La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 1-2 - 1-8 gennaio 1924

r l 1101 IUL CONTO (i()RRENTE POSTALE RIVISTI\ STORICI\ SETTIM.f\Nf\LE DI POLITICI\ ESCE .. Diretta da PIERO GOBETTI - Redazione e Amministrazione : TORINO, Via XX Settembre, 60 .. Abbonamento per il 1924 L. 20 - Per un semestre L. 10 - Estero L. 30 - Sostenitore L. 100·• Un numero L. 0,50 IL MARTEDÌ (T/a1>1Jo11a111ento •non di,uletfo primr, ti~/ Jt; (l,f,•,:,1nhre ,({'1nfMUle ri1111fn•fltn p13r 1111011,1101 Ct,i riceye un numero <li sag:g:io ~ non inten<le al>l>onarsi r~sping:a il g:lornale, altrimenti g:li cont!11u<,remo l'i11..,io e <lor,o UI} rT)<esceproYYe<leremo all" N-u.mero dedicato a1la que.stio:ne tecl.e.sc>c> Anno III~ N. r-2 - 1-8 Gennaio 1924 SIM~IARIO:•·G. A~::;ALDu: La Prussia e il federalismo. - L. \'JNCJ'.lN'r1: ]/011posizfobe lnrrnrc!-:ic,- ..,.• LA~cJ:: r H{)u<>lfl,, di Jfnnnorer. - G-. Y. A.WJJrnT'n: Se1,ar:11i;mo rf'nilno. - rf-7. A.: Jl J,org& delle cornnccbìe socialiste orrcro l'e!:IJ)Crienz1t<!ella Sassonht. - L. SAl,VATOHJc1.1,1: (~(•rrnnnin :-.pecchio ,!"F.uropa. - A. CAWAT1: Il fnllimf'nfo dPIJe rip:u·azicJJJi. - )I. G1ffv<· 1 ,: f'f'nni "ullu :i1;-à;j7-'"n.,. economica tedesca. - G. LuzzATTO: Le grandi concentrazioni intlus1rinli in Gt•ruuini:1. Questo numero dedicato alla questione tedesca of. frc aj lettori un esempio di come faremmo « RivoJu. zione Liberale» se potessimo stampare frequente• •ente numeri di otto pagine. Due anni fa, l'anno scorso, tra la palingenesi fa. ,.cista, sembrava un sogno far vivere e impone una rivista libera e originale di politica. Oggi non deve sembrare un sogno migliorarla ed ampliarla. Sappia• nto dopo due anni di prove elle ci sono molti amici capaci di condividere i nostri sacrifici. Ci rivolgiamo di nuovo a loro. Abbiamo bisogno di far conoscere la rivista a nuove pcrionè, di mandare sem!)re nuovi numeri di saggio. Per que.!-to ci dobbiamo fnn,t- - i:_;liabbonamenti sostenitori e sulla sottostrrz-rone. Se avremo 100 ab. tJonati sostenitori potremo mandare « Rivoluzione Liberale » a 500 persone che vorrebbero e non posso, ■ o abbonarsi, a biblioteche, circoli di cult Gli amici ci inviino dunque l'abbonarne •itore e partecipino alla sottoscrizione. soste. Inoltre vogliamo quest'anno raddoppiare gli ab~ ltonati. Desideriamo indirizzi di probabili abbonati. Abbiamo dispdsto per un DONO DI LIQE QUATTI\OCENTO cioè di tutti i volu•ni già stampati o che si stampe, ranno prima del giugno 1924 presso· l'editor~ Gohetti a quanti' ci procureranno IOO nuovi abbonati per il 1924. Chi ci anit procurato 20 nuovi abbonati potrà sce. gliere libri di nostra edizione sino all'ammontare 'della somma di L. 100. A chi ci trova 5 abbonati regaleremo l'edizione carta patinata del volume: FELICE CASOI\ATI • PITTOI\E A chi ne trova uno spediremo: Tommaso Fiore: « Eroe svegliato asceta perfetto». I libri saranno spediti franco di porto appena l'in teressato ci avrà comunicato i nomi degli abbonati nuovi da lui presentati che abbiano effettivamente pagato la qu{!ta dj abbonamento. Gli abbonamenti semestrnif contano come mezzo abbonamento. Gli :1bbonamenti sostenitori come cinque abbonamenti. Bisogna che gli amici ci aiutino a raddoppiare i nostri abbonati. Preghi11mo i vecchi abbonati di rinnovare solleci~ tamente l'abbonamento. Entro Gennaio spediremo tratta ai ritardatari. pua·o egli cs1>01·t..1.vadal suo fondo di Dalm1l1, ·<: da q ll(:sw argo1ne11to, raffon.ato dal1e circost..rnzc mialoghe i 11 cui si trovavano molti suoi collcgld 1 tra1Te forza a combattere un certo tr-.J.tt..atodi commercio, pregiudizie\·ole agli aUevatori <li suini. Yice'\·ersa, dinanzi allo stesso Landtag, un altro ministro, 11 )!Oller, doYeltc assicurare l0rmalmente che egli ave\·a dimesso ogni atti vi.tà rndt1striale, che si era completamente d.isinteressat,, delle sue concerie, per 3:yere l'onore di cli- • rig-t:rc: il dicastero del Conunercio neU1am.min.istra½ionc prussiana. Gli JunJ?er, in questo, si sentivano come Stand, come ceto agrario ancora <lom.in.ante, più rispettabile degli industriali. Ratheaau e Ballin, le procellarie della guerra Infìne 1 l'imminenza della guerra si annuncia <'Cl1 J'arri\·o negli ambienti c1i co,1.e e nell'immedi,ato entourage clell'imperatore dei g,ra.udi uomini di affari. Gii IµnJ:cer sono vinti dagli uomini <li affa~ri, come gli agrari sono battuti nelle ele-L1011idalla socia~democrazia. L'uomo rappresentatn·o di quesi:f sostit~1e o circolazione <li élites chngenti ~u. 4 - _ i:,?'rRUSSlfl E JL li giorno più fel1ce della sua vita fu probabilmente quello l!l.1 cui ottenne il -favore di poter fare uua conferenza srull'elettricità, alla presene.a.~Imperatore. Quando egli acquistò dal do- FEDER fl I I SMO ':1· .< della Corona. pru.ssiana la dimora nobiliare ... 4 . ... "->'- ... ~ ~~-rn1,..f\L di!>ç' cura <lt stipulare che _avrcb7 -~- ~~..,----. Il partiaolarismoprussia;o La posizione del vecchio prussiano della generazione cli Bismarck cli fronte all'unità tedesca, e le ragioni intime delle resistenze particolaristiche in H"annover, Renania, Sassonia e Baviera, sono esposte in forma drammatica 1nei libri di memorie della moglie cli Von Manteuffel. Il generale prussiano Van llfanteuffel fu 1l7>rimo governatore, o statthal.ter, della più renana delle terre renane, Ì' Alsa,..ia. Soldato di grande dignità e austerità cli vita, vero ]'un.ker della l\iarc:a, egli disgustò tutti, e lasciò il suo Residenzpalast di Strasburgo senza avere neppure capito il perchè dell 'avYersione suscitata. Nella classe a cui dosso Bismarck aveva tagliato l'impero, la nobiltà terriera prussfa.J1a, g1i entusiasmi unitari rimasero sempre umori di gioventù: cosa più da studenti, che da fUJJzionari e· da generali. Cosl, per esempio, nella Renania, Manteuffel e i suoi pari' vedevano tutt'al più lo scenario romantico dell'Impero Ghibellino: il dnomo di Strasburgo, 1a Niederwald, i castelli in rov-;na del meclio Reno: press'a poco, le Rhin cli Victor Hugo, con q.ualche accentuazione nordica. Ci anda·••ano, o in guaa;nigione, o a studiare: o nella Residenzstadt di Coblenza, o nella Universt. tatstadt cli Boun : i reggimenti di ulani e la corporazione stuclentesca, Borussia, erano la·tappa obbligata cli ogni Junker prussiano che avesse voluto fare carriera. Ma l'impero era per essi e impero tedesco sJi naziop~ prussiana » : come c'era stato ai tempi dei Salici un impero tedesco, di nazione sassone, e a:i tempi degli Hohenstaufen ' u.n impero tedesco di pazione sv.eva. Frarn.m_e~ agli atteggiamenti di idiozia militaresca o afillll1nistrativa, c'era mvlta preoccupazione particolaristica prussiana: e quella ritrosia ad abituarsi al peso dell'impero, quello spavento clinanzi al dom1nio conquistato, che sono il contrassegno deUe aristocrazie terriere. E questi junker erano, attorno al 170, il ceto sociale che costituiva, con plenitudine di potere, la classe politica per eccellenza. Si capisce che j paesi conquistati e gli stati federali mjnori resistessero sordamente. Si capisce che Treitschkc 11e diffidasse. Tr~itschke, si notri bene, non fu un prussiano. Egli ha scritto le canzonatu,re più feroci del particolarismo baiuvarico, o degH eutusiasm.i archeologici di Ha'tls Van Gagern per la dinastia dei ,,,ettini di Sassonia : ma ha anche veduto con occhi chiari tutte le deficenze dello Junkeristn.o ___,.P1"tlt-siano. e lo 11011 esagero, se affenno che la Vecchia Baviera 110n è pi-i',, 1·ecisamente staccata d.aU.aGermm1,i'a,per i.l su.o pre_tu.cola,,n.e, cii qu.anto 11on sia la Prussia. Oste/bica per il suo reg4ne 1unkerista ,. (l-Iist. "· poi. A1•Jsatze, IV Band. < 1 l ' Lr-. q,.;.,_tJ..~~-c!lt11u.1~..re a \.'.h1wn.ll1a..,Castelli.:, l<.