Pensiero e Volontà - anno II - n. 7 - 16 maggio 1925

\ 148 PENSIERO E V0LONTA' cooperazione con lo straniero, della situa– zione germanica. ,odierna. L'elezione di Hindenbur.g d~ce altresì che questa situazione ci con.cluce inevitabilmente verso nuove guerre, più dis.astorse ancora di quella di cui abbiamo cosi viva. e recen- te riicordo. 1 · ,Ma 1 per fortuna non sern!bra possibile che una nuova guerra possa scoppiare troppo presto, mentre sono aperte e sanguinanti· le ferite di quella passata, e popoli e stati so– no tanto· esausti. V'è dunq1,.1eun certo lasso di tem,po, forse di cui i' popoli. se non gli stati, possono a1pll)rofittare per disarmare gli odii ciechi che li chvidono, mostrando. una più viva e fattiva volontà di giustizia non ~oltanto all'intesno- di ogni nazione, ma an– che all'esterno, talchè· nei_ rapporti inter– nazionali siano abbando-nate le vie de_]l'egoi- smo collettivo detto nazi-onalismo ·e le vie della viol_enza e della SO\praffazione; le ingiu– •Stizie commesse siano riparate t sia disteso sulle terribili piaghe dell'odio il balsamo consolatore della fraternità uman,a. V'è ancora tempo forse a salvare la civiltà . euro1pea dal ,più terribile baratr,o che la sto– ria ri,co-rdi, da: una decadenza irrimediabile che pnò ridurre l'Europa alla stregua di· cer– te v.a'Ste regioni dell' ,Asia, un dì .culla di fiorentissime cirviltà, ed oggi lande quasi de– sertiche. Providea;nt consules, diceva~o glf · antichi. Ma i « consoli» oq.ierni, i governi, han dimostrata là loro assoluta incapacità' a provvedere aHe sorti umane secondo giusti~ zia. E allora non resta che la speranza che sarppiano direttamente provvedere i popoli .medesimi. '- LO SPETTATORE. Perchè la rivoluzjooe ru·ssa non ha. realizzato le -sue speranze La· ragione del fallimento della rivoluzione russa,_ .guidata come lo fu dal partito comu- ni Eta,, è chiara ora.mai. · Una volta impossessatosi del potere politico, 01 ganizzato e centralizzato nello Stato, il par– tito cercò di conservarlo con tutti i mezzi a sua disposizione. Le · autqrità centrali tenta- · rono di incanalare le attività popolari per una via corrispondente ai progetti del par. tito. Il solo scopo del quale era di rinfor– zare lo Stato e di stabilire il suo mono,polio suìl'attiv,ità economica, politica e sociale e su tutte le forme dii manifestazioni intelle,ttuali. La rivoluzione, invece aveva ben altro sco~· po: il suo caratter.e essenziale era _la nega– zione dell'autorità. e della centralizzazione. Essa lottava per allargare jJ campò dell'ini– ziativa proletaria e !TIOltiplicare le forme del-• lo sforzo individuale e collettivo. Gli scop~ e L~ tendenze ·della Rivoluzione erano insomma ·diametralmente opposti a quelli del pai·tito politico dirig-ente. Egualmente opposti erano i metodi della Rìvoluzio:ne e dello Stato. Quelli della Rivo ... luzione -erano pe\·vasi dallo spirito della, rivo– luzione stessa, vale a dire cercavan0 di ·ernan~ ci parsi da tutte le forze -oppr.essive: <in breve> erano dettati dai principii libertarii. Al con- ti arìo, il metodo del lQ Stato - dello:- Stato t,olscevista, come di qualsiasi altro governo - era .. basato sulla coercizione, )a quale, logica,. mente e necessariamente, mena alla violenza sistema.it -ica, all'oppressione e al terror_is,mo. Cos-ì due tendènze opposte lqttavano per la supremazia: lo 1 Stato bolscevis.ta contro la Ri– voluzione. lTno dei due dov~va perire. Le· que tendenze, cont:r:arie nei loro scopi e nei lor~ metodi, nQn po:tevano lavorare d' acco-rdo: 11 trionfo dello Stato fu la sconfitta della Rivo~ luzione. 1 N ullarqeno sarebbe un error~ il credere che la non-riuscita della Rivoluzione sia. stata dovuta unicamente alle p·ratiche dei bolsoevl- · sti : essa fu 'il risultato dei principii- e dei me– todi del bolscevismo. Furono- i pr1ncipii ~u– torarii dello Stato· che soffocarono lo sipirito libertario e le aspirazioni verso la .libertà. Qua~unque altro partito politico fosse ·stato al potere, il risultat9 sare,bbe stato completar mente identfoo. La Rivoluzione è stata uc9isa non tanto dai bolscevichi quanto dall'idea bol- - scevista. Fu il Marxismq,, o,, in sostanza, il s('.ttarismo governativo. Sola.mente· la compren– sione d,ella forze occulte, sotterra.neP.. che .schiac~iarono la Rivoluzione può' ge-ttar luce sulla lezior.1,eohe risalta da quell'avvenimento . '

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