Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979

Un bell'esempio ci è fornito dalla sostituzione del nome del padre di Annibale nell'Interpretazione dei sogni. Freud lo chiama Asdrubale in luogo di Amilcare. Le determinazioni dell'errore sono per il nostro caso particolarmente pertinenti. La sostituzione del nome va vista poi insieme a quanto diremo a proposito della scelta del nome di Dora, vi è connesso un problema di autorità e qui in particolare uno slittamento di gene­ razione che tende a cancellare il padre stesso di Freud con il suo tempo. Comunque in generale l'errore viene distinto dalla dimenticanza in quanto « l'errore (il falso ricordo) non viene riconosciuto come tale, ma trova credito» (O.e. 4, p. 244). In questo suo trovar credito risiede il suo secondo aspetto che non èJ più come nel lapsus modo di affermarsi del rimosso, ma frutto di credenza e giu­ dizio. L'errore di giudizio appare allora come una co­ struzione seconda in rapporto al primo errore, al lapsus; Freud pur distinguendole non manca però di riunire entrambe queste forme di errore rinviandole alla medesima matrice: « Vorrei invitare a riflettere se non vi sia motivo di estendere gli stessi punti di vista anche alla valutazione dei ben più importanti errori di g iudizio compiuti dagli uomini nella vita e nella scienza» (O.e. 4, p. 254). Ora proprio il passaggio dal­ l'ideologia, dalla credenza, alla scienza, come viene de­ scritto da Freud stesso per esempio in Charcot, forni­ sce precisamente l'esempio di questa dialettica della conoscenza scientifica. Né la moderna riflessione episte­ mologica manca di osservare per esempio che la verità nasce più dall'errore che dalla confusione. Dal punto di vista analitico risponde Lacan quando afferma che « l'errore è l'inca _ rnazione abituale della verità». A questo punto possiamo considerare il nostro scritto del '22 alla luce di un tal modo di procedere. Freud che non si conta fra i narratori, una nevrosi che 33

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