Il piccolo Hans - III - n. 11 - luglio-settembre 1976

Sul concetto di <<realtà>> in psicoanalisi Si sa, grazie alle Cronache di Bustos Domecq che forge Luis Borges ,� e Adolfo Bioy Casares hanno rnccolto (Einaudi, Torino 1975, ottima traduzione di F. Tentori Montalto), che Domecq, nel 1936, passò un pomeriggio con Ramòn Bonavena, autore dei sei volumi di Nord­ nordovest. Il resoconto che egli ce ne ha lasciato ci spiega come Bonavena, dopo aver tentato di scrivere un romanzo storico, un romanzo di animali domestici e un'autobiografia, fosse colpito, alla lettura dei suoi stessi appunti, dalle parole un settore limitato (che dovevano determinare il suo destino di poeta) e decidesse di dedi­ carsi alla descrizione dell'angolo del tavolo di pino al quale lavorava e degli oggetti che vi si addensavano: « la ceneriera di rame, il lapis a due punte, una azzurra e l'altra rossa, eccetera». Bonavena confidò inoltre a Domecq un segreto: « Una volta esaurita la fatica d'Ercole di registrare gli oggetti che abitualmente occupavano l'angolo nord-nordovest -della scrivania, impresa di cui ebbi ragione in duecento- * Mentre andiamo in stampa, non ci lascia indifferenti la notizia delle dichiarazioni di simpatia rivolte da J.L. Borges a Pinochet. Ci sembra superfluo chiarire che se il giudizio sull'opera , di Borges può trovare divisi i redattori, non ci può essere che unanimità nel deplorare questo incontro. 5

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