Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980
Dell'esclusione in poesia «Novimus et qui te, transversa tuentibus, hircis, et quo, sed faciles Nymphae risere, sacello». Virgilio, Bucoliche Marcello Pagnini, in un suo saggio teoriccx:ritico su un sonetto del Foscolo 1 , mette in rilievo due fenomeni tipici e essenziali alla scrittura poetica, la « semantizza zione della forma» e lo « slittamento . del significato». Maria Corti, riferendosi al saggio citato, scrive « il discorso tuttavia non esclude che vi siano testi in cui si fa dominante il livello della semantizzazione dei signifi canti, altri in cui si fa invece dominante lo slittamento dei significati» 2 • In questo modo delinea come sia pos sibile differenziare « l'entrata in gioco» dell'energia crea tiva sulla pagina a seconda che « uno dei due insiemi complementari, il formale e il semantico, agisca da do minante, in rapporto alla sua forza generativa nella fase dell'avantesto» 3 • L'autrice incorpora, così, nel discorso le teorizzazio ni, per molti aspetti opposte, di Stefano Agosti 4 e di Alessandro Serpieri 5 , il primo assegnando la funzione dominante agli elementi formali, il secondo a nuclei semantici generativi, il risultato delle esemplarmente rigorose verifiche sul testo essendo divergente anche per la scelta di corpus poetici di opposta tendenza costr�t tiva. Se vogliamo ulteriormente osservare « l'entrata in gioco», la posizione avantestuale che attraversa il testo, 89
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