Lancillotto Thompson - Il Risorgimento italiano e gli irredenti

- 26 - e si chiamò Lissa. Al campo di Garibaldi, ci dice l'Abba, gli ufficiali commentavano : « Ah ! Se a Lissa alla testa della flotta fosse stato Garibaldi con Bixio per secondo, chi sapeva con qual prodigioso fatto d'armi la marineria nostra avrebbe iniziata la storia sua nuova? Forse l'Adriatico sarebbe stato subito nostro con Trieste e Pola e le coste della Dalmazia libere, e l'Austria sarebbe rimasta senza flotta e senza litoral~ ... » Alla pace furono dai nostri volontari evacuati quei Comuni trentini eh 'erano stati liberati da Garibaldi ed avevano scritto a Vittorio Emanuele : « Noi siamo vostri per,chè siamo parte della Nazione Italiana e pronti a dare per essa sostanze e vita». Ebbe a dire in quel torno re Vittorio: « L'Italia è fatta, ma non è compiuta». «Infatti - commenta il Tivaroni - Roma mancava, e Trieste e Trento, territorii, checchè se ne dica dai tedeschi, indubbiamente italiani n. Non risparmiarono gli irredenti il loro sangue in qu~- sta guerra. Emersero, tra gli altri, il tenente Leonardo D'Andri, istriano, caduto a Custozza mentre guidava all'assalto la sua compagnia rimasta priva del capitano, - e il guardiamarina Giovanni Ivancich, dalmata, caduto a Lissa, - e Giuseope Zecchini, trentino, caduto a Vezza primo dei garibaldini, - e Oreste Bronzetti, altro tren-· tino, degno fratello dei due caduti eroi, _; e Carlo Tiva-. roni, dalmata, poi storico insigne del nostro Risorgimento, uno degli organizzatori di quelle bande cadorine che diedero i trecento prodi che a Tr~ponti scambiarono le, per allora, ultime fucilate con gli austriaci sommanti a 1200, respingendoli dopo otto ore di combattimento ... cn Irredentinella campagna dell'Agro Romano. Ed anche nella campagna del 1867 si distinsero gli irredenti. Giusepp9 Fontana trentino, dei Mille, sconfinava per primo a capo di 150 volontari, marciava sopra Acquapendente ed arrestava 32 gendarmi pontiB.blloteca Gino 81dnco

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