Pensiero e Volontà - anno II - n. 7 - 16 maggio 1925

164 PENSIERO E VOLONTA 1 mente tradizionale rn questo paese. La Set– timana sanguinosa del 1809 (quella, in seguito a cui fu fucilato Francisco Ferrer) ne fu un esempio tipico. ·Invece di e,stehdere e consoli– dare il movimento gli operai si limitarono a prendersel~ con i conventi, e così la reazio- . nP; ebbe il sopravventQ, e il l'.lroletariato Siubt t{na. tragica disfatta .. Come fatale conseguenza d1 questa, il\ popolo fu impot.ente a fare una nuova resistenza formale alla guerra. Infine un sinistro fattore di rovesci fu que– sto: che anche nei })iù giusti movimenti popo– lari, ·questi capi e superuomini che ora stig– matizzano il popolQ come troppo paziente, non solo non gli venivano in• aiuto, ma si met"teva– no dalla parte delle autorità per contrastél,• re le rivendicazio~i delle masse. lVIa comprendiamo bsnissimo perchè oggi vi son di quelli che- si lamentano della apparente indifferenza del .:popolo. Non si vuo1e t-e_ner cc,nto di quanto .abbiamo sopra esposto, e non si vuol capire che la classe lavoratrice spa– gnuola ha per.dutù ogni· fede nei politicanti di ogni specie, e non si preoccupa affatto se comanda il Direttorio od un governo costitu– zic-nale. · Essa sente che il s;uo interesse risiede solo nella risoluzione- della questione sociale, e per giungeìivi non si cura delle pers,ecuz.ioni. I'u questi ùltimi anni sono avvenuti in Spa– f;na a.tti e fatti di ardimento, i quali dimostra– no che il popolo è tutt1altro che assente. Sa– rebbe auguì·abile, certamente, che tanti eroici sacrifici d~s~ero maggiori risultati. Lo sf_orzo individuale val molto, ma quello collettivo va– le anche di più. Ma insomnia tempre energiche nel popolo spagnuolo non mancano, non man– ca ardire, nè spirito di decisione. E· tutt~- cto permette di avere spe.ranza nelFavvenire•. JOSE' ARTURO_ PERE~. N. B. - Il traduttore avverte di aver dovuto fare; per rao ioni intuitiv.e, ima traduzione piuttosto libera di qiiesto interesswnte articolo e di aver anche lasciato nellà, venna qualche accenno più particolarmr:;,nte locale, che sareb– be apJJarso in,utile e poco compren~ibile per- i lettori non spagnuoli ~ quind1: poco u nulla in– formati su it,0mini e cose~. ·L'umanità, è 11,na fenomenale batter-ia elet– trfra con; un gran numero dì elementiJ· l 'e.le -· • 4 J ' • mento isolato, perde ~unque, .se· non mediato, la, ·sua forza. AUGUSTO ·STRINDBERG. I Libri GIOVANNI CANESTRINI: ·La 'l.eoria dell'evo• luzione - Editore: Casa Editrice Sociale - Milano. L. 10. La Casa Editrice Sociale di Milano sta ri- pubblicando le opere più importanti di Dar– .win - s.q,no già us~iti L' 01·igine dlla Specie e L'origine dell' Uom,n - ed altri ·w1;itt-i di carattere scientifico e filosofico, che I furono, molto popolari e conosciuti nella seconda me– tà, del secolo sco-rso, ma de' quali da un pezzo non si parlava più. Uno dei migliori e più importanti di quesb libri è La Teoria dell"°Evoluzione del Cane– sti ini,' Il 'Canestrini, morto nel 1900, era stato professore d~· scienze naturali nelle Università di Modeua e di Padova. Autore di molti e preziosi studi scientifici, fondatore dell'istitu~ to di antropologia di Padova, sopratutto q1- vénne noto al gran pubbhco come sostenitore e divulgatore in Itali.a delle dottrine darvì– n.iane. La sua opera, che ora viene ripubblicata in una 11uovu. -edizione con una introduzione sto"' nc~ e critica del dottor Arnau,di, sulla Teoria dr::l i' E vol?t,zione è la più accessibile ai lettori prof ani di studi s~ienti:fici speciali, ed è quel– la. ·che più chiaramente e ,con critèri della maggiore serietà, co 1 scienziosamente espone nelle sue vari.e. parti la teoria dell' evoluzion~ deUe spèete. Fissato come punto di. pç1,rtenza il cohce~tq d!dla sp-ecie,/ egfi pa.ss :a a.d :esaminare la lo~\a - per l'esis1ten.z.a.e la con.seguente ,eleziqene natu– z-ale nei veg~tali e negli animali, la ereditabi– lità dei caratteri, la elezione sessuale e le leg– gi· della, variazione. Esamina le obiezio11i d1 va.rii autori all'una o ;:ill'altra parte della teori~ che va esponendo,· ed infine studìa l'o~ rigine d-e-lla s:pecie umana, la po81li.z.ionie siste– matica ai qu,esta ,e· 1e. prove di fruùto sull.a ori– gine a1Ìimale dell'uomo. Naturalmente ·da quand'o il iibrQ è ·stato s-c.·Titt~la scienza ha già progrédito, mettendo in· luce qualche f~tto nuovo-, diminuendo ie probabilità di certezza di alcu_ne ip·otes1 e av– valorandone dè.lle diverse. Forse .l'esposbione della teoria andrebbe~. come suol dirsi, aggior– nata per renderla più ef:ficàoe; tutti i lib:rl dì scienza sono, 'del resto,' nelle medesime con– dizioni. 'Ma come·· espo.sizione d'una dottrina che ha riempit6 di sè tutto un seCQlo ed in- • I •

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