Guglielmo Ferrero - Le origini della guerra presente

28 - 11penultimocolloquiorusso-tedesco (pomeriggio del 29). Esaminiamo questi documenti. Il dispaccio n. 58 del libro russo parla di un colloquio che ebbe luogo il ~9 tra il Sig. Sazonoff e l'ambasciatore di Germania. Il dispaccio n. 97 della pubblicazione inglese Great Britain and the European Crisis, parla anch'esso di una conversazione fra i due personaggi, precisando eh 'essa ebbe luogo nel pomeriggio del 29. Si tratta dello stesso colloquio? Sembra molto probabile. In questo caso è possibile integrando i due dispacci l'uno con l'altro, scoprire gli argomenti trattati in quel colloquio. L'ambasciatore di Germania assicurò il Sig. Sazonoff che l'Austria avrebbe rispettato l'integrità territoriale della Serbia, e che la Germania era pronta a garantire l'esecuzione di questa promessa; ma al tempo stesso lo pre!:lvvisò che se la Russia avesse continuata la sua mobilitazione contro l'Austria la Germania avrebbe anch'essa mobilitato. Per rendersi conto della. immensa gravità di questo passo, bisogna ricordare che l'Austria e la Russia erano le due sole Potenze direttamente interessate nel conflitto serbo; che la Germania, come la Francia, v'erano implicate solo indirettam~nte, come alleate delle due prime; che il Sig. Jagow aveva dichiarato al Sig. Cambon che la Germania non avrebbe mobilitato finchè la Russia avesse limitata la sua mobilitazione alle frontiere austriache; che la Russia non poteva aver dimenticato il brusco intervento tedesco nel conflitto del 1909 per la Bosnia-Erzegovina, e il modo brutale con cui, uscendo dal suo riserbo di alleata, la Germania aveva preso ·il primo posto, al momento decisivo. Non bisogna inoltre dimenticare che la Russia, in questo momento, ossia nel pomeriggio del 29 luglio, aveva decretato soltanto la mobilitazione sulla frontiera austriaca, senza averla cominBiblioteca Gino B1dnco

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