~- f>. .35ì)- Treitschke è troppo ansioso dell'unità spi- le• :~li n.e fece una copia fedele del Museo della rituale della na7.loue 1 per 11011accorgersi che la Regma Lwsa, e Taccontava raggiante che ~1Freiclasse degli Junker ha le spalle troppo deboli hcrr Yon Old":"burg-Irumschau, _uno degli orna: per po 1tare la responsabilità unitatia. Invecchian- meuti della Ca~era dé:1 s1gnon prussia.na 1 gli do, indtùge al modello di wtità bismai·ckiaria : m·eva detto che, 111 fondo1 loro due la P<:115avauo ma il suo uomo, il suo segreto amore, di fronte a allo stesso. modo. Q~es~ adul~t~e de~li Iunk~ Bismarck resta il barone Von Stein. Stein ave,~a doYe\·a fimre come e finito, nttu:lia d1 un eqwpe.r lui, 1~ grande vantaggio su Bismarck: not; Yo~o.. Con_ lui, la sostituzione cl~l~ classi in~uera stato Junker, 111 aFreiherr: cioè nobile « im- ~tna.11 agb Iunker, come portatnC'l del prussiamediato n dell'Impero, non yassallo del re di 11esimo integrale, prende forma dra1nmatica. AlPrussia. tri tipi rappresentativi di questo trapasso, come Albert Ballin, il Direttore della Hapag, furono ba resislenza degli !lunl!er presentati come partigiani della Prussia m.ilitaLa secoucla generazione imperiale presenta un tipo di junker che sj t già corrotto, si è già adattato ali 'idea di essere il padrone in tw grande. stato moderno. Però è perduto-quel decoro di semplirità ·soldl)_tesca, che aYeva reso stimabili gli uomini clel.l'entou.rage di, Guglielmo il Vecchio. W.aldersee è il più rapp1·esentalirn cli questa generazione. Iunker sì, e ma.rito di una zia dell'imperatrice Augusta Vittoria, con grandi ostentazioni di fede.ltà prussi.:.'tlla: ma è un Iunker con Ycuahire di commesso: quando è in disgrazia, com.andante del Corpo cli Armata di Altoua, manda lettere anonime contro i suOi successori nel favore cli Guglielmo Il. Il vecchio Manteuffel non l'avrebbe mai fatto. Altra figura preziosa per quruJto assai più vicina a noi, per dOCIDnentare tutta la conta111.i11a7Jonedi una casta gueriiera: il lamentabi1e barone Von Bohlen, che su comando di Guglielmo II sposa Bertba Kn1pp, e diventa il barone Krupp von Bohle:n: il pr'imo Iunker pntssiru10 che diYenta borghese e i11dust1iale renano, ·e iu qual 111odo! Qacsta generazione comincia a percepire il mondo dell 1ind11.: stiia, la città futura: n1a di queste sue dsioni ne fa una curiosa mescolanza con le reminiscenze guerriere, e il risultato è il regim.e bombisticoreclamistico guglieltnino. Nella Valle del Reno, il De11tsches Ec/, di Co• blcnza, il ponte Hoheuzollern a Colonia e la Hauptbahnhof a Metz restano come i monumenti architettonici in cui tutto un regin;i.e in co111_pleta crisi gonfia le gote pel' assumere aspetti terribili. Io sono perfettamente convinto che uovan.tc.wove sn cento italiani di 1\1ilano troverebbero bellissimo qualunque di questi tre sforz.i .cL.1. en1.ia del11era g'uglielmina .. Nonostante la perdita evidente di stile, la classe degli lunker però si ilifendeva. Le due convenzioni, la sua « 1noralità » politica si affermavano specialmente nella macchina amministrativa pn1ssiana. Il Lanàlag pn1ssiano era Ja sua roccaforte. Ancora nel 1905, di fronte a questo cousesso 1 un mjnistro, Von Pottbie1ski, poteva beuiss,imo citare in un dibattito quanta ca1·ue di ris,ta, cliché propaganda di guerra. R,athenau, che ci lasciò 1a pelle, passò invece per l'uomo europeo, della ricostru?.ione, cliché con.ferenza di Get10Ya, lloydgeorgiano. Tutti incompresi. Ballin, Ratheua.u hanno av11te infinite debolezze e ,nfìnite viltà dinanzi alla \"ecchia grande casta nobiliare, che aveva fondato l'Impero: ma essi furono le procellarie della tempesta che doveva jnghiotti1·la, gli uomini· della gueiTa ineYitabile1 della guerra affrontata non per conquistare le provincie baltiche o Calais o aJtro ancora, ma per « riorganiza..are il m011do » : cioè gli uomini della guerra democratica, di una delle tante guerre democratiche che i popoli moderni a.ffrontaJ10 con una ferocia e una rassegnazione,' che nessuna casta cli Iw1ker ebbe rn.ai. (Ricordarsi le preoccupaz.ion.i del vecchio l\'Ioltke dinanzi a 11 'entusiasmo g,.1e,1Tierodel '70-'71 !). Ile sviluppo industrialee i nuovi celi Alla vig11ia della guerra, dunque, non c1era. affatto bisogno di nna collaborazione della socialclemocraz..ia. al governo, per celebrare con un colpo cli scena la confì~ta dello junkerismo. La sola prcsen1.,a cli llallin sullo yacll l di Guglielmo lI bastava ad attestare che la sostituzinoe degli Jltn.ker era cosa fatta: e che gli~1 socialde- • mocratici atteudeVauo nel Reicbstag. I nuovi ecti creati ,'(::lallosviluppo della grande industria, oscillanU fra l'esaltazione del tccnic:ismo, della ,-elocità, della « vita sirenua », e l'esaltazione della patria tedesca, si face,·ano a\·anti : ingenui, estrem.a111ente propensi ad accettare qualunque « propaganda» cli guerra ujbclungica o di pace wilsonia.na. Essi erano particolarme11te forti e n1utriti a Berlino, e nelle regioni dell'Impero p~ù modernamente attrez1...ate1 come Città anseatiche, Sas~o- . 11ia 1 Alta Slesia, Renania prussiana, Hannover, Ruhrgchiet, Franconia ba\larese,: mentre il nucleo delle vecchie provincie prussiane, il territorjo donde erano usciti gli agrari conquistatori dell'Impero, e fondatori dell'unità bismarckiaua conservavano intatte le antiche assjse e le antiche gerru:cbie sociali, l1011nipotenza degli a:ffit1 uari ùd domini reali quelJi c:be il prtfJicatore ili Corte Stoecker chiamò « Ziiekerrubenmam1110,,sllneclzte •• « servi di mammone delle barbabietole,) e <lei funzionari forestali, IAndrii.ten, Ispettori forestali, ecc. /rJ. L'importa=..a sociale e politica cli queste regioni era, alla vigilia della guerra, in piena dec:adenza: le regioni e gli stati fulerali, già conquistati dagli Junker, ora si prenclcrnnc la ri,·inc-ita conquistando Potsdam con i nnod uomini di Certe, o i] Reichsta.g con i deputati dei partiti di masse (Centro e Soci.aldemocrazia). =-:011 fu soltanto lo spo&tamento del centro di gra\·ità dello stato di un ceto all'altro, ma da 1111 gruppo di re&ric11iad un altro, dalla_ vecchia Prn:;sia frec1t.·riciana agli altri stati federali <: r:.lle pro,·incie renane. - li risuJtato di questa dislocazione fu Li guer:·a mi!-;sionaria contro un mondo di nemk-i : perclh.'. k ,·ittorie del 'io e lo schema della politica estera bisma.rckia11a non bastavano più alle esigo1ze materiali e aJ1e ideologie antijunkeriste, antibi:;;marckiane, delle nuove classi e delle regioni più «moderne• del Reich. La guerra.