si prova èli fronte all'opera di Gaetano Mosca è di disagio per la sua freddezza, per w sua impassibilità, per la sua scaltrer.za ermetica. La cultura dello scrittore: sembra ostile a chi legge, decisa com'è a rimanere astratta, dottrinaria, inclipen<iente dalle novità del giorno e dai riferim.en'ti più palesL Il tono della narrazione vuol~ essere arido, senza simpatia e senza commozione. Si mantiene sempre ad una altezza scientifica, non indulge a chiarire 0 a confrontarsi con sentimenti diffusi, non spie~ ga questioni attuali. Si direbbe che per le sue necessi-tà di osservatore e di filosofo, egli si sia imposta una. specie di ascesi da1 troppo facile e dal troppo umano. Tutto viene sottoposto a una rigid'a documentazione sto1-ica e dimostrazione scientifica. Lo scrittore non cede alle debolezze umane per le esperienze personali, per gli affetti, per le cose che gli stanno vicino; e semplifica come se fosse un matematico, cerca le prpve per i1 suo •assunto nei fa<fti della storia cinese e babilonese più volentieri che in quelli della civi1tà contemporanea. Di un mondo che era naturalmente campo delle psicologie più calde dei_ risentin1enti,. delf 1 ~- ratoria egli ha fatto un ando terreno d1 spenmento, un te1na per problemi generalizzati, sacrificando ogni interesse personale. Tuttavia sobto questo scettici.mo e questa impersonalità apparente l'osservatore a stento potrebbe cercare segni me110evidenti, ma più car'atteristici di sti1e e di carattere, anzi de.liueare adclirittw-a i lineamenti d1 una franca psicologia conservatrice, 1'amore p~r l'ordine e la chiarezza, il gusto per le distinzioni perspicue che in lui, s·c.liietta natura di siciliano, bastano a sme11tire tutte le recenti leggende sugli istinti di nebulosità metafisica degli iso1ani, leggende immaginate sulla scorta di un solo, o certo di pochi esempi. Per cercare nel Mosca un ti po di psicologo di razza basiterebbe la sua grande ammira'- z.ione per il Manzoni, del quale egli ha fatto un vero maestro di vita, dedicandovi lunghi studi, intesi ad illuminarne le doti di osservatore umano e di creatore di personaggi. Le conferenze manzoniane del Nostro, quando saranno raccolte in volume, costituiranno un esempio curiosissimo di politica applicata all'arte e saranno WJ bel contributo di un diplomatico alla ricreazione del mondo dei Pro-messi Sposi. Queste virtù psicologiche ci attestano 'in Mosca una schietta latinità di istinto che non. si è mai venuta attenuando neanche nelle opere più europee e internazionali d~llo scienziato. Certo ai giovani contemporanei può venire talvolta la tenta'zioue di ripetere per Mosca le obbiezioni che si fai1no alla sociologia sperimentale; ma ubbidire alw tentazione non sarebbe dì buon. gusto perchè Mosca ha sempre avuto il singolare coraggio di correggere le· sue premesse teoriche con la sua culturai storica. E la cultura storica di Mosca non è quella di' certo deteriore idealismo cbe si serve di ilJustri nomi antichi per proporre i proprii scben:ùi e le proprie idee. Si tratta in vece de11asto da in senso tradizionale, e per lui storia è maestra di vita. E' il passato guardato da uomo pratico, da uomo di prudenza. E trovi nelle sue attitudi~ di osservatore le ca,. rattet_istiche di chi sa di conoscere il cuore aell'u01n.o, ed è navigato· in tutte le circostanze, e per giudicare un uomo v1.wlfondarsi su. massime certe, e misurarlo con calcoH 1)1"ecisi.Qui ci sono i pregi e limiti della cultura di Mosca, e mentre il suo istinto sarebbe di dubitare, il dubbio poi è così poco a11:istico e così inadatto a tener conto di tutte le contraddizioui e di tutte le sfumature, che si risolve in una fiducia fatale dello scrittore nella propria !tuberia. E hai gli SJ)Wlti più persona.li dello stile dì Mosca, fu sua. ostinar zione a smascherare le idee, scoprendoci sotto. gli istinti e le marachelle dell'uomo, e le sue ironie contro i falsi idealismi. Perciò se i pregiudizi di Mosca si potrebbero definire d'i .natura positivista, c'è d'altra parte in lui una duttilità di spirito, una ricchezza di svolgimenti e di osservazioni empiriche che lo allontanano dalle monotonie di qua1unque scuoUl. E basterebbe per assolverlo dalle obbiezioni più filosofiche la genialità del suo canone meto-- dologico: , Coi fatti passati spiegare gli attuali, cogli attuali i passati , . Altro che positivismo! In un 'epoca di eruditi e di cervelli scientifici questo era davvero un santificare i valo1i della storia, C0111.estoria dl uomini, c~ la passione <li un vichiano che noru ha letto Vico! Ma il fatto più stupefacente, in Italia,' nel r8841 era di vedere un giova.lle di ventisei anni che si mette a scrivere Sulla. teoria dei governi• e s1il g01Jerno parlmnen.tare. Mentre il p3.ese era travagliato da una. crisi di istituzioni e di c0scienze, Mosca si metteva coraggiosamente da un punto cli vista eul'opeo e si serviva degli elementi che a Villaai e a Tu.riello offrivano l'occasione di monografie regionali e di proteste attuali, per fare opera