RE NUDO - Anno II - n. 3 - marzo 1971

APICEP: PIU' A DESTRA DEI GIUDICI BORGHESI Il compagno Mao dice che i rea– zionari sono stupidi, a volte però i revisionisti sono ancora più stupidi dei reazionari, e in quei casi diven– tano più criminali e delatori. Ecco– ne una prova: riguarda l'APICEP e il processo per l'occupazione delle case in via Mac Mahon. Il 16 feb– braio il « Corriere della Sera » pub– blica nella cronaca milanese stral– ci della requisitoria del P.M. Colato e una lettera (nella pagina a fianco) dell'APICEP di cui diremo dopo. Nella sua requisitoria il Pubblico Ministero, pur invocando pesanti condanne per il reato di resisten– za, chiede l'assoluzione perché il fatto non costituisce reato dall'im– putazione di occupazione abusiva: gli immigrati « avevano maturato il diritto alla casa col versamento coattivo dei contributi Gescal e lo Stato si è reso inadempiente: quin– di non fu un'azione arbitraria». « La promessa dell'alloggio appare vin– colata e il cittadino può pretendere il diritto ad una casa per il fatto che lo Stato preleva coattivamente contributi dalla busta paga », Od– dio, noi diremmo con altre parole: chi lavora ha diritto alla casa, e se non gliela danno, se la deve pren– dere con la forza, come fa lo Stato quando rapina i soldi alla povera gente con le tasse e il carovita. E non è certo questa una posizione rivoluzionaria; basta essere un tantino democratici, ma udite udite che cosa invece che cosa arrivano a sostenere i revisionisti e l'accoz– zaglia riformista che compone l'A– PICEP. Questo che pubblichiamo è il testo della lettera che questi ban– diti hanno inviato al Corriere, loro degno rappresentante: Durante /'assemblea del 21 gennaio 1971 all'Università Statale di Milano la linea Toscano-Capanna veniva battuta dal Gruppo di Avanguardia Operaia appoggiato da Lotta Con– tinua e da Potere Operaio. Non era questa la prima sconfitta della linea Toscano-Capanna come erronea– mente rilevò la stampa borghese ma per la prima volta si era verifi– cato un fatto nuovo: a/l'interno del Movimento Studentesco, Annibale Pepe e Giuseppe Saracino, Jeaders della sinistra del Movimento pur invitando a votare la mozione uffi– cia/e M.S. elevarono pesanti criti– che alla stessa, definendola oppor– tunista, poiché rinunciava all'inter– vento critico verso i sindacati. Ec– co quindi che i dissidi da tempo latenti, incominciavano a venire a galla e man mano che emergevano sempre più tendevano a dilatarsi fino a sfociare nelle aperte e furio– se polemiche delle settimane scor– se che hanno portato alla scissione ufficiale il Movimento stesso. In questo momento il Movimento ap– pare diviso più o meno in due nel IL RE VESTITO « In merito ai tafferugli di via Mac Mahon, si è menzionata una certa "Unione Inquilini". Noi desideriamo precisare che la nostra Associa– zione (APICEP) nulla ha a che ve– dere con tale "Unione Inquilini". La nostra Associazione, che rag– gruppa più di centoventimila inqui– lini delle case IACP, è un'associa– zione democratica, che opera nella più stretta legalità e con il rispetto della legge, in difesa dell'inquili– nato dell'IACP. La nostra Associa– zione condanna tutte le azioni ever– sive tendenti a strumentalizzare si– tuazioni di disagio e condanna an– che le violenze come armi di lotta, che giudica antidemocratiche e contrarie agli interessi stessi del– l'inquilinato». Ancora una volta, dopo il caso di " Rinascita» che incita all'arresto di Sofri, dopo il trafiletto dell'« Uni– tà » del 7 febbraio contro il servizio d'ordine, che ha determinato l'inter– vento successivo del questore di Milano, ancora una volta i revisio– nisti hanno cercato di svolgere il ruolo di delatori. Questa volta però il loro gioco non è riuscito piena– mente, anzi, si sono trovati scon– fessati addirittura da un membro della procura. Questo è il vicolo cieco in cui si è buttato il P«C»I, che lo porterà sempre di più a smascherarsi e quindi ad approfondire la contrad– dizione tra il popolo in lotta e que– sto partito ormai ultra-legalitario ri– formista, che ha « imparato» an– che a contribuire indirettamente al- l'arresto dei rivoluzionari, agli in– terventi polizieschi e alle condanne dei compagni in carcere. « PER VOI GIOVANI»: I PRINCIPINI NUDI " Per voi giovani », trasmissione radiofonica del pomeriggio, è un re vestito che imbroglia milioni di ragazzi. Già il titolo è paternalista, come dire « ecco qua la vostra meren– da». Dopo di che due ore di can– zoni, di dibattiti «radiocomandati», di lettere che arrivano da tutte le parti. La impostazione vorrebbe es– sere moderna, spregiudicata, un occhio strizzato all'underground. Però per quel che riguarda la mu- I CAPANNA: DOVE VOLA? suoi quadri, mentre è ancora netta l'egemonia della linea Toscano-Ca– panna a livello di massa. Al di là comunque di sterili e tristi polemiche fatte di numeri, qui ci interessa vedere quali sono i mo– tivi di polemica che dividono la linea di maggioranza del Movimen– to Studentesco dalla sua sinistra e in genere dai gruppi rivoluzionari. La linea Toscano-Capanna è accu– sata di massimalismo, codismo e di alleanza coi revisionisti. 