Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978

Se lo stile di ìLacan è oscuro è perché ha la chiarezza di questo oggetto perso, vale a dire del reale, di quel reale di cui non sappiamo niente. In altre parole quando Lacan ha uno stile oscuro, è perché non cerca come cerco io di dare l'illusione che comprendiamo, perché lo stile di Lacan, lui, non mente. In ciò che farò vi darò quindi l'illusione che par­ tendo dalla clinica si possa risalire, giungere alla teo­ ria. Lacan, da parte sua, dice che la struttura non si può dedurre dalla pratica, ciò nonostante cercherò ugual­ mente di illustrare attraverso fatti clinici, degli ele­ menti, dei punti, della teoria lacaniana. Parlerò allora di un'analizzante: una giovane donna che è razionalista, molto simpatica, che ha delle idee politiche avanzate, che fa una psicanalisi e che racconta questo. Dice: « sono felice perché ho completamente dimenticato di prendere la pillola al momento del ci­ clo in cui ero fecondabile; così se sono incinta il mio bambino sarà un .po' figlio del caso ». Le faccio notare, molto gentilmente, che era un po' paradossale trovare un beneficio in un inconveniente che l'uso di quella pil­ lola doveva precisamente ovviare. Nella seduta succes­ siva essa si lamenta a seguito dell'osservazione che le avevo fatto, che era gentile e piuttosto umoristica; si lamenta di sentirsi immatura e di aver reagito in modo anormale alla dimenticanza ·di prendere la pillola; pen­ sava che, se ne era stata felice, doveva essere imma­ tura e anormale. Questa breve sequenza mi servirà per parlarvi di due concetti: il primo è il concetto 1acaniano del grande Altro, Altro con una A maiuscola; il secondo, punto invece, che cercherò di a:blbordare con voi, prendendo spunto da questa piccola storia, ri, guarda la questione di sapere: che cos'è il normale? Che cosa voleva questa giovane donna? Voleva che il suo bambino non fosse solo suo e di suo marito, 156

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