Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978

Quattro moschettieri nel paese delle meraviglie E' talmente modesta, talmente volgare, talmente squalificata l'immagine che ho in mente e che si accom­ pagna stabilmente ai materiali di questo articolo, tal­ mente indegna de «Il piccolo Hans» che la tentazione prima sarebbe di censurarla. Ma oensurare un'idea un'immagine una vignetta (e sì, nel mio caso si tratta proprio di una vecchia vignetta umoristica) non è una buona politica di scrittura, mi pare. Meno che mai ne «Il piccolo Hans», per « Il pic­ colo Hans». Allora, vuotiamo il sacco. La vignetta che sta nella mia testa in questo momento fu già trent'anni fa nel- 1',«Uomo qualunque». E sì, quel giornale reazionario, francamente reazionario, e forse peggio, che fece « fe­ nomeno» nell'immediato dopoguerra. Aveva in prima pagina una rubrica disegnata fissa che si adornava del titolo «J>ezzo di fesso» (dove si vede come il turpi­ loquio, che a me non piace, non è nato né ieri né alla Radio «riformata»). Quella che io ricordo (la rico­ struisco a mente, non ho consultato la collezione del giornale) ha a protagonisti il comunista Velio Spano da una parte, e l'Omino Qualunque dall'altra. Dice Velio Spano: «facciamo come in Russia, dove nessuno è povero». Risponde l'Uomo Qualunque: « Pez- 186

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