Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978

Il mercato comune della follia Segue una traduzione del passo sulla follia nella prima« meditazione metafisica»di Cartesio, subito dopo , che ha deciso di distruggere tutte le opinioni ricevute in passato e che ha intanto messo in opera la solita prova scettica della fallacia dei sensi. « Ma, !benché i sensi a volte c1 mgannino rigu�do aHe ,c_ose ,poco sensibili e piuttosto fontane, pure se ne incon­ trano molte altre delle quali non si può ragionevolmente dubitar�, benché i le conosciamo per mezzo dei sensi: .per .esempio, che io sono qui, seduto vicino al fuoco, avvolto nella mia veste da camera, ,con questo foglio tra le mani, e .altr,e cose dii questo tipo. E con quale ragione potrei negare .che queste mani e questo corpo mi ,appartengono? Se non . forse paragonandomi a certi insensati il cui cerv , ello è tal­ mente confuso e offuscato dai neri vapori della bi,le che :essi affermano costantemente di essere dei re mentre sono _poveri:ss:imi, di esser ,vestiti di porpora e d'oro mentre sono tutti nudli, o si immaginano d'essere del.le brocche, o di 1avere 1la testa di argilla, o un corpo di vetro. •Ma che?. essi ,sono dei folli, e ,io non sarei meno stravagante di foro 1se :mi regolassi sul Joro esempio. - Tuttavia, devo considerare che sono un uomo, e che ho quindi ,l'abitudine di dor- • I mire...». 1(qui interviene il sogno, indistinguibile dalla veglia, etc...) 101

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