-del. '14.Ju Ye.rame:nte la guerra della socialdemocrazia ausburghese e sassone, del sindacalismc "Cattolico renano: fu una guerra • moniliale :1 imposta ai.la \·ecchia. Prussia • proYinciale • e agli Junker dalle regioni aggiogate allo Stato Prussiano, dagli stati fcd.ei·ali, dai nuovi ceti. Di tutto c-iò, nulla sospettarono gli innocenti::;- ,.:--:,, 1.Jem,,C!::..:·_ , t1?!:!.:":,•:'!"'r.Ll-::n"';i. tw=· ;, ! .,_,,Jl":f':.:,;-,~ ecc. Sicco;ne, uel 170, i francesi avevano Yc<luto gli t1lani prussiani, così nel '14 tutto 11 mondo, dietro alla Francia, mosse in guerra contro la Prnss.ia Yiolatrke del diritto e contro gli Junker feudali e barbarici : e parlò ài •liberare, il popolo tedesco dalla oppressione della casta militare, e sopratutto, di liberare la pacifica Renallia, l' Hanno\·e.r, gli stati federali minori, dalla oppressione degli ]llllker. In Francia poi, l'idea cli farnrire , le tracliziouali libertà fedaali tedesche», e « il sano particolarismo tedesco» era un riton1ello obbligato della propaganda cli guerra : i militari francesi gillllEero perfino a separare 1 nci cmnpi cli concentramento, i Prussiani Ost-elbici dai Renani, Sassoni e Bavaresi: perché quelli erano proprio boches duri, questi boches ramm.osciati r Insomma, la coalizione democratica, accettando di peso la fissazione antijm1kerist:1 della Francia, fece del suo meglio per fa\·orire il dislocamento interno teàesco già cominciato: e credendo cli assicurare la pace colla persecuzio1ie agli Junker, ~ \il..ttoria • u.ovi ceti, \·eramente imperialisti, a ro_mpere la crosta dello JtWkerismo, e a sbara.zzarsi del primo, più sicuro e poténte ~rticolarismo, quello prussiano : a tutto vautaggi~'un.ità germanica, fondata sul predomiuio sociale della grande' iudushia e sulla preponderanza politica. Ila costituzione di li7eimor e la aostituzione prussiana L1unico uomo politico tedesco che afferrasse tutta questa novità della sconfitta, e la gra.nde liberazione portata dall 'lntesa alle classi e ai partiti della Germania moderna, fu Erzberger. Egli fu ,·eramente « disfattista r, : tesoriv..atore della. clisfatta, amatore della disfatta, sfruttato1·e della disfatta. Qttesto maestro di scuola renano, venuto su modernissimamente come {11111.,ionario e uomo parlamenta.re di llll partito di Iru-l.~e, si propose, firmando a Comp-iègne l'ann.istizio, di seg11are la fine del primo dei particola1ismi tedeschi, quello prussiano: e trasse dalla liquid.32..ionc degli Junker la deduzione immancabile, ci()(; lo stato unitruio. Questa fu la richiesta cbe egli enunciò con tutt..1. l'energia possibile: « lo sto- 1.· cado c011 lo stato •w,i;tario • : discorso tb Stoccarda, Dicembre 1919. Il disfattista credeYa nelPa.,Tenire della Germania, ,i marciava fo1temente iuco11tro1 con,into, impulsivo, proYocante. Coni~ )Jitti : c, cotnc ~Titti, fu l'uomo più odiato rlel suo paese. Per lunghi runU, egli a\-e\·a celebrato la domenica assistendo con. iuoglie e ba,nbini alla predic:a nelb Lndwigskircl.ie :i. Berlino, secondo gli us:i della piccola borghes,ia cattolica : ·aucora come capo del Gruppo parlame11ta1·e del Centro aYe,-a dovuto sfiancarsi a scriYere articoli per giornali, proprio per il pane quoticliano. Le

I 2 LA RJVOLUZIONE LlBERALt f01·tu11c·diplom.atichc del tempo cli gttcrra non gli avevano fatto rlismcttcrc il <-110 mcclo di fare prcn.,,nicnte, cortese, buon collega. ~on gli giovò a 11ulla • auzi, Cj\H::stasua sereniUL di abitudini e di ,·ita. fu addotta cumc argomeuto principe della sua kli%ia irrefn~nabile a ,·ccler c1isf;usi la pat1"ia tedcsc-a. Egli era ccrlamenlc il più completo esemplare degli. uo111111ie.lei ceti 1n10,·i, maturati in tnlln l'epoca gug-licl111i11a: ciò provocò co11tro cli lui lodio cli tutti gli speciali, di tutli i ritardatari i, di tutti i prod11ciali delle idee, dei senti· •menti che ~i ribclla,·auo contro m1 111011<.10 nuovo. Gli Jl\nkcr spodestati e.lai Landlag, i ceti acca• dentici, i burocrati espropriati dal ribasso della ,·aiuta, non odiarono nessun i11dnstriale ebreo e 11cssu11socfrildc111ocratico come odiarono il c-;ittolico Erzbcrgcr. ll suo assassiuio ftl m1 pm1io ( fermo nella storia tedesca, il più chiaro, inequi- ,·ocabilc atto cli -i;ilie.llique dei celi s~li c~11trO_ lo stato inclnstiialc, socialde111ocral1co, u iìtano • :\Ia la SQ§..t.i.tJ.LZ.io.ne.ài \Ve,Uuu.., e la costituzio11c pn1ssiana non 111c110importmite, erano state Ya1ale. Esse rapprcs-e11lauo la n1igliore risposta pos- -.i'.iik al tntlalo di Yersaillès. ln qnella cli v:eimar, abolizione di tutti ì « Reservalrechtc,: alcLmi stati federali, tollerati da Bismarck: Erzberger Yi apporta poi il pe.rfcziona111e11to-dell 'aboliz.ione elci c.qntingenti finauziari da parte degli stati federai~ e la attribuzione al Reich cieli,/ riscossione ,lellc imposte dirette. Kella costituzione prussiana, si fa a meno dello Staatspriisiden.t, e si dà poteri assoluti ad tma unica Camera, eletta con u11 sistema di proporzionale perfezionatis:;.ima. La. formazione di Llll governo prussiano si può aYcre sol.lauto cou la coalizione dei gruppi parlamentari : escluso il presidente dello Staio che vossa interrenire colla nomiua cli un inca.ricklo cii risohere la crisi, resta l'elezione del Capo del Ministero (Mi.nislerpraesid.ent) al La,1.d.- tag: e il Landtar; lo nomina infatti a colpi di maggioranza. La costituz10ne prussiana resta la più brutalmente .Parlamentarista di tutte le co- :rtitu;,joni europee. Xello stato dove più lungo aYesse resistito l'elettorato a tre classi, dove la 1ifonna elettorale era stata contrastata. palmo a palmo dagli Junker agrarii, dove ancora, durante la guerra, la. Camera dei Sig1.1ori e il Landtag aYe\·ano discusso sulla istituzione di nuovi maggiorascati per arruolare i pescicani della nobiltà fondiaria, nel sancta sanctcn1111 del particolarismo prus..c;iano, socialdemocra,tici e cattolici trio1.1farono nel modo più completo. .'.\c11g-licclcn111g- d<.~I Rcich. Si auda,·0110 a cercare, e si rip11bhlic:1n1110,g-li s<ritti di GOn-es, il federalista cattolico ck:lle guerre di Jjberazione: si cercò di ri111<:ttcrc di moda Costanti11 I-tranb:, 11 doltriuario a\·\"ersario di Bismarck, lo sfortunato prcclicalore federalista <kgli anni attorno al 170. t·ua delle p1Ìl n1moro~c fig-urc della Germania. accademica, Jtcdcrico Focr:;kr, professore di filo• sotia e pedagog-in a :\lonaco, già malfamato per la s11a azione pac.ifisla durante k1.guerra, si getla\·:t i11q11rst'altra impresa, di rimettere in corso il federalismo pre-bismarcbiano, i11nome della p:in· c.: della ,lc.-111oc·rnziae del JY<trl:1111c11lari- ~1110: per lui, e per molli, gli era tutto un cal- <lerorn..·; anzi, pii'1 la Germania sarebbe stata feclc:rali..;t:1.,pili sarehhe JYlt'ific·a, democ-rnlica, parlanrcnlarizzabi le. ll0ltrinalme11tc, lullo questo pnirilo federali- I slico-dcmor-ratico non produsse niente cli notcrnlc. Tulli i discglll costituzionali o federali del COrrcs, clt.:Il-;-ranlz, dei loro epigoni sono la più genui11a « TtHfenfaSspolitl/z », politica da calamaio, come la chinmaYn \Vcher: i cl11cmaestri GOrres e Fra11tz, erano ,·issuti nella piccola, casal:11ga1 pro\·incialc Ccnnania del!' 800, non P~eS.'lgirono affalto tutta la trasformazloue industriale del paese; erano in una arcadia completa di collaborazione delle classi sociali, e quando sl cimeuta\·ano nelle alte discussioni, chi faceva le spese di tutlo era la <lottrinella lomistic-a dei semiuarii. Eppure - anni '18 e '19 - la Germania fu così intimamente, ottimisticamente contenta cli esse1·e stata ,·int:i, ~ guardava così fiduciosamente all'avvenire, che perfino le idee arcadiche Ji GOrr~s e cli Frantz furono rimesse all'onore del mondoi e· le si senth·an ripetere nei giornali dei partiti trioufanti;-e nei parkmenti più di sinistra che a\"esse l'Europa. ((Poi, come succede, vennero anche le edizioni speciali: ma rimasero invendute, perchè gli umori avevan già dato di volta). Insomma, una ~.o;;ug.Jed~ralistica, a parole: i cattolici Yi davan dentro per le loro 1 trad.izioni gOrresiane, i socialdemocratici per far dispetto alla memoria cli. Bismai-ck e per <leferen7,a ve1:'soi competenti che si p1·esentavano in nome della p-Toduzione a sostenere i rnggruppa1p.enti territoriali delle J,Virtsclwftpr01.rinzen, i democratici in uome della pace, che, a quanto pare, il federalismo garantisce. b'equiuoaodell'art. 18 di Weimar Tutto questo fervore federalistico finì in un articolo della Costituzione di Weimar: l'art. r8. Il D~Ò=federalismo Dice questo articolo: « I/ raggru,ppamento d.e! C',è un fatto estremamente curioso nella storia Reicl, in Uind.er (Paesi) d.eve, tenendo c... 'lli: al di ques.t.1..grande riforma costi~uzionale unita- massimo della 1Jof011tà della pot,olazfcn1t; in.b ~:;:._E(]... f.: J:'bf'-.