RE NUDO - Anno III - n. 16 - novembre 1972

11ercl1è I' 11111 la II I :1 t•• r I•• rtasstt•• Abbiamo costituito un gruppo di Intervento che è a disposizione di lutti quelli che richiedano un'as– ■l■tenza medica o psicologica gra– tuita. Ogni giorno vediamo e viviamo sul– la nostra pelle come nella società neocapltallstlca l'alienazione si Im– padronisce di tutto l'arco della vi– ta quotidiana. Infatti l'uomo In que– ■to tipo di società ha sempre me– no Il potere sulla propria vita non ■olo sul lavoro, ma anche durante Il resto della sua giornata. Sul la– voro In quanto proprio da come è strutturato In questo tipo di società, non è più l'uomo a servirsi di ciò che produce, a gestirlo cioè, ma è Il prodotto stesso che schiavizza l'uomo e non gli da spazio per la ■ua creatività. Nella misura In cui poi Il tempo li– bero si estende, l'alienazione occu– pa anche questo tempo. L'econo- mia capltallstlca non può sussiste– re senza colonizzare tutta l'esisten– za degll Individui, e senza foggiare a sua Immagine tutta la realtà esi– stente. E cosi nella vita quotidiana non so– no gli Individui a gestire la loro attività, ma questi sono gestiti dal loro ruolo, dalla parte che devono recitare nello spettacolo generale della società. E' In questo spettacolo che non esistono più gll Individui, ma est– ate Il ruolo dello hippy e del rivo– luzionarlo, o del padre di famiglia, e cosi va a finire che ognuno ri– produce perfino al cesso, o facen– do l'amore, la parte che ha Impa– rato a carosello, e dietro cui si è barricato per una fottuta paura di scoprirsi. Ed è cosi che la comuni– cazione diventa Impossibile. Ogni rapporto umano è uno scambio di ruoli, di Ideologia, di qualunque cosa, ma la comunicazione reale non esiste più, proprio perché Il potere si è Impadronito di ogni llnguagglo ed espressione, e cosi ognuno finisce per vivere Isolato nella sua gabbia personale. Ma questo svuotamento del significato di qualunque gesto, di qualunque momento della vita produce la sua negazione. Infatti sono sempre più le persone che rifiutano I ruoli pre– fabbricati, che rifiutano •di farsi ■ucchlare via, ogni giorno che pas– ■a, la loro volontà di vivere, e ri– fiutano di adattarsi all'ordine delle cose. Ma chi rifiuta la parte Imposta .dal ■l■tema viene a sua volta da esso rifiutato e si trova da solo, Isolato a dover fronteggiare la realtà della ■eparazlone, e spesso si angoscia, rl■chla di soccombere. E' appunto . a queste persone che noi cl rlvol– glamo. Non come dame di carità, né come psicologi o psichiatri che per altruismo cattolico cl offriamo di reinserire gratis la gente nel ■lstema. Crediamo che Il nostro ala un momento di lotta, perché agire per la ricostruzione di rap– porti umani real! appare sempre più come un momento fondamentale nel movimento di dlsalienazlone. Pensiamo che questo tipo di Inter– vento sia anche .utile perché nella misura In cui l'Individuo affronta e cerca di chiarirsi certi problemi In– dividuali che vive In modo separato dalla realtà r."e lo circonda, acqui– sta una lucidità sempre ma11glore nel confronti di ciò che lo circon– da e sviluppa la sua capacità cri– tica In quanto Impara a gestire da solo In prima persona la sua atti– vità, e a sviluppare la sua creati– vità, ad essere Insomma rivoluzio– narlo In prima persona senza bi– sogno di delegare ad altri (partito, gruppo) la sua coscienza e la sua capacità decisionale. Non slamo del padri, ma dall'In– terno del movimento stesso vor– remmo porci come punto di riferi– mento per queste persone escluse o autoescluse, anche se cl rendia– mo conto del pericolo di cadere nella logica dello psicologo che agisce dall'esterno portando Il suo ruolo. Pensiamo che essersi separati dal mondo della separazione (più o meno volontariamente) sia un mo– mento fondamentale di rifiuto glo– bale, solo a partire