di s~ienza. Certo questo si deve in gran prute allo studio dei politici &tranieri, di Fischel, di mm1tschli, di Stua,t Mill, di Taine. Ma anche per questo aspetto egli è uno dei primi che ringiovanisca stù serio la co1tura italiana. I suoi tisultati non sono pedissequi, la sua impostazione non è mai generica. La Sicilia, i 71 mali d.ell.a vita locale, gli rimanevano in CIU)t'e anche quando egli faceva le sue dednzioni metafisiche. Perciò l'opera sua si può concretamente intendere come il grande sforzo di un me:rid:ic,- nale per pensare la politica. italiana. senza compromettere il problema <lel.l'nmtà, anzi lavorando come se ::-ord e Sud fossero veramente nn solo Stato. La prima esperk-nw. pr,litica di Mosc:,;_gli è stata data dall'osservazione della piccola borghesia travagliata dalle cricche locali. Il deputato maestro di currnzione. La vita parlamentar<: complice degli accaparramenti dei magnati delle provincie. Il governo demagogico pronto a, vender., le sue concessioni per crearsi dei pa.rtigiaui. Per effetto di queste lusinghe: tutti ministeriali. I partiti maschera di interessi particolari, di rivalità personali_ La nazione era immatura : della democrazia. si vivevano tutti gli equivoci, ma non si trovavano i vantaggi per l'assenza delle premesse obbietti ve ed economiche_ In queste condizioni la questione dì essere consc-rvatori era questione di essere galantnomiuiAncbe Mosca ha la nostalgia per l'ancien. régi, me, perchè « quei regimi avevano un non 60 che di paterno, e l'antica bonarietà d.el carattere na,- ziouale, ora purtroppo in gran parte perdu.ta, avvicinava/ i grandi ai piccoli e li legava redprocamente con nn sistema di clientele allora quasi generale. , Tutti questi pensieri rimarrebbero anacronistici e nulla sarebbe intravvisto d.ell'Ita.- lia futura, Italia democratica e liberale, in cui la lotta politica sarà diventata questione di responsabilità, di intransigenza, di serietà calvinista, Mosca insomma sarebbe soltanto il galantuomo lealista. della terza Italia invece del cafone borbonico, se a questo punto non baJ.enas... se la scoperta geniale del concetto dì élite politica. La teoria di Mosca d.ell.a classe dirigente è verarnen te una. di quelle idee che aprono distese infiuite di terre alla ricerca degli uominiDalla presente corruzione del regime parlamentare Mosca si sollevava a pensare la via della salvezza., a porre il problema centrale della vita italiana eome di ogni società storica, nel problema di creare una classe dirigente che con la sua formula politica, coi suoi miti, come dirà 'ìorel, interpreti le aspirazioni diffuse e ori,.3n.i.zzi le energie più mature. Questo concetto sembrò in un primo tempo al Mosca la rovina di ogni concetto democratico e di ogui sistema parlamentare, L'interpretazione che egli ne diede, appena lei trovò, fu aristocratica_ Ma si eta in regime di Depretis, e non era ancora sorto il movimento socialista destinato nei decenni seguenti a dare una prima coscienza e1ementare alle plebi italiane. Oggi, nel 1924, mentre tutti proclamano }a fine del parlamento e vantano i beni della dittatura., l1osca. si accorge che il sistema parlamentare è ancora il miglior strumento perchè si formi, si raffini, si differenzi, si esprima la minoranza. direttrice provando attraverso il lungo noviziato della libera lotta e delli critica aperta le sue attitudini. Il compito della speculazione politica che proseguirà l'opera del Mosca è di accentuare que: sta interpretazione democratica e liberale, dì mettere audacemente d'accordo i due concetti di élite e ili lotta politica. Elite infatti è scelta, che deve intendersi non nel senso che ci sia chi sce1ga, ma nel senso di un processo storico attraverso cui si rivelano i migliori. L'esservi. i scelti implica che vi siano i non scelti, che non son.o condannati per natura., ma partecipano al processo, si preparano, si provano ogni giorno-, si migliorano. In questo senso quasi fisiologico i goveraanti devono rappresentare i gov~ti. Non c'è aristocrazia. dove la democrazia. è esclusaìvlosca conservatore e manzoniano non poteva af!acciarsi quffite conclusioni, Ma la prova della sua attualità è che noi riusciamo a giungerci con 1a sua scotta. P· g. L: CAPPELLI Eòitore Biblioteca diStudiSocialidirettada R.MONDOLFD € uscito.- PIERO GOBETTI ltll RIVOhUZIONE ltIB RJUìE Saggio sulla lotta politica in Italia L. 10lnt,·oduzione •LIBRO PRIMO: l)eredità del Risorg-i,nento. LIBRO SECONDO: La lotta politica. I - Liberali e democratici II - I popolari III - I socialisti IV - I comunisti V - I nazionalisti VI - I repubblicani Lnmo TERZO: Oritica libera.le. I - Problemismo II - La lotta di classe e la borghesia III - Politica ecclesiastica IV - La proporzionale V - I contribuanti VI - Politica estera VII - Politica scolastica LIBRO QUARTO: 1l fascismo Si spedisce il volume franco di porto a chi ne fa richiesta alla nostra redazione Via XX Settembre, 60 ~orino, mediante vaglia di L. 10.

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