Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982

mi sono trovata imposta dalla sua singolare corrisponden­ za al tipo di ricerca intrapresa. Il merito di Djinn è di venire dopo Les gommes, La jealousie, La maison de rendez-vous, Projet d'une révolu­ tion à New York, Topologie d'une cité fantome, Souvenirs du triangle d'or, etc.; il truismo contiene una indicazione ermeneutica, addirittura teoretica non disprezzabile. La serie - di quei libri non solo disegna nel suo insieme lo sviluppo dei modi romanzeschi di Robbe-Grillet, ma lo spostarsi della riflessione e dell'analisi circa il narratore e la sua radice, oltre il cartello del Nouveau Roman. Jean Ricardou, come è noto, circuita gli estremi del processo nella formula:da Nouveau Roman a nouveau Nouveau Roman, o meglio: «Tel Quel». L'imbarazzo della formula sta in ciò, che dà la sensazione di stare parlando di qual­ che cosa che da un pezzo non c'è più, proprio perché il cancellarsi via via era la condizione (o l'effetto) più sti­ molante del suo esserci. Più significativo e usufruibile a largo raggio, cioè per lo studio della significazione romanzesca tout court nei nostri anni, il rilievo del passaggio da una formalizzazione della finzione a una formalizzazione della narrazione; qua­ lora s'intenda (Ricardou) «formalizzazione» come «tendan­ ce par la quelle au lieu d'etre soigneusement dissimulée, l'activité des principes formels s'accroit et devient l'objet d'une indéniable ostentation». La maison de rendez-vous, il Projet, la Topologie, il Triangle sono esemplari, in cre­ scendo, di un certo principio narratologico, con le loro indecidibilità pronominali, narratori flottanti, raddoppia­ menti e rispecchiamenti interni a diversi livelli, schemi retorsi, espansioni abnormi, «discontinue ed aleatorie» dell'aneddoto, assunzioni di mitologie collettive o meglio: di immaginario prodotto da «generi» o media particolari, dal poliziesco, alla storia di spionaggio, al film pornogra­ fico, al cartoon, con deliberata sottolineatura delle sutu­ re... 67