Gl'Istriani a Vittorio Emanuele II nel 1866

Le pagine che qui ristampiamo sono tolte da un opuscolo La Provincia dell'Istria e la Città di Trieste (Firenze, Tipografia di G. Barbera, agosto 1866) che raccoglie gli atti del Comitato Triestino-Istriano nei mesi di giugno, luglio e agosto del 1866, fra il principio, cioè, della guerra e il principio della pace che fu firmata solo in ottobre. Di questi memoriali ed appelli agli uomini del Governo e alla pubblica opinione, il più importante, l'Appello degli Istriani all'Italia, fu scritto da Carlo Cambi (nato a Capodistria nel 1827, morto a Venezia nel 1884) di cui Attilio Hortis ha detto nell'Archeografo Triestino che « in tutta la sua vita non fece studio o lavoro letterario o scientifico che non avesse intendimento civile », e fu perciò ristampato in CARLO CoMBI, Istria, Studii storici e politici (Milano, Tip. Bernardoni di C. Rebeschini, 1886). Quest' Appello fu presentato al barone Bettino Ricasoli, presidente del Consiglio, l'l 1 agosto 1866, il giorno cioè in cui scadeva l'armistizio impostaci, più elle dall'Austria, dalla Prussia la quale, nostra alleata, aveva il 26 luglio firmato con l' allora comune nemica l'armistizio di Nicolsburg senza 8iblioteca Gino Bianco I'

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