-n~cutre :matunjvpuo -ìte/dpe CO- sqta, -vrvfre alfO\S'Vil-u,ppo 1.,ìc(f·,1~ -· jco. e- e ;tlh~zion-i ph1 c~traliSficn'e che k Geikani? ... ab- d~l popolo ». I cainbia.menti le1iritori.a "~i bia -mai avuto, tutti parlavano délla nec~ssità cli si», e le forma7.ioni cli nuovi, avvengono mesmembra.rc la Prussia, di rifondere tutta la ci-r- diante plebiscito. Il Governo del Reich orclrit:1-ail coscrizione federale del Reicb, di realizzare la éébiscito, se un. terw deg)i elettoti del teni, vana pro1nessa di Federico Guglielmo II : « A cQ- rio interes~ato lo ricl_1i~e. L'entrata in. vigore minciare cln oggi, l<,L Pn1ssia si scioglie nella Ger- questo articolo er<Jpuvi.ata all' u agosto 1921. mauia ».. Questo articolo 18 era frutto di iiil" co~proSi facevano grandi discorsi e grandi progetti messo. ba Prussia non si smembra .\IJ'r r ,\gosto 1921, dunque, secondo la pa!iJige:ncsi guerresca dell'Intesa, e anche secondo la visione arcadica <lcl federalismo democratico uso Foersler, si sarebbe dovuta iniziare la liquidaz.ionc della l'rnss.la . .:"\nivò quel tale u Agosto, a.rrivaro110 i successivi, ma l'art. 18 non fUJ1Zio11ò affallo, se non in un ca.-;o: la fusione degli slaterelli luring-ici (Sa:;sc,nia-\\'eimar, Meiningen, .:\ltcmburg, Coburg-r.rG-otlrn, Sehwarzburg-, S0nclcrshausen, Rcuss) in un unico stato federale, o Land, di Cross Thurjngcn, capitale Weimar. () sbaglio: ci fu un altro caso: quello del pitcolo territorio di JJirmo11t, un fncJa\'e sa.s. sonc nella provinc--ia prussiana di i\.lagdebu.rgo: gli abitanti di l'irmont, passarono tutta I.a tra~ fila delle richieste del terw degli elettori e del pkbiscilo, e diventarono felicemente prussiani. Tntli gli altri tentativi d1 dividere, o di cimare sempliccmenlc:, j} territorio prussiano, finirono miscramenlc. Il governo prussiano (sotto la guida dei soeiuldemocratici), appoggiato dal Land• tag, rifiutò ad Amburgo la cessione di Harbuxg e di Altona, invocati rlal Senato e da tutti gli absbnrghesi com<: polinoni indi:;pcm;abili allo sviluppo di ciltà libera: e, cosa degna di nota, n.E:Ssuno dei grandi partiti delle due città (cioè sopratutto socialdemocratici e comunisti) inscenò l'agilazio11e per il plebiscito, che avrebbe messo il governo di Berlino colle spalle al muro. Nella provincia di JàlJ!.rt, quando qualcuno sostenne l'opportunità della ,fusione della provincia col Land. di Cross Tburiugen, restò completamente isolalo : nessw10 dei grandi partiti aderl. In Alta Slesia, nella zona rimasta al Reich, q';ialcne gruppo si ricordò la formale promessa di Severing: ma il ministro Braun replicò nettamente, al La.idtag che , l'Alta Slesia farà, semplicemente, 1itorno alla Prussia, : e non se ne parlò più. Cioè, l'art. 18, ritrovato del federalismo lealistic.o, ,..h:moc.ratico, repubblicano, rimase lettera morta. E si noti. In tutti i casi che ho nominato, non era possibile, come in Renania, combattere i sinceri repubblicani-federalisti con l'accusa di essere separatisti, traditori dello strauiero. No : la ragione di questo 1allimento va cercata altrove. Chi dice AJtona, Erfurt, Alta Slesia, dice: grru1de industria, organizzazione sindaca.le, partiti di sinistra. Sono tre centri dove i nuovi ceti, profittatori clella disfatta junkeiista, si sono radicati più fo1temeute: la costituzione del Reich, e sop~·atutto la costituzione prussiana, paiono fatte a loro immagine e somiglianz.a. Per esempio, la Prussia junkerista, particolarista. vive udla :\1 Ieclia Sles.ia, attorno a BreslaYia, ma. nell'Alta Slesia è morta, seppellita sotto le montabne e~ scorie clel1~fpnderie.+e orga~iz7..azio.ui inM, 1,1striàli sono vincolate a Berli.no, i sindacati operai hanno le loro Spitzenorgan.izationen a. Berlino, i partitti politici sono ,1al01izzati per il fatto di poter comandare al Landlag di Berlino. Andare a contare ad un funzionairio sindacale o a m1 minatore altoslesia.110 che Berlino li sfrutta, che la Prussia è tradizione anticattolica, che 1a pace del mondo richiede che ess-i agiscano e votino per sottrarre l'Alta Slesia alla ;Prussia « imperialista n e far.çe uno stato federale, vi assisttlla f,:eu,glieder·mtg des Reichs, s1tl nuovo rag- I socialdemocratici lo Yotarnuo sperando di gruppmnento <l.egl.iStati federali, sulla organiz- a\·ere un'arma contro il particolarismo della Bazazioni cli sei o sette << L8.nder ,, yeramente omo- viera e dei Paesi 1ninori: lo vqlevano usare per g~nei e fondati su unità di culhu-a e cli interessi: foudere cli mtovo, e davvero, il corpo territoH m.inistro Preuss rice\ette incarico ttfficiale di rialc del Reich in un assetto nazionale, che non i< correggere» la storia tedesca, e cli fare scom- aveva più niente da ·fare e.olle frontiere inte.11.1e parire cla1le e.arte geografiche del Reich quella ereditate· dall'Impero bisniarckian,o, e coi ragPrussia tentacolare 1 che abbrainca e circonda i gruppamenti casuali cl~ territori.i dovuti alle formo11co11it1egli altri Stati federali: il Presidente tunc cl1akova delle dinastie scomparse. Si « scioEbert, con gli altri Commissari del popolo, di· gliesse » ptu-e la Prussia nel Reiçh: ma via anchiara\"a solennemente che « t\na nuova delimita- che il Palatinato renauo e la Francouia. di ì\10-' 7j 011e de] territorio del1o Stato prussiano è indiM naco, ,·ia le veschie croste di' 1-Iohenzollern Sig-· • curo che &u·ebbe come auclar loro a parlare del1'autonomi:;mo .. sardo: eppure è cosi che molti in.formatori e.licose tedesche ragionano, e peggio, credono e ci vengono dicendo che così ragionano gli interessati. Queste Yaghe, indetenn-inate idee sul latente federalismo tedesco antiprussin,110 sono come il ritratto cli Napoleone, che i corrispondenti dei giornali parigini ru;sicma.110 che si trova appeso in ogni cc chmt,1nière d.e pay• sau rhé-11au »: n1a io vi gi1uo che non ne vidi spensabile ». E allora, in tutte le provincie prus- marignen e di Assia Reuana, e tutto il resto: .siane, si spolverarono i testi della patria storia: tu.,tto << sciolto )) nel Re_is.h~e da capo fase la rine11'Ham10\-er, ingoiato da BiSmarck uel '56, il partizione ten;toriafe con csite.1-i completamente partito guelfo ricominciò a pa,-lare di « Hanno- nuovi. Per i socialcle111ocratici, il federalismo ver libero nella libera Ge·n,ianfa n : il socialista. clell'art. 18 ftt un avdame.nto all'trnità, ed ebbe Grndnauer, capo del governo sassone sostenne 1111.apun.t.::1. contro, il particolarismo. la formazione cli un grande Stato dell'Alta-Sas- I rappresentanti invece, dei ceti rurali di Rcsouia, compreudente 1'ex-regno cli Sassonia, le nania o di Baviera, della piccola borghesia buroprovincie prussiane di Sassonia e di Anhalt: Am- cratica o accademica, dei grandi proprietarii, dei burgo, città libera., stretta nel e.orsetto c1i ferro gruppi sociali pi1'1 attaccati alle dinastie scomdei confini prnssiani, che la soffocano nella sua • parse, comnuque designati politicamente nel.la espansione cli VVeltstadt, cli città mondiale, e non topografia. del Reichstag, lo votarono sperando le consentono di espletare completamente i piani di servir:-;enC' E:sclusivaineute contro la Prussia, reo-olator-i \~ 0tati dal suo Sena'to, si faceva avanti e contro la nuova costituzione f~~je; lo volcco7iie 1ia.ttnale capitale di uuo Stato della Bassa ,·ano usa.re per an-o·Londare o i con.fin.i della. DaSassonia, co,nprendente tutti i paesi fra l'Elba e ,·iera con il Ducato di Cobttrgo Gotha, o per conil \Veser: nel \\·urtemberg e nel Bad.e11si parla- q11ista.re Francoforte all'Assia, o per alti-i piani, ,·a di una fusio11e, che dell'ex-regno e dell'ex- perfett.