Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978

della barra non solo come ciò che divide ma anche come ciò che fa resistenza - e per questo fa sintomo - e fa muro. In « Funzione e campo della parola e del linguaggio in psicoanalisi» Lacan metteva in epigrafe una poesia di Antoine Tu.dal: « Fra l'uomo e l'amore, / c'è la donna. / Fra l'uomo e la donna, / c'è un mondo. / Fra l'uomo e il mondo, / c'è un muro». Lacan lo chiama l'amur. Ma di questo amore non se ne parla che con imbecillità o abiezione; d'amore si scrive. Così la ballata di Tudal si completa di un altro giro: fra l'uomo e il muro c'è l'amur. La lettera d'arrnur. E una lettera, anche rubata - si sa - arriva sempre a destinazione. Con un tratto di stile questo soggetto alle scritture si apre un per­ tugio al reale, « infatti il sintomo è ciò che molte per­ sone hanno di più reale; per certe persone si potrebbe dire: il simbolico, l'immaginario e il sintomo ». Ermanno Krumm

RkJQdWJsaXNoZXIy