dal quale si può Incominciare a gestire la globalità del rifiuto Insieme e a prefigurare insieme la festa rivoluzionarla. La .disperazione è una tappa, Il supe– ramento della quale può portare ad un'attività di costruzione di una reale vita alternativa. Naturalmente anche per quanto riguarda la parte medica vera e propria non vorremmo che il di– scorso fosse riduttivo. Cioè non vogliamo limltarcl a distribuire me– dicine gratis, a fare diagnosi e te– rapie, ma vorremmo che fra chi si rivolge al medici per del distur– bi fisici e I medici stessi si creasse un rapporto di collaborazione. Cioè ognuno ha il diritto di sapere quel– lo che succede nel suo corpo e ad Informarsi su ciò che gli viene dato e non a continuare ad ac– cettare supinamente le parole e I medicamenti del « santoni "· Insomma Il corpo è tuo e anche con l'aiuto di chi tecnicamente ne sa più di te sarebbe bello che riu– scissi a gestlrtelo In un certo senso da te. Il servizio per il momento funzionerà tre pomeriggi la settimana (il lunedì, il giovedì e il venerdì) dalle 16 alle 19 e dopo il 16 no– vembre anche due serate (il. lunedì e il mercoledì). LETTERA Alle redazioni di: UMAN/TA' NOVA,.Roma; RE NUDO, Milano; APERTA A ••• LOTTA CONTINUA, Roma, Carissimi compagni, dunque, il governo si è finalmente mosso per far liberare il compagno Va/preda. Il governo che non ha autorità sulla magistratura (come se i magistrati fossero liberi d'incarcerare chiunque) sta tentando di libe– rarlo per via parlamentare aggiornando il codice che disciplina la carcerazione preventiva. Per farvi capire fino a che punto i responsabili della strage di stato non hanno nessuna intenzione di liberare, vi dirò che cercano di complicare le cose col « fermo di polizia»; ques.to per mettere anche in risalto fino a che punto il governo italiano sia infestato di fascismo criminale. Neanche a farlo apposta, proprio la scorsa settimana, il sottoscritto, per per il fatto di aver barba e capelli lunghi è stato sospettato per un ma– niaco sessuale. Sono stato quasi aggredito da dei giovinastri che mi hanno fermato e mi hanno messo a confronto con la bambina che diceva di esser circuita da un bruto. Anche se la bambina ha negato che il maniaco fossi io, la polizia, appositamente chiamata, senza una motivazione precisa, mi ha chiesto il documento d'identità, e, dopo aver sentito per radio che non c'era niente contro di me, mi ha ceduto il documento e mi ha mollato. Dunque, io sono un invalido civile, scapolo, frustrato e perciò con dei motivi per essere un maniaco sessuale, quando devo camminare per i fatti miei, ogni tanto devo esser fermato, minacciato e perseguitato. Cioè tutto il contrario di come dovrei essere trattato; non solo il governo a noi pensionati non ci garantisce il diritto alla vita, ma ci esaspera perseguitandoci e costrin– gendoci a commettere delle sciocchezze. Desidero che s'alzi la voce per abolire il fermo di polizia « per sospetto » perchè il fermato può essere anche un nevrotico che mal sopporta certe persecuzoni, e senza far discriminazioni fra sani e malati, anche un sano, in talune circo– stanze, ouò tradire una certa emotività e reagire; nè esistono macchine cibernetiche che possano provare fino a che punto si è caoaci di tolle– rare certe umiliazioni che ognuno di noi accusa in una certa misura. Fascisti e filofascisti non possono destare sospetto perchè s'abbelli– scono, si sbaroano, si tagliano I capelli ed hanno uno spiccato adatta– mento alle mode, infatti è da molto 'tempo che non si fasciano le gambe. I vari sistema a capitalismo privato o di stato, usano fregiarsi di termini prorompenti come « democrazia », « socialismo », mentre poi devono abusare vigliaccamente defl'autoritfl. Gradite i miei più cari saluti a pugno alto Palermo Pietro

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