-'lmente si1nili ~ quelli che Treitc;cl.tkc a\"eGranducato a,-rebbe c1oYuto fare un unico Stato \·a schernito cinquant'anni prima. Tutta questa Svevo. gente Yoleva 111.i.gliorare. il particolarismo: parl'oinini e g-iornali cli ttitti i partiti si pro1nu1- lava dei tc1Titorii ati.itati dalle tribù g-crmaniclte • ciavano, pe:r questa ~~m~-Reich, degli !:,\·cvi o dei -Sassoni, come se davvero foscioè, in sostaJJ?.,a, pe.r questo s.m~~ se;·o 1·intracciabili nel paese più industrialmente la r~a......~~lla Asse1nblea Na,..Jona1e di Vieimar attrezzato cl-i .Ettropa. Pc.r essa, il federalismo né..-,parlarono in favore Spabn e Delbriick: al clell'nrt. 18 ern un 1·itcrno al particolnrismo « cor- # Landtag prussiano, il minjstro Socialcle~11oc:atic~ retto», ed rn-ev:-i ttlla pHuta. co11tro l'impero ScYeting- prometteva soleunemente agh abitanti bismarcki:1110, e - più ancora! - co11tro lo ~tato <lcll'Altn ·Slesia: « Se nel plebiscito vi manter- unitario di Erzbcrgcr. rete fedeli 'al Reic.h e contrari.i alla Polonia, il Oggi, tutti capiscono quale bttrla reciproca sia Go\·crno pntssi:uw sarà lieto cli vedervi costituire stato l'art. 18 <lella Costituzione di VVeimar: le un 1uioYo, fi'orc11te Sta.to federale». ~ dccndc sncccs:::.i\·e h.an110 a~prof~ndito sempre Tutti a mio a,·yiso, erano sinceri, tutti pieni pili l'abisso fra ,·cechi e m1ov1 ceti: le maschere di bnoi:e intenzioni. Che cosa c'è cli pili semplice, ~· no cadute: i nuo,·i celi, al go,""en10 in Prussia, di più gr.1devole di co11ciliarc iusieme federali- si so110 .l!i._'.11.~)~~i ..11~!1~.. J?.f.~~i~~-q11otidia11a di 51110 e cÌemocrazin? Pareva facile cosa contentare • g-m·cn10, i111i~j,;_ i \'Cechi, ritoriirttì a1 potere a auèhe i prog-cttisti che si faceya110 innnnzi co~la )l.on~t'iell~ am111_i1~i!=-trazion~ ]?cali i11~cna.- ric.hie.c:tadel le I l'irtsclza_{lfJJ"o-:.:i!1.ze Jl, cle~le proYm- , :1_in,. s1 ~0110 d1most.rat,1...__::l~~~-!1§}1.,.-o ..pa.1:ttc.01acic economiche, colla j_11110Yaz1oncrad1rale della ·1~1.1. mai uno . I J!.limi,prussianisecondo il auoredi Treitsche Ber i ceti usciti vincitori dalla guerra e dalla ri\"cluzionc, la Prnssia. - dico la Pntssia territoriale, come la· fecero gli Hohenzollern - diYcntò, Hon solo lo stato federale p:iù solido e comodo per la pl'opaganda politica dei partiti e l'aziondle grru1cli org-anizza;,Joni economiche: noVll!lfll!f'òla piattaforma migliore: ma u11a eredità cH se1ietà e cli forza govcrnainenta.le, che essi accctta.rono. I pwnti cli contatto tra i Yec~hi ceti agrarii,, burocratici, accadem.ici 1 che sentivano e sentono ~ rimpiang-0110 la Prnssia jnnkerista, os<telbi<:a, particolarista, e i nuo,-i ceti che sentono e difendono la Prussia come negazione cJcl particolarismo, come garanzia dell'unità del Rcich, sono frequenti : e spesso, giudicando la condotta dei s.ingoli n011llui - Severing, BratUl - 11011si sa se 'Sia stata più influenzata da un richiamo e cla tLna \'e11erazioue della vecchia 1-'rnssia, o dall'orgoglio di djfendere la PntSsia parlamentare e democratica cli oggi. iVIa è certo che, oggi, in Germania, gli uom.ini per etti la Prussia è una ccs:1 viYente, come fu per Bismarci-:, si tro,·a110 alla testa cl.elle organ.izzazioni ~inclacali: e per mio conto ritengo che clifficiln1enle una scelta fra tutti gli Junker della 1\1:arca p0t1~cbbe oflrire due Upi di prussiani così secondo il cuore di Trcitschke come il segreta.rio generale dei Sindacati, T,egie11, o il s110 successore Leipart. Le necessità tecniche della politica professionale e della organizzazione sindacale rendono gli ((uomini delle leghe » così c01upenetrati del concetto cl.i e< .\lachtstaat » come nessun diplomatico dell'antica Prussia fu mai. Os},·alcl Spe11gler, su queste o simili ossérYazioni, ricamò il suo riavvicinamento fra. « PrHssianesimo e Socialismo , ; ma volendo egli cucinare insi<:me le glorie di Federico II con quelle di l,<.-ipart, la J'rtLssia partkolarista degli junker: con quella trasti.sta sindacale, ne venne fu.ori ..._ opuscok dilettantesco. La ,·erità, meno brilla.n· te, mi par questa : che l'abitudine alla lotta • classe organizzata e sistematica ha condotto gli uomini dei nuovi ceti più vicini a quella etica di responsabilità, i11cui la coscien7..a del Machts• .~taat, dello st.:1to u..1me forza, (:. implicita. \/(,n Kahr, il dittatore antiprussiano della Ba,. d(·r,1, sutto tutte le: sue affffi"mazionl di autorità, (; un stntimentalç: sovversivo, pauroso dei tempi. nuovi e sfiduciato, che non si preoccupa affatto ck:lle conseguenze dclii:: proprie decisioni, e vuole anzitutto obbedire al comandamento di rimettcs·c sul trono la dinastia, fedelmente servita dai suoi avi e <la lui stesso, negli anni <li giovineu.a.. Rispetto :i lui, i capi sindacali di Berlino, e in genere gli uomini poJjtic-i usciti rlalla organizza~ ne operaia sono tanti allied (]i Bismarck, an7.i ne sono i legittimi eredi. I socialdemoaraliciin Prussia I11 questa educ-az1one ail'etica. di responsabilità e alla cosde;nza dello stato come forza, a queste e stile prussiano • trasmesso dai ceti decaduti ai ceti sorgenti e affermantbi I risiede la ragione pec cui, con ia costituzione schiettamente parlamentare, anzi parlamentaristica, che abbiamo veduto, il goYerno dello stato federale, o _del Land., di Prussia ha una sfa!iiJìU e una regolarità di fu~om_e; J_1ç.~ ui:r]Jtro. go,·emp federale - e meno che mai la. ditb:t.tura von Kahr in Badeca - possiede. In Prussia, dal 7 novembre 1921, la grande coo,. lizione fra Cattolici, Democratici, 'iolkspartei e Soeia.ldemocratici è irremovibilmente al potere, sotto la presidenza del soeialdem.oeratico Braun, e con un altro socialdemocratico, il Severing, agii J11terni. Braun e Se,ering sono, senza dubbio possibile, i migliori uomini di go,·erno che .la ri rnluzione ba tratto dagli ambienti del! 'organizzazione sindacale. Se i1 Reich può sottosta.re, sen7..a sfasciarsi, alle c-lamorose crisi del goven10 e.entrale, in gran parte le si deve al fatto che Braun e Se\·ering tirano, oscuramente, il carro 11ello stato federale di Prussia, e sono essi che affrontano Yefamente ]'urto del particolarismo junkerista ostelbico. SeYering ba lavorato seriamente anche contro la burocrazia dell'antico regime: bastano poche cifre per dimostrare quaJe imnti.s&.Umedi §sJlgUf: ~gli abbia operato nella macchina ammiuistratiYa prussiana. I r2 posti di Oberpraesiden~ ten. furono, dal 1918/tutti coperti con gente nuova: fra gli attuali titolari se ne trovano 4 inscritrti àl,partito de111qcratic;o,~4 soci~d=atici 1>~ ,.,,, \-~nienti dalle orgaIÌiz.z...:uiouidipiitito. Di 33 posti di Regienmgspraesidenten 31 sono stati 1;nnovati cou personale di fiducia di Severing. 