Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

volte ritorna il digramma A!R; e ben 7 volte quello OR. Verifica. Criticus. E allora? Lodovico. Sono uomo di pasta grossa, e all'occorren­ za «cavallaro»; tanto che di me si dirà (qualcosa la so anch'io, dopo tutto: lo ricorderanno due grandi come lo Hegel e il Freud) che uso raccontar «corbellerie». Ma non avete pensato, critico, che AR èJ come ARiosto; e che ARme, sostituendo «antiqui», non fa che ribadirlo? Che OR è insieme come amORe, come mORbus, come mORia, o follia, o infine come mORte. Di questo si tratta, à guardar bene, nel mio Furioso, di me ARiosto; e di amORe e di mORia e di mORte: non hai osservato che già ne parlo nel settimo verso? e hai dimenticato come finisce il poema? O non sai che i poemi van letti dalla fine? Critico. Mi fate torto, Ludovico. Forse vi è sfuggito · l'esergo di questo arzigogolo. Voi sapete quale amore abbia nutrito per voi, non appena vidi, nella prima (e lontana, ahimé!) adolescenza, il vostro Furioso. Si dà il caso che se il vostro nome è Ariosto, come AR, il mio èl M AR io, e per di più spinella ARIO -S, ben cinque delle vostre lettere, e di seguito, un anagramma quasi completo, anzi un calco. Come avrei potuto non amarvi, da sempre, appassionatamente? Ludovico. E su questo, credo, possiamo lasciarci. In buona armonia, a quanto pare. Mi sbaglio, o abbiamo dato un buon contributo alla moria, o forse alla nostra rispettiva µolpa. Ma dimenticavo... il Greco non l'ho mai appreso... A presto. Mario Spinella 14

RkJQdWJsaXNoZXIy