Pensiero e Volontà - anno III - n. 5 - 8 aprile 1926

PENSIERO E VOLONTA' 11-1 ,quella di questi ultimi, ciò andrebbe quasi .sottinteso, oome andrebbe sottinteso che. nes– suna iniziativa rivoluzionaria potrebbe sorgere .altrove; se. non sotto l'incubazione bolscevica..- Ma per poco che si pensi alla vera natura delie cose, per poco che si consideri la riserva .di energie che la latenza stor:;.ca ha accumu– lato per secoli in questa. razza slava quasi. ver– gine alla storia, per poco che si ponga mente allo stato economie-o e sociale_ clella societi. -europea dilaniata da una atroce guerra e in– capace di darsi :un equilibrio, per poco che si mediti sulla c-0ntradizione in cui si trovano i nuovi continenti che, cosmopoliti di fatto e nati come espressione della emancipazione co– loniale, non riescono a rendersi cosmopolit1 nella forma nè ad· eliminare la· éarie del oolo– nalismo sia pure larvato ; non è difficile ve– nire a conclusioni diverse, e una nuova, più vasta, logica e poderosa ripresa dell'iniziati– va che ha avuto in Russia solo una iniziale e circoscritta affermazione, si profila, realtà im– ponente, sull'-0rizoznte. Le fila cl.ella storia, deviate e scompigliate dalla bufera, tornano - quasi ago di bussola - a ricomporsi nella via logica d~lla nuova iniziativa generale dell'uma.nità irrevocabil– mente· segnata dal. pensiero. · Sintomi 1 - V e ne sono, e non pochi. Ba– sterà., per tutti, uno.: l'indirizzo reazionario che si va generalizzando nel mondo cap_itali– s~a e che ne rappresenta - esso rnlo - la do– cumentazione più precisa ed ~loquente. Una cosa sola, forse, potrà ritardare l' even-· to : gli odii, non sopiti, che le rapide e tragi– che convulsioni attraversate , in questi anm dalla società . europea, hanno lasciato negli animi, -0, per dirlo con altro e preferibile lin– guaggio, la constatazione non ancora adegua– ta del baratro inevitabile che rappresentano, per tutti, le vecchie strade e la necessità di trarsene fuori e inaugurare le .nuove della ve– rità, della libertà e del lavoro, della vita sen– za sogni ma senza rinunzie. Ma l'uomo è ragione, e la ragione trionferà. GA'ETANO !L[ARINO. - A quello stesso modo che le tirannidi nasco- no, crescono e si rassodano, così nasce e cresce con loro l'elemento sep-reto, c'he dev~ trarle a ro-vin.a. MATTEO VILLANI. Cronache, VI, ì. l'a~ilnllin~ ·nella vita ~o[i a e "(Vedi 11 num. del 1° Febbraio) . V. - IL MISONEISMO. Questo mio scritto è a «puntate». ! Gli man– ca un piano di sviluppo,· e procede, quindi, ~ saltelloni è con frequenti ritorni e disgressio– ni. Ne chiedo scusa al lettore. e tiro avanti, già che sono in cammino. Abbiamo visto come la consuetudine sia te– nace ià dove la vita è povera di elementi innovatori (isole, paesi di montagna, ecc.). Recen~e è la notizia di una spedizione eu– ropea massacrata nelle montagne del Tibet, sperlizione 'destinata a trasportare a Lhassa, la «città santa», delle macchine elettriche ac- 4 quistate dal governo tibetano. . .Notevole il fatto ·che le macchine sono state scagliate in un preci.pizio. L'avversione dei Tibetani per il progresso è nota. Essi vivono in una regione poco accessibile, hanno una vita necessaria- 01P,nte misera,. e nutrono diffidenza per tutto quello èhe pare loro minacciare le loro con– suetudini. Questa avversione a modificare la propria vita si .riscontra in tutti colorn che vivono in condizioni misere o primitiveA ] I be– duino, · che viv~ nel deserto, è come il Tibe– tano. L'(<Universo», la bella rivista dell'Isti– tuto Geografico l\fi}jtare, narrava· ultimamente questo tipico episodio. Ad un capo beduino era stata re_galata una ~àsa ampia n bella. Egli vi mise il bestiame e rimase sotto· la t~nda.. Questo modo di agire non fu Htrano, poich,'} quel capo beduino' poteva evitare, cosi f acend0, il furto del bestiame, e risparmiarsi la pena che gli sarebbe .costata il · dormire chiuso, invece che sotto la tenda di pelle di cammello, come· aveva sempre fatto. Questa 11.bitudine e l'utilità di servirsi della casa come stalla, facevano sì che egli conser-· vasse l'idea che fosse più confacente alla sua. dignità (infatti disse: Un capo come me· non può stare· che sotto la tenda) il dormire sotto la tenda che 'in una casa. Se le sue abitudini e se le necessità di vita fossero state modifi - cate dal contatto con gli europei, egli avrehbe considerato come un segno di distinzione il possedere una bella casa. · Esaminando -certe forme di misoneismo, ci si trova di fronte a elementi di conservazione più complessi. Vediamone uiia. La campagna . che l'«As~ociazi-0ne per ì piedi naturali» com– pie da una trentina _di.anni in Cina, .cozza contro l'abitudine di deformare, atrofizzan-

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