1 426 posti di .L.n-z.dr<J.ten furono tutti rinnovati: adesso 53 membri della Socialdemocrazia si tro- ,·ano fra i Landralen in carica. Dei 22 PoLizei■ praeside11.te11- 1 20 furono messi da parte: fra i sostitutori, furono ~ominati 10 membri della socialdemocrazia. La statizzazione della Sicherbeits• pol-izei cli akuue grandi città costitu..isce1 per chi conosce appe11a la resistenza della burocrazia tirata su dall'antico regime, una grande dimostrazione dell'energia cli Severing. L'opera della coalizione nel campo scolastico, è s~ta esposta sisteuiaticamente dal J{u,lt1lsm.i11ister Dr. Boelitz, e deYe ottenere l'ammirazione di tutti coloro, i cmali 110n credono che la genialità delle grandi i;1110Yar,io11.iabiti solo alla Minen·a, in Roma. Prima ancora della coalizione Braun, io vidi al lavoro il predeces$ore di Boelitz, Corrado H3A; n.isch, della Socialdemocrazia, e ne riportai l'~ pinione che pochi uomini, ,come questo, abbiano giovato a rompere la crosta dei ceti accademici (3).t Con questa opera, decisamente odentata aè aiuta.re l'affermazione dei nu.o,·i ceti, il goYern.o cli Prussia in mano ai socialdemocratici è diventato il pmupposto dell'unita del Reich repub· _R.ti~Cb:r recisamente com~-t■-go·v~fflo fu Pnlssi.a in tlù'lDO agli Jun ·é"r e atfi -agrarii del suffragio a tre e.lassi e della Camera dei Siguori era il presupposto della unità e del funzionamento del Reich bismarekiano. L'unione persmiale fra Cancelliere del Reich e Presidente dei i\Iini~tri prussiano è scomparsa, 1na Pa c.hiaYe cli Yolt..a.di tutta la costituzione del Reicli è sempre il goYerno dello Stato federale <li P1·us:-;ia. Le grandi linee clello costruzione fe-- deµ.le bismarckiana persistono anche con la parfmentaiizzazione della Prussia, e dopo Weimar, r..?lo che i ceti portatori del particolarismo prus- $iauo sono stati cacciati cli seggio; ~i;a_antiparf:içoli!,rLsta c!L.lliij!U;gek _è )?erciò ripresa CO<h. aggiore energia dagli uomini nuovi. Le c11s1 1~0vefoo°del Reic-h girano tutte su questo perno: chi de,·e comandare nello state. federale cli Prnssi~. Nell'ultima, che portò all'attuale Gabinétto Marx, I.a. formula· avanzata dai f.led'esco-nazionali delln « lotta contro la Socialdemocrazia )) mit'aYa essenzialmente a precipitare Braun e Se\"E~ring 1 cioè la coalizione di governo prussiana. Tedesco-nazionalie socialdemocratiai l\la i tedesco-nazioual-i che dauno l'assalto alt.a roccaforte del 11110\"0regime. per i11sedian1isi, sono for~ i rappre.~e11tanti pc1itici degli antichi ceti, clcg-li agni.ri e degli Junker? Sono i legittimi di-

/ scendenti degli antichi Kon.servall-i•e11 del Reichstftg di Bismarck? Sono gli nomini del suffragio a tre classi e della Camera dei Signori? Sono i titolari del particolarismo prussiaoo-ostelbico, i / fratelli e i fiancheggiatori di Yon Kahr e del })Arlicola.rismo bavarese? In nes~m1 moçlç>.I tcdesc.2, 1iaz?onal1 sono un p;;trtito tli...massc, c.he si reduta con i grancli mez_ ai di asruolamc11to de1la judust.da pesante e con l,1 1·éclamc della stampa gialla. Dei relitti dei vecchi ceti, degli Junkei· dispersi, si s0110 1 sì, imbra11c-ali con essi : ma ci si h:Q.'-.:auo_adisagio. T ceti spodestati hanuo lculato dj edificare 1111 \'ero e proptio particolarismo prussiano, couforme alle tt·adizioni e con tutti i sette sacrame11li del prussianesimo integrale: l due aspetti più iuteressauli del tentativo furono costituiti 1°) dalle spedizioni baltiche cli Von Der Goltz (1919) e dalle couseguenti colonie militari-agricole nei grandi latifondi della Prussia Orie11ta]e (con c-ni gli Junker cercarono di sostituire il deficiente ~1_ft'lusso cli mauo d1opera polacca che css.i, nell'era }t11g;lielmina1 imporla vano in regioni tedesche, infischiandosi completamente dei piani di germauizaazio11e forzata dei democratici.. e di qualche socialdcmocrat-ico, come Dav-id), 2°) dalle minacce tielle a...c.socia?.iGuiagrarie di Slesia cli non rifornire Berlino fintc'U1to che Hilfe.rding fosse dmasto al potere con Stresemau, nelPAgosLo scorso. Ecco le YencleUe tipiche degli Junker contro il :nuovo regime, ecco ù.ue episod.ii di vecchia Prussia: ma il partito tedesco-nazionale non può seg,ùre i particolatisti ostelbici su questa strada. Non ci si pose neppure il co.sidetto De11tsclrvOlkische Frethe1tspartei (partito tedesco-nazionale della libertà (D. \'. F. P.) guidato da due demagog±ii grossolani, Grac[e e I-Ienning, e sciolto da Seveti.ng, dopo un memorabile dibattito al Landtag, il 23 ~Iarzo 1923. );'on ci si pongono neppure le gartizzazioni annate di Ro.c;sbach, che pare tenssero un colpo di mano nel marzo : nè quel L cli Ehrardt, che nell'agosto scorso fecero il piccolo putsch di Ktistrin 1 in prossimità della Capitale. Kon guardia.mo ai programmi, che possono a.ll.<:he - in apparenza - posttùare le idee dell'ultimo, e rispettabile, giornale junkerista à.i Gennauia, la Kreuzzeit'lvng. Guardiamo al reclutamento cli questi partiti di estrema. destra : in base ru dati resi pubblici da Severing nel Marw scorso. In confronto alla composizione delle seaioni, o delle cooperative berlinesi socialdemocratiche, gli arrue,lati dalla propaganda di estrema destra sono lumpenproletariat, scarti del marciapiede della grande città, inquaclrati da ufficiali della riserva. La socialdemocrazia tedesca cura r,,.::>------oP. .... s,1tec-JJ_i~.i_ tecnici, gli imniegati: gli ç,pera.i specializzati, la gente assestata e rispettabile, che ' dispone cli un cilindro qua.udo si tratta di accomÌ)aguare i funerali di un « Cenasse ». La sua. propaganda è di Un'estrema aridità e di una estrema severità per i più poveri, per la gente che non tiene quel tale cilindrn disponibile: per questa, occon-e un s~o.gat~ socialdemocrazia, una s&ìaldemocrazia speciai0"anag~dattata aHa loro po, 0ertà, urlona e caritatevole, antisemita e patriottica : e questa, o la forniscono, in piccola parte, i propagandisti comunisti, o la provvedonc su più larga scala, gli agenti della plutocrazia mclnstriale, che fanno marcia.re le macchine elci grandi partiti di masse di Estrema Destra. Di fronte al socialismo della soc:ialdemocraiia, i Tedescq-:'.\'azionali ragpresentauo il ~etj;;mo: a dare ascolto ai progra.mnfi ~ai propagandisti, si trattà cli due « visioni del mondo i, opposte, eh.e si contrastano : a guardare gli uom.ini.1 ci si accorge che i partiti di masse di Estrema Destra eompiono una funzione di rastrellamento, raccol- :-0110 gli sbandati, gli spedati per cui la organizmzione socialdemocratica è troppo pesante, e troppo poco consolatrice. Ma i due eserciti sono scaturiti ugualmente dallo sviluppo industriale del paese, sono stati chiaww.ti dal ìimbo clell 'artigiana.to dalla. stessa voce: combattono, ma sullo stesso piano; per il posses- ,,., dello stesso mondo. Un piccolo particolare, reso noto dalle pubblieezioni cli Sevei~ng : dei presidenti delle sotto-se- >rioni del D. V. S. P. arrestati in Marro sotto l'accusa di alto tradimento 1 non uno risulta nol,;le o proprietario fondiario. Sono borghesi cresciuti in margine alla più giovane delle metropoli è.i mondo, e che raccolgono gli aderenti alla loro eottosezione in sterminati quartieri che si chiamano Cha.rlottemburg_, Lichtemberg, Friedenau, :rt-riedrichshagen. La negazione pietrificata del]o Junkerism,o, che si radica e signoreggi.a sui latifondi, lontano, lontano da questa nuovissima llerlino irrimediabilmente infetta per ogni prussiano i1~tegrale. ·Quando taluni informat:ori della Germania affermano che 1'estrema destra, e i 1 111O- -,,imento Deutsch•1Jolkische, e i tedesco nazionali sono « gli eredi degli /11,nl<erimperialisti », « Jeu.- àalisti in sostanza se ·non nel no1ne » (4) non percepiscono, sotto il velame delle parole e la nebbia àei fogliazzi tli p,:ropaganda1 tutta la p,rofonda sostituzione cli ceti sociali che si è operato aucbe •ei partiti e nelle organizzazioni di estrema destra: quando si è nati e si lavora a Lichtemberg 0 a Fried.richshageu non si è più « feudalisti », anche se si crede di esserlo. E i Teilesco,Naziona/.i lo hanno dimostrato belle nell'ultima crisi ciel Cancellierato! Essi avevru10 accettato ,tutto : soppressione delle ba.ude / LA RIVOLUZIONE LIBERALE ,, ., armate, os~<:q11ioformale al rc·gimc rcpubblfrano, rinuncia ai colpi di le~la in politica cstera 1 politira anno11aria se\·er.1 \'Cr~o i produttori agrarii : lutto, pur di poter t'acc-iarc cli sc:g-gio Br:um, Se- \'Cring e l'attuale Gove;rno prm;..<;iano. Tutte le <·om·c..~sioni, cl)C Ull autentico Junker non poln.:hbe far mai 1 i capi parlame11Lari del partito le fece1-oa cuor lcgg-cro, perclit' avevano bisog-no di mettere: le m.aui sopra la macchina ammi11i- :-.lrali\·a pn1~sian.a, e insediarsi così, saldam<:lll<\ al g"O\c..·rnoclel Reich. 