Pensiero e Volontà - anno I - n. 14 - 15 luglio 1924

, ) '- PENSLEiR10 'E VOLONTÀ a,,ttivi e buoni sono 'in p_r_igione, e tanti e tanti altri all'este:r:o. Tutto ciò costitui~ una situa-· . zione prati~a, sul terre?o politico, no:r;i pr~ci– samente vittoriosa! .Non .c'è da preoccuparsi, ripeto, delle scarse defezioni avvenute nel· nostro campo· di ele1nen– . ti di nessuna importanza; e per alcuni anzi ci · sarebbe da· rallegrarsi .. Ma ciò che costituisce una perdita notevole è l'esser stati in certo. .modo tagliati fuori da quella rete q.i rapporti e d'influenze, per mezzo di cui esercitavan10 u- - na ·pressione sull'ambiente esterno. L'impossi- .bilit~ di funzionare in modo continuativo, ef- rica_ce ed esteso · q.ell'organizz~zione anarchica~ non frammentaria od occasionale ma di carat,– te:r:e generale e permanente; la riduzione al si- ' . lenzio, all'inazione o, alla morte di. q1,1elleorga– nizzazioni sindacali in clii gli anarchici eserci- , . tavano maggiore influsso; la distruzione' di al- e di classe. lv1_a,obiettivamente considerate, le forn1e più democratiche sono indi~ di un pro- .. gresso, - sia pure effimero e sempre in peri– colo d'essere annulllato, - non per merito in– trin.1seco proprio o dei lorò programmi, - ben.si I in quanto siano la risultante della lotta o della ' pres~ione popolare· ·sullo StatO', una transazi(?ne cui l'autorità di questo è costretta dinanzi al- 1' aumento delle forze di libertà. .Aritmos dice che non dobbia1no lasciarci im- - . ptessionare troppo dai fatti contingenti .della cronaca, ma mirare, e prepararci, a domina.re lo sviluppo rivo.tuzionario italiari.Q nella sua fase conclusiva. D'accordo su quest'ultima ·ne– cessità, su quel ,_chesi deve fàre; ma alluderP:– a tutto ciò che va· succedendo in Italia da tre· anni a q1:1esta pa!te come a semplici fatti con– tingenti di cronaca, mi' s~mbra ... troppo otti- - ' m1smo .. cu~i organismi giornalistici fiorenti ,e la for- Seinpre secondo A,ritmos, còn l'~vvento cte1 zata limitazione di diffusione ·a quelli rimastL fescismo la situazione rivoluzionaria si sarebbe - