-4e morali. Iµ tali condizioni, già pr9~1isponenti all 'insorgere delle malattie comuni ad ogni collettività, facilmente scoppiano le malattie infettive epidemiche, e trovano lè circostanze più favorevoli alla loro diffusione dando da sole, il più forte contributo alla morbilità e mortalità degli eserciti. Contro questo gruppo di malattie appunto deve per tempo dirigersi ogni sforzo del saggio e cosciente organizzatore, perchè esse sono appunto quèlle che la moderna igiene ci insegna a prevenire e ad evitare. Noi siamo ora, sotto tale punto di vista, in assai più fortunate condizioni che non fossero gli eserciti di una volta, quando la medicina era più curativa che preventiva e deboli mezzi aveva da opporre all'infierire del!e epidemie fra le truppe combattenti. Demeriterebbe della fiducia del paese quel governo che non si preoccupasse di applicare all'esercito tutti i mezzi di difesa contro le malattie infettive che la scienza attuale suggerisce e che già da molti Stati stranieri vennero adottati con risultati favorevolissimi. Vedremo infatti che, mentre nelle guerre meno recenti il numero dei morti per malattia superava sempre quello dei morti per ferite, nelle ultime guerre, grazie al perfezionamento dei servizi di profilassi contro le malattie contagiose, il rapporto si è invertito e le perdite per malattia sono rimaste molto al di sotto di quelle per ferite. Nè l'importanza di una buona preparazione sanitaria si riflette solo sull'esercito combattente, chè essa esce dall'ambito dei campi di battaglia per far sentire il suo benefico influsso sulle popolazioni rimaste in patria. La storia insegna che alle grandi guerre quasi sempre hanno fatto seguito le epidemie, perchè gli eserciti tornando in patria, vinti o anche vittoriosi, si traevano spesso dietro una serie di pestilenze, come si diceva una volta, che valevano ad accrescere i danni della sconfitta o tal.ora ad amareggiare i trionfi della vittoria; erano le infezioni diffuse fra le truppe combattenti che si propagavano rapidamente fra la popolazione civile. Ecco dunque un nuovo e importantissimo resultato della preparazione sanitaria in guerra : :èVitare le successive epidemie col loro triste corteo di miserie e di dolori. Un altro compito infine spetta al medico militare : la Biblioteca Gino Bianco
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