17051ZI0NEB~VAKE5E Il tramonto degli :Junker )la L accettamlo così la lotta e- perseguendo la \·illoria sul terreno parlamr11tare: annelleudo L'lnla importanza al predominio nel parlamenlarissimo Land.lag prussiano, che i Tedesco-nazio, 11aìi perfez.ionallo il defiuiti\o abbaadono del particolar· ·u10 prussi;u10 1 agrario, junkerista. La macchina ammiuistrati\·a della Pn1ssia, le neces5ità di governo in un paese stretto dalla doppia maglia della organizzazione; tn1slistica e si11d:icale,saranno sempre più forti delle intenzioni di chi assun1e il potere. Cinque a1u1i cU coalizio11c socialdemocratica, i11 Pnu;sia, hanno rin- ~aldato bene i cougegni unitari : è uua macchilla, sì, ma che non può funziouare altro che conLro il particolads1no, anche contro quello prussiano. Che se ne impadroniscano i socialdemocratici o i Tedesco-naziona..li, è ormai senza impor· tanza per l'esito della rivoluzione sociale, iniziata nell'era Guglielmina, continuata con la guerra e COIJ la 1·epubblica. Gli Junke,r sono cacciati. Le 1ibellioni separatiste e parlicolariste restano in 111argiue, portate daJle regioni meno progredite industrialmente (Alta Baviera) o dai ceti più arretrati di talune pro\·incie (agricoltori del Palatìna.to 1 Yiticultori di Renania). Non impor- t se ritoruerà il Kaiser o il Kronprinz: gli 11_kernon_ ritorneranno al -L,anàtag prussiane : 1cslo è l 'essenrjale. Le restaurazioni di una morchia sono Sempre possibili: ma i ceti sociali spossessati non conoscono restaurazioni. Gli eredi di Bismark E vaue anche mi paiono tutte le manovre separatiste o autonomiste, favorite o no dalla Fran- \a, dalla Cb~esa, da quaklle progetto - chissà? -+- di impero \.Vittelsbachiano - o.ffembacchiano Jermogliato nelle vigilie, diciamo cosi, iliplomatiche cli Palazzo Chigi. ~I _,J kùlo baYan:..s<..: •· Lo :,,j c.:rcdeva una fisloµc1a m"llgua, carica ùi chi :>à quanta marcia. l gi<Jn1;tl1 eh tutto il 1nowfo I lencvano pronti; J'angi 111c:<dl'i\·ale moi;iiitaziòni concentrlC:h<:. ~'i: visto c.:lic:il go11fiu <.:rapiuttosto d1aria. 'Tir.1 un \·c:ulù da gwnw cldlt C(:neri a }Jona<:o.. \JJprofilliamu11e n1 lr<.-Uape1 e::;aminan: rapidam<:utc il 11odobavare..<;<.:,prima che l'C:nfatko ilio Gambri11us1 riscot<.:ndo~i cllala forr..::1taYJbrieta, pn.-- p; ti 11 !() '(_• ('(JIIIUSion1. La politica della JJaviera dal 110,embre 1918 ~ Hcll'1111c11kdiversa cla y_uclla degli altri Stati dc:1i'antR'<J lrnpc·ro. :-:ia:--:;oni,1 1 \\. uri' rnbc·rg, Hark.11, per noll dir c.:bc:<lei maggiori, Pru:.;sia stessa (prt- !->Cindtil'iodal p11bch di Kapp, fc.:JJomenogc-nnanico meglio di pnt:-:>~ianuJ tlOJJ si di:ffe-renziano mollo: maggiore o minore: vivacità di fermento ri volu'l..ionario, a seconda c.:hclo Stato in questiolH ... l pre\·alc11temenlc industriale od agricolo, 11,aggion;. o minore intensità di mene reazionari<.·, a seconda della sua fisonomia più o meno f~11ùalc; ma se1npre le strade corrono paraJlele senza grossi conflitti, senza minacce all 'uuilà del Reith, il quale ha sempre la forza, evc."ll· tnalnH:lll<:, (t:ollH; po..:u fa iu Sassorl.la) <li fan;i obbedire; ogtti Slato è llll pezzo ?i Germania, che cerca di sopportare alla meno peggio il destino del tempo e gli ordinameuti politici imposti dalla sconfitta. La Baviera invece, conformemeute alla tradizione che da secoli in tutti i momenti ùi grande crisi della \·ita tedesca le fa pTcndere una posizione singolare, sola o con alleali (1886, epoca napoleonica 1 guerra dei 30 anni, Riforma), tenta anche questa \·olta una sua str<.1da. J,'e;-;perimenlo della Repubblica dei Consigli l già un te.nlati,·o separatista. Ristabilito il potere legale, ecco, dopo la caduta ch:::isociahn.aggioritari 1 iniziarsi la serie dei conflitti col Reich. La fonnula, lanciata poche settimane fa da. von Kahr per pacificrue i contrasti interni dopo Ja sommossa hitleriana: « Bayiera a capo della Germania! » (un « a capo» me.rarueute spiri ale ben inte~c !), la si potrebbe stodca1nente interpretare come w1a riscossa della BaYiera dal sacrificio del 18j1, proclamazione dell'Impero ted~co a \"cr:--a.illcgsotto Pegemonia prussiana. Potranno anche avere successi locali e tempo- .sotto l'impeto mai placato dei suoi nemici esterrnneii profittando cli transazioni con i ceti scon- ni, nientre più parrebbero necessarie una d.iscifitti 1 o con la plutocrazia. Ma l'iinpero germa- plina ed una devozione assolute all'idea unitaui.co. viv-e. ne~e- ~~t~ ~ milioni cli .pr~letari, eh: J,.~ycco la Baviera ostinarsi nel proposito pa.rb11ù1cauo ne.i .' 01 hc1 _ili asfalto e di p1 1 etr:1' creati ~..!Ida di profittare della disgrazia comune per i dalla grande 1ndustn.a: per costoro 1unità ger--- .:a:,:,. ·":::;."o·:~L.J:>3,rtit•olari. Ha un si!!"llificato questa manica è, ,-igorosO presupposto di esistei:.'za._-~~~~ai?ane? Si tratta semplicen~ente dell'infeliferia.le, ed_ insieme esigenza spirituale. L'ltilità ce sopravvivere di nua tradizione orm."'llsolo da.11ch~ per ~h Jun_ker c~1:11eM_an~euffelera_una con~ nosa ma uou saputa ancora. superare, oppure si I quISla piena di attnh e d1 dissappunti, per gli tratta d'un elemento non morto perchè ben vivo :Mentre la Germania minaccia di frantumarsi Junker come \i\ialdersee un più vasto crunpo pe;: nell1a.nima tedesca e necessario all'aYYenire delb far carriera 1 è finalmente perfettamente assimi- nazione? làta dai tecnici, dagli operai specialisti, dagli impiegati cli bru1ca, dai braccianti, dai fonditori 1 dai meccanici 1 dagli uomini che sono pullulati attor110 alle miniere e alle officine; fa tutt'uno con la loro passione cli classe e col loro orgoglio di produttore. Perciò, la riYoluzione liberale che si compie in Germa.uia, porta_..iu.se-1.a-gn"ei'r-adi.,.ri,v.in.91:'!.Gli Junker si sarebbero rassegnati alla sconfittà.; i funzionari traclizioua..listi come Von Kahr, anche; gli Hobell7..ollem o i Wittelbacb, anche: i plutocrati del carbone o del ferro, forse anche: ma gli uomini dei nuovi ceti, inquadrati dai partiti di masse, social-democratici o tedesco-nazionali, non vi si rassegneranno mai. Le grandi democrazie sono guerriere : e la democrazia tedesca marcerà ancora all'obiettivo di Bismarck, l'Impero unitario, con i sistemi di Bismarck, col fe1To e coi fuoco. GIOVANNI ANSALDO. NOTA BIBLIOGRAFICA. (1) Fra gli altri documenti, una descrizione vivacissima di quello che era la vita quotidiana nelle prodncie agricole pn1ssiane si ha in: Hellmut con Gerlach: Meine Erlebnisse in d.er Preussische 1lerwalt·1t11g. Varlag Die Velt a. ì\1outag, Berlin. , (2) Fra la. letteratw·a federalistica sono necessari, per una conoscenza elementare della questione: C Ii eccellenti riassunti e :intologie di GOrres, Rado\\'itz,"ecc. pubblicati sotto la direzione del prof. Arno Duch presso Dreimaskèn Verlag. i1uncbe.n, nella raccolta Der Deutsclzc Slaalsgedanke. Constantin Frautz: Deutschla?1d u. der Foede• ralism:u..s, Deutsche Verlagsanstalt, Stuttgart u. Derlin, 1921. Foerster: Ze11tralisnms oàer Foederal'l.sm,us 't Reiuhardt Verlag. l\1m1cben, 1920. Schmjttmann: Preussen-De1it.sc/a11a oder Del(.t. sches Deutschland? Bou.11,1920. (3) Sull'azione del govemt prussiano nel campo della scuola : Konrad Haeoisch: Sta,i.t u. Hochschule. Verlag, fi.ir Po1itik u. Wi.rtschaft, Berlin, 1920. Boelitz: De-r A·ujbau, der Pre11ssischen..Bild·11n.gswesens, Quelle u. Meyer Verlag. Leipzig, 1923. (4) Roberts Suster : La Ge·rman'ia rep·t<b/.iwna. Alpes, e4. Mila110, r923. Safà opportw10 ricapitolare gli 1ùtimi avYenimenti, uon gli ulti_!]