Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979

(ibid.). Insomma la psicoanalisi ufficiale si è trasformata, da perigliosa geografia della mente (la . 'peste' freudiana), in fa­ cile operazione di decalcomania - e gli analisti ortodossi si sono ridotti al mestiere di decalcomaniaci. 5 Metodi, non 'risultati '. Lo psicoanalista argentino A. - Garrna (Psicoanalisi dei sogni, Torino, Boringhieri 1971; Nuovi studi sul sogno, Roma, Astrolabio-Ubaldini 1974) ribalta la tesi freudiana: per lw, le situazioni traumatiche e non gLi esaudì­ menti di desideri sono i fattori genetici dei sogni. Ma queste sono solo le conclusioni della ricerca, peraltro criticabili (ci pare che Garma confonda il 'contenuto ' del sogno con la sua 'ori­ gine', ciò che Freud chiama il 'mo _ tivo ' del sogno); la strada per arrivarci è , sempre quella delle associazioni verbali - me­ todo che, già criticato in sede linguistica (cfr. G. Berruto, La semantica, Bologna, Zanichelli 1977, p. 7), dev'essere ancora va­ gliato in sede metapsicologica. Rinunciando d'altronde all'asso­ ciazionismo, come fa G. Lai (Un sogno di Freud, Torino, Borin­ ghieri 1977) che applica al racconto del 'sogno dell'iniezione ad Irma ' la teoria degli speech acts, non sembra che si · arrivi aldilà della 'forma del significaro ' del sogno, che altro non è se non il freudiano ' contenuto onirico maniifesto ' rigorosamente formalizzato. 6 Lacan si chiede: chi, fra gli analisti, non sa « che ap­ pena l'analisi è impegnata nella via del transfert (...) ogni sogno del paziente si interpreta come provocazione, larvata ammis­ sione o diversivo (...) e che, via via che progredisce l'analisi, essi si riducono sempre più alla funzione di elementi del dia­ logo che vi si realizza?» (J. Lacan, La cosa freudiana e altri scritti, Torino, Einaudi 1972, p. 117). Ma su cosa si fonda la certezza che, in un tal dialogo, il secondo attore non tolga fuori proposte interpretative che sono solo provocazione o diversivo? 1 E' stato L. Wittgenstein ad ipotizzare che « leggendo il resoconto del sogno, si potrebbe predire che il sognatore potrà essere portato a rievocare certe particolari memorie. E questa ipotesi potrebbe avere o meno una verifica. Questo sii potrebbe definire un trattamento scientifico del sogno» (cit. in Analisi epistemologica del marxismo e della psicoanalisi, a cura di D. Antiseri, Roma, Città Nuova 1974, p. 226). 109

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