Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979

ria e, attraverso questa alla nascita stessa della psi­ coanalisi. Partire dalla lettura del testo freudiano del '22 su una nevrosi demoniaca apre, con il suo «ritardo », un punto di vista produttivo. L'assunzione di questa via di Jettura consente un ritorno indietro dal '22 al .lontano '93, data dello scritto dedicato a Charcot, un ritorno nel quale la questione temporale si assomma subito in manie­ ra significativa alle prime investigazioni sull'isteria, da­ gli Studi fino a Dora, passando per l'Interpretazione dei sogni è 11 Progetto di una psicologia. Questo percorso improbabile segna non tanto l'im­ pegno di una riicostituzione del pensiero d'insieme di Freud in tale arco di tempo, al contrario acquista senso nella assunzione di una fascia parziale, di un percorso di lettura «qualsiasi», interessante nella sua microsco­ pia testuale aliena da ogni risistemazione *. Vi è anche una ragione più interna per cui par­ tendo da una nevrosi demoniaca si è riportati indie- * In margine a una lettura che si vuole «qualsiasi » per il fatto di prendere il suo senso negli stessi percorsi un po' divagati e necessariamente ritardati dentro cui il testo si fram­ menta a ricomporsi appena diverso, in margine a una lettura in cui i testi di Freud e Lacan si incontrano immediatamente. convengono altri nomi, altri testi. Così chi legge non è « solo » con Freud e Lacan: non lo era, solo, neppure Freud al mo­ mento della prima interpretazione del sogno, quello di Irma, di cui Lacan dice che ci è indirizzato. Leggendo e lasciando che due testi capitali si incontrino, si accompagnano altri pas­ saggi come depositati nelle stesse pieghe della lettura: « attra­ verso i residui la lettura è resa _possibile», così in un'Archeologia . dell'« avanzante» (in Crisi del sapere e nuova razionalità, Bari, 1978) o nell'Arcano dell'accumulazione nell'inconscio, («Il pio-­ colo Hans » n. 9) entrambi di Virginia Finzi Ghisi. Anche le questioni dell'autorità, del servile, e ancora la questione dei residui ne Il padre anale, o Il nome del servo in Sergio Finzi, . Lavoro dell'inconscio e comunismo,, Bari, 1977) mentre per Freud e la scienza, Jacques Nassif (« Cahier pour l'Analyse » n. 9). Di questa lettura « parlata » questo è il primo frammento. 6

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