-1issimi 1 quelli del putsch che saran noti a tutti. Dei più rc1110ti, i preced~ti conflitti col Reich, basterà ricordare Pereclità, -~ ere<lità cli sospetti e di rancori sempre crescenti contro Berlino, - e la causa, - quella. costittl'l.,iouc- di \'Veimar, la quale per fare della ~ , ,nania uno Stato democratico ed w1itario, alò violentemente il costume politico tedesco, truggendo d'u,J colpo le antiche autonomie e::,ionali. Il Gabinetto von Knilling succedette nell'autunno r922 ad un Miuislero Conte Lercbenfeld, che si era reso particolarmente odioso ai tedesconazionali per le sue tendenze. conciliru1ti Yerso il Reich. L'ultimo motiYo di discordia tra l\1onaco e Berlino eraJ10 state le leggi.« per la difesa della repubblica », volute dal Governo centrale in seguito all'uccisione cli Rathenau. La Baviera, dopo drammatici negoziati, s'era rifiutata d'applicarle col pretesto eh 'esse costituivano una nuo- \·a Yiolazione degli sparuti diritti sovrani avanzatile nel campo della giustizia e della polizia: si conteutav,a di sostituirle con altre assai più blai1de e cli 1tessun valore pratico. Il rifiuto, che costitui\-a la prima ribellione apetta al11aut01ità del Reicb, segnava il fallimento della politica cli conciliazione perseguita dal Lerchenfeld, costretto perciò ad anelarsene. Cominciò da quel tempo la fortuna. della ris.cossa. nazionalista.. La direzione della quale però dal partito tedesco-oa- ✓-ionale, divenuto prui.ito cli go\·erno e quindi più moderato, passò PrC's.to ai più battaglieii nazio1Lc:.l-social.isti.Fermo nella convinzione che la salvez,7,adella Genuania fosse possibile solo mediante 11na conq,iista alla fascista dello Stato, Hitler prese ad organiz7 ...a.re iu grande il suo esercito. I suoi più efficaci forieri di rcclutam.ento risultarono essere i Francesi, le clelnsioni d'ogni geuere ìusaccate dai tedeschi e la fau1e. Le rela.zioui col governo baVarese furono dappriroo. d'aspra ostilità 1 culminata in una breye prigionia di Hitler e nella promulgazione dello stato d1assedio del gennaio-febbraio 1923. l\1a laYoraYano per il nazional-socialismo la rapida decadenza dell'idea democratica ed il giganteggiare della passione nazionale. Il Reich ave.Ya m1 nuoYo governo borghese (Cuno)i che1 richiedendo .l'unità cli t1ttti gli sforzi per la resistenza passiva contro l'aggrcssir;ne franco-belga, non fomenta\·a il disacconio colla Baviera e la.."iociavain5oluta 1.a que- ,tioll(; <Id rapporti rec.:iJ1roci. Jn fatto di concorrc.:11:.,.,a p lriottic-a quindi i I Co"\-e1110 ba,·arcse, pri- ·:o del ~11,, 'i(Jlilo cav~,110di battaglia antiberli- , 1<:,...<· ,rl,J\·eva lasciar:,i battere dal più gir.ivani a~·- \<:r~ari, :tUcfad negatori della resistenr.a passi\·a 1i<:rcht insuflici1.~ntt- e soli preparatori deI1a so- "]'irnta tiuerra <li liberazir.>ne. In mezz'annr., di r111iete, anzi di favore d;ogni tirc:ostanz.a, il na1.i<>11al-s<.,d:tli tnù pot;. rosi far:-;1le O'i·a e _ge;ttrire radici 1111 pr/ in lutti i campi. r na de;lie: pnndp;. Jj ra½ioni cklla fortana del rn.1zional-so,.;i~li:-,1110 era jJ suo semplicismo dottriii7.-;:;;;_ E' n(>lf> ;.i 'J1•ak -.picc.-iaformufa r,rogramnwtfra ginngc:~S<: ;J>C"htatizz.anr!oidea.ii i:: compiti <kl nuo\·o S-1..at,1futuro dai bi..,r.Y6ni 1 1laiie in- ,t1ffidcnze::,dai prt.g-iudizi <: dai ri;;.entimenti de~la tl~1~,e pi<·<.:olo-borgbe:sc, nella quale:: tro·;ava il 11C'rbrJdéJla sua forza: morie allo spiritù <li (~iuda rc:..;ponc;abile della rodna della. <;erma;1la pr•1·ch€= JJadre del materialismo, della tirannia banc.aria, dd marxijmo, del disfattismo r-<'C". R111caJza\·.'l gli effetti della felice fatuità pror,srammatka r:nlra11sige11r.adel partito e certo cas5a11,ìrc:5c1Jpc~- ;;imismo, del quale il popolo, onnai disi11uso e stremato, si compiaceYa come d 1un segno di sup(:rior:tà sopra i suoi inetti governanti. Ed ecco Ct1no lasciare il r,otere 1 salire al suo posto Stre- ~cmann coi sociaJisti, ecco l'abbandono senza conrHzioni de1la resic;lcnza passi va nella. Ruhr. Per la Ba \'it:,a la formazione dc:] nuovo Go1.-erno <.:entrale s?g-nifi("!l \"3 la ripresa del conflitto c011 esso. )1a. il c:011flittosi riapriva ora in condizioni ben più grn,·i di prima: da una parte infatti i socialisti colleghj di StreS<;!Ilann chiedevano la liquidazione definiti\·a della riottosità bavarese cd ii disarmo delle tnti>pe irregolari, da11'aJtra il 11az.ional-socialismo, baldan7.,oso dell'acquistata. potenza, urgeva per rompere gli indugi ed iniziare 1'atte~a marcia su Berlino. Il potere :responsabile di l\1onaco doveYa quindi. cercare di far fronte ai due pericoli resistendo a Berlino per non perdefe almeno i Yantaggi conseguiti di fatto, e contenendo i furori nazional-socialisti per non iscatenare tanto a cuor leggero la. guerra ciYile in tulta la Germania. Ii 27 settembre dove,ano tenersi a ~.rouaco r4 grandi comizi, daJ quali si sussurrava potesse nascere il putsch. Fu allora che iJ ~Ii11istero bavarese, interpreta.udo a suo modo un articolo della Costituzione germanica pose a capo supremo dello stato un Commissario Generale 1 scegliendo 1a persona della. Bayerische Yolkspartei più accetta agl'impazienti ~ionalisti, l'ex~presi<l 0 ente del Consiglio \"OD Ka1ir 12~ settembre). Da a.uni i partiti di destra chieclevano la nomina d'un Presidente dello Stato ba,arese s11petiore ed indipendente dal Gabinetto. La richiesta era tutt'altro che in11ocente, pe.rchè mira Ya a scuotere là soggezione del R.aicb, a sgretolare cioè la Costituzione di Weimar aniando la Badera ad esser di nuoYo da\Tero uno Stato so\Ta110. Col pretesto clell 'anormalità ciel tempo la Baviera, tentando il colpo più audace nel frangente più gra.Ye, insedia,;;·a questo Capo. Queil'anormalità appunto ed. i poteri quasi dittatoriali attribuiti al Cominissario generale davano alla sua nomina un sapore di guerra. Si sa come il Reich cercasse di parare il colpo proclamando, contemporaneamente a quello ba,-arese, lo stato d'assedio in tutto l'Impero, legalizzando cioè in certo modo il Commissariato di vou Kahr. Per il momento Berlino si astenne dal fare altri passi decisivi. Kahr invece mostrò subito voglia di camminare. Cade qui in acconcio un chiarimento stille d.i- ,·erse forze polilicbe a questo punto operanti in l\Ionaco, forze che generalmente non si tengono distinte come pur si ctmviene. Dicendo « Baviera» prima dell' 8 novembre s'intendeva bene spesso all 'èstero «reazione.i, senz'altro, mettendo in un so] fascio vou Kahr, K.nilling, Ludendorff, Hitler, ecc. Invero ciascuno di costoro rappresentarn e Yolern qualcosa di di,·erso. Intanto Hitler e Ludendorff sono due inunigr-<lti in BaYiera, do,e han portato l'uno la sua mentalità 1 la sua ambizione ed i suoi propositi di rivincita di generale wilb.elmino, l1altro un fanatico soguo di Tigenerazione pantedesca a base di pogrom; per tutti e due il paese ospitante è solo il trampolino cli slancio per un'ambiziosa avYentura. Kahr e Knilling sono inYece, con due temperamenti diYersi, i rappresentanti del partito storico bavarese, la cattolic-a. Bayerisclle Volksparte1, cioè qualcosa di ben solido e solo tempornneamente, e per effetto dj quakhe (del resto fino a un certo punto éalcolata) ubbriacatnra, avventuroso. Dei due, von Knilling è il più posato e cauto, vero esponente medio delle Yarie tendenze del suo partito, le quali vanno da un monarchismo separatista ad un intelligente cousen·atorismo, non alieno da nllean7.,e democraticlie e perfino socialiste. Essendo von Knilling per la sua moderazione inYiso ai na1Joual-socialisti, una Yolta decisa la lotta c-011\·eniYatirru-lo dietro a vou Kahr, Yera macchina cl1a.ssalto colla. sna testardaggine di burocrata e col suo tranquillo ma deciso 1uistici- :-mo politico, nomo inoltre fav01ito di largo sep;uito nel popolo, sopratutto delle campagne, e considerato dai rad'icali di destra come il prin10

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