Lancillotto Thompson - Il Risorgimento italiano e gli irredenti

- 25 - E uno spmto bizzarro scriveva un satmco Testame,:to di Francesco Giuseppe I: «Lascio - dice fra altro l'imperatore - alla Dalmazia td a tutto il Tirolo italiano la speranza di poter un giorno vivere insieme sotto lo scettro del re d'Italia che ha usurpato e minato la mia potenza. » Il Comitato ddl'Emigrazione Triestino-Istriana si adoperò a tutt'uomo presso il Governo a pro' della regi011e Giulia. In un memoriale ad Alfonso La Marmora diceva: « I paesi q'oltre Isonzo sono italiani quanto qualunque altra provincia di confine della grande penisola, sentono di esserlo, e se sitno decise di volerlo, lo dica la lunga serie di manifestazioni coraggiose e clamorose che si succedono da tanto tempo nei loro principali centri... Lo scioglimento ripetuto dei consigli municii,ali di Trieste, di Gorizia, di Pisino, di Capodistria, lo scioglimentcl della dieta provinciale di Trieste, di que-Jla dell'Istria ... lo stato d'assedio del 1848 e 1859, i processi e le condanne politiche pronunciate specialmente da quell'epoca in poi... son fatti che non si distruggono ormai colla usata frase dei pochi malintenzionati, del pugno di faziosi favoriti dal Piemontè ». Al Ricasoli il Comitato ricordava : « Senza i porti dell'Istria· non si naviga l'Alto Adriatico: se l'Austria ne rimanesse in possesso ricomincierebbero tosto le antiche molestie. » A onore di Bettino Ricasoli va detto eh 'ei fu uno dei più fervidi propugnatori dtl riscatto del Trentino e della regione G~ulia ; e anche il popolo d 'I tali a la pensava come lui. Infatti da certi' appunti tracciati dal Ricasoli . il 18 Luglio si rileva, come i prefetti riferissero il dolore delle popolazioni alla voce che Venezia ci v~rrebbe ceduta a mezzo della Francia e che del Trentino e degli altri paesi pertinenti all'Italia per diritto nazionale e necessità di difesa non si parlava nemm~no; come infine fosse generale il desiderio di continuar la guerra. E il Ricasoli scriveva poco appresso a Visconti-Venosta : « Non è soltanto il Tirolo Italiano che ci occorre, ma ben anche l'Istria ». E telegrafava a Persano: « E' fatale che entro una s~ttimana sia distrutta la flotta austriaca e occupata l'Istria ». E lo scontro navale tanto desiderato, sul quale RicasoH aveva fondato tante speranze, avvenne B1blloteca Gino Bianco

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