Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980

4 Stimme des Volkes, II, 48. 5 Der Einzige, 2;a stes., II, 248. 6 Der Rhein, II, 214. 1 Zornige Sehnsucht, I, 104 (qui mi è occorso discostarmi dalla traduzione di E. Mandruzzato). s Ibid. 9 Cfr. A. !Pellegrini, Holderlin, Sansoni, Firenze 1956, il cap. « La critica dello stile», pp. 333 sgg. 10 W . Kayser, Das sprachliche Kunstwerk, Francke, Bern 197115°, p. 261. 11 Brot und Wein, II, 114. 12 E' nota la lettura heideggeriana dell'Halten attraverso la costellazione di Versammlung (raccoglimento), Gedii.chtnis (me­ moria), Andenken (rimemor�one) etc. in rapporto al denken e al dichten secondo Holderlin. Cfr. Was heisst Denken?, in M. Heidegger, Vortrii.ge und Aufsii.tze, trad. it. in Saggi e discorsi, a cura di G. Vattimo, Mursia, Milano 1976,. pp. 85 sgg. 1 3 Mnemosyne, 2.a stes., II, 290. 14 Sonst nii.mlich, Vater Zevs, II, 340. 15 II, 328. 1 6 I, 222. 11 Mein Eigentum, I, 286. 18 II, 320. 19 lbid., pp. 320-322. 20 Patmos, II, 270. 21 Ermunterung, II, 26. 22 Friedensfeier, II, 196. 23 Ibid., 192. 2 4 Ermunterung, II, 28. 25 C'è anche un altro Gefass (ma questo è il primo nella esperienza di Ho1derlin, davanti alle spoglie dei suoi due padri): « · nenn das ist das tragische b·ei uns, dass wir ganz stille in irgend einem Behii.lter eingepakt vom Reiche der Lebendigen hinweg­ gehn » (questo è il tragico noi [in Occidente], che ce ne andiamo via dal regno dei viventi in perfetta immobilità imballati dentro uno stretto contenitore). Briefe, in Sii.mtl. Werke, 6.B,d. Kohlham­ mer, Stuttgart, 1954, p. 426. Forse che Holderlin ha ripetuto . infinite volte, per poterlo dissolvere, questo contenitore inerte nel Ge;fass delle lettere soggetto al fuoco della poesia? EgJii ha dissolto H sigillo del « tragico » nella Trauer allegoriale, nello splendore triste e aperto delle lettere. 2 6 Der blinde Sii.nger, II, 54. 21 Dichtermut, 2.a s , tes., II, 76. 28 Sophokles, I, 410. 2 9 Der blinde Sanger, II, 56. . 30 Der Gang aufs Land, II, 12. 31 Patmos, II, 260. 150