Guglielmo Ferrero - Le origini della guerra presente

- 29 - ciata ( Germ. p. 1O) e che l'Austria, molto più interessata della Germania nella questione, non aveva ancora sollevata la menoma obiezione contro i progetti russi di mobilitazione. Questo passo significava dunque al Governo russo, che la Germania voleva ripetere il colpo del 1909, ottenere cioè, con la sorpresa e la minaccia, che la Russia capitolasse. Ma questa volta la Russia non voleva capitolare, e i suoi rapporti con la Germania, come disse poi il 30 l'ambasciatore dello Zar a Sir E. Grey, cambiarono completamente dopo questo colloquio (Russ. 64, Cf., l'importante dispaccio del Sig. Paléologue nel Libro Frane. ( 100). Il Governo russo, che dopo il 28 aveva cominciato a sospettare le intenzioni della Germania, si persuase che il partito per la guerra aveva il sopravvento a Berlino, e da questo istante, come il Sig. Sazonoff dice nel dispaccio n. 58, considerò la guerra come inevitabile, perchè la Germania, al rifiuto russo, non poteva rispondere che mettendo a effetto la sua minaccia, ossia mobilitando. E la mobilitazione tedesca voleva dire la guerra. 11 convegno decisivo di Po'tsdam (pomeriggio del 29), Alle oscillazioni della politica germanica dal 23 luglio, si possono dare varie interpretazioni; ma non resta dubbio che il passo fatto da!l 'ambasciatore di Germania a Pietroburgo nel pomeriggiÒ del 29 fu l'atto decisivo e irreparabile che scatenò la guerra europea. Le strane domande avanzate la sera del 29 dal Cancelliere del1'Impero all'ambasciata inglese ce lo dimostrano. Nel pomeriggio del 29 il Cancelliere era stato a Potsdam; più che probabilmente per portare ali 'imperatore il dispaccio del rappresentante germanico a Pietroburgo, che annunziava la risposta negativa di Sazonoff sulla mobiliB blioteca Gino B1c1nco

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