Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974

Significante truccato e pratica di finzione Produzione. Appare stranamente inadatta per indi­ care un'operazione carica d'implicazioni storiche e sog­ gettive come può essere quella della scrittura. Inadatta a manifestare il lavoro nel linguaggio che si distribuisce come uno spessore surdeterminato, la produzione resta una rappresentazione lineare e volon­ taristica. C'è dell'inconscio ed esso parla, il testo non può non farci i conti. L'inconscio una produzione? ça machine! Può darsi, non certamente riducendone la posta a un discorso naturalistico e conservando un rapporto di cau­ sa a effetto e neppure inseguendo le linee di fuga dei flussi desideranti, si impone piuttosto uno spazio topo­ logico del discorso e del suo soggetto che si gioca nella parola e nel testo. La poesia è inammissibile! Davanti a tanta produ- fi . zione contemporanea neosurrealista (e volgia- nzwne I d . I 11 F . ) mo o sguar o partico armente a a rancia che mantiene, con un'operazione confusionistica, la liri­ cità della parola e dell'esperienza, Denis Roche intenta la propria dimostrazione che la poesia è inammissibile; il romanzo, insabbiandosi nell'infinita specularità lette- 113

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