1) Massimalismo: estremismo ver– bale che copre la mancanza di vo– lontà di scendere sul terreno con– creto delle lotte particolari. 2) Codlsmo: Conseguenza del mas– simalismo e dell'estremismo paro– laio e da un atteggiamento oppor– tunista che porta a delegare le lot– te operaie al sindacato riformista. Un esempio di codismo: il 15 di– cembre quando il compagno Ca– panna si oppose alla manifestazio– ne pomeridiana antirevisionista, ri– fiutandosi quindi di legare nel con– creto le denunce verbali anti revi- o sioniste con una pratica conse– guentemente critica nei confronti dei revisionisti stessi. 3) Alleanza col PC revisionista con– tro gli «estremisti». Questa gra– vissima accusa è motivata dal fatto che al di là delle enunciazioni la linea Toscano-Capanna tende a mettere al primo posto la lotta con– tro i gruppuscoli e al secondo po– sto la lotta contro il P«C»/. Cosa rispondono i compagni sotto accusa davanti a queste critiche? Recentemente in una assemblea nell'aula magna dell'Università Sta– tale il compagno Capanna ha riba– dito che il nemico principale (ov– viamente dopo i padroni e il gover– no) è il revisionismo ma che con– dizione però necessaria per bat– tere il revisionismo è la lotta contro l'estremismo. Capanna circa la col– lusione oggettiva del suo gruppo con il P«C»I ha detto che oggi la linea rivoluzionaria deve passare attraverso i canali ufficiali che di fatto ancora egemonizzano la clas– se operaia: partito e sindacato. Con Re Nudo/5 sica italiana ti fanno sentire Tenco e De Andrè come golose primizie e al massimo una volta il Della Mea. La musica americana poi, viene tradotta solo quando· il significato delle frasi è molto astratto, e cioè quasi mai. I presentatori parlano come giova– ni bene, contestatori quel giusto, molto prudenti. (Ne hanno caccia– ti via già due perché non 10· era– no stati abbastanza). Per dire « di sinistra » o « di protesta » o simi– li usano l'espressione « di un cer– to tipo »; viene così fuori che esi– stono un cinema di un certo tipo, giornali di un certo tipo, la vita di un certo tipo e un certo tipo di modo di pensare. Meno male. Quando vogliono dire « canzone avanzata a progressista », pronun– ciano " progressive song » a denti stretti in modo che capiscano quei pochi. Annunciano con quel tono trion– fale ed entusiasta (che loro imma– ginano tipico dei giovani) che i capi dei circhi riservano ai loro numeri d'eccezione. Vorrebbero forse suscitare un effetto galvaniz– zante e contagioso e invece ci sentiamo depressi perché il «song» annunciato è magari un « recital » di Lauzi. La politica non esiste, se ogni tan– to in un dibattito qualcuno cerca di tirarla fuori, viene «moderato» con quel tono falso gioviale e fal– so comprensivo che ci ricorda il prete del liceo. Però ogni tanto si denuncia con voce severa la carenza di attrez– zature sportive, l'autoritarismo del– la scuola e magari l'insufficienza di elasticità educativa e di com– prensione da parte dei genitori. Perbacco! Ma per i ragazzi allevati a caro– selli che cosa si può pretendere? E' anche troppo così. E perché lo scarto non sia troppo brutale non manca la pubblicità (ma solo dei cioccolatini e della gomma ame– ricana). queste motivazioni Capanna giusti– fica i suoi discorsi ufficiali nelle ma– nifestazioni sindacali e la carenza critica nei fatti, della sua linea nei confronti del Partito revisionista. A questo proposito ha ancora ri– badito Capanna, in queste condi– zioni storiche mai inviterebbe i compagni operai del P«C»/ a la– sciare il partito senza un'alternativa valida. Queste schematicamente sono le critiche che grosso modo la si– nistra rivoluzionaria muove alla li– nea Toscano-Capanna del Movi– mento Studentesco di Milano. Noi ci limitiamo non avendo completa identità di vedute sulla questione a sottolineare i pericoli e le insor– montabili difficoltà che il tentativo di egemonizzare il Partito revisio– nista porta in se, soprattutto quan– do sempre di più oggi la linea ge– nerale dei cosiddetti comunisti del P«C»I è quella di dividere la sini– stra rivoluzionaria e cercare di re– cidere i già pochi e sottili legami che essa ha o potrebbe avere con masse proletarie.

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