Rivista Critica del Socialismo - fasc 9 - set. 1899

798 111\"ISTA ClllTICA DEI. SOCIALIK\1O nione 1 ) che • i socialisti de' due mondi non avranno . forse fino allri tn1::.formar.ione della ::.ocielàcapitalista 1 a.far altro che rendere l ,opolari le teorie economiche e storiche di )fan.:• 1 piu gretti sco– astici non hanno supcnllo 1111 tal fanatismo. Ecco ciò che questo fedele discepolo cliccvnin nna.Confcrenr.a del 21 maggio 1892 , rispondendo a Demolìns I diretto re della Scie11ceSocittle '): • Demolins agcrnla. il mio compito. Egli ha nltaecato lo Stato. ma noi nnchc lo attacchiamo; \noi vogliamo sopprimerlo: noi cre– diamo che lo Stnto sia sem1>liccmentela cittadella del Capitalismo... I.o Stato è l'organ izzar.ione delle forze opprcs::.iYC e compressiYe delle classi privilegiate ... In nna società comunii:-ta non \·i sarà ~l~!;f s::~~t~t:lr-s~~~~i ::o~~:t";~e~~ig ~{~~~·a :t~i:;~lib~,~~-~~~ ll ~ta10, perchè non esìstera.nqo classi da, doYcr difendere: ciascuno si difenderà da sè. perchè tutti sanrn110eguali e nessuno avrà in– teresse di nuocere ad alh·i. • · Lafarg uc parla come i più utopisti fra gli anarchici : la.so – cietà, c:he egli sogna 1 non è più reale della Bélica o del ~alento dì FénelOll.I.n sua.dottrina . lradotla. in liugrnlbrgiomeno pomposo. si riduce ad una cosa. s.crnplicissima: Yi :-0110 sempre state delle ;~~:;to 0 :~:;~i{:,t~1f1~:~d 1 ~~~;:;;:~~ 1 ,~~f.~i;~1t12:-~t~~~ ~~r~~ll~~~~~~ l1~ magg-ion1nr.a: nel regime socia.1::-ia non ,·i saranno piÌl for,:c or– g111dzza.te . pcrchè tutti saranno estremamente buoni e savìì . :-:equesta è scic11za, ha, ragione lo Tcherkesott di dire che la, :,.cicnza dei socialisti-dcmocnttici è. d'una specie affatto pur– iicolarc. Ma, Yi sono sempre alcune resfrir.ioni negli scritti dì qncsii tlolti della democrar.ia sociale: voltiamo la,pagina e noi vediamo che la societ.à comunista, potrebbe ben e,<.:scrc lntt' altro che 1111 Eden ana rchico. e Y'è al Perù 1111 regnoco,muiistico111eratiglioso. che eccita l'ammirar.ione di tutti quelli che l'hanno studiato negli scritti dc' suoi sclntggi dis.truttori, los conquistadotes. > È difficile lroYare un più infelice esempio: infi.ttti il Perù era sottoposto ad nn regime molto autoritario I che sarebbe parso intollerab ile a n delle rar.zc meno dolci, meno disposte ali' obbcdicnr.a va.$!-iYa. I nobili. i preti e g-l'lncas si tro,·avano ben contenti di un lal rcg·ime. e sen,m dllbbio nn'ari:-.;tocrazia di letterat i si acconcerebbe egnnhnente bene ad nna Co$1.it11zione. che avc;,;scper effetto di render loro facile la vita, :-.;enza reclamare da essi ne,o;:s1111 lavoro! l~nf:.;'t;n(~~;~ t~~c~~tte:; 0 ftr~ s~ 1 1~~lfi~~o~ 11 Ì ~-i~;;:~~ìgn\ 1 J~/ci~;.ai;,:~~ tiono state una bellissima applicazione di questo regime: ma gli operai di Europa non :,;ono cosi docili come gl' 1ndiani e non desidera no fare delle ,·i\·olur.ioniperchè gli amici di Marx diven– gano degl' Ittcas. 1) Decmfr Social, aprile 1809. pag. 290. 'J Le Commimisme et l'Ècol11lioneconomique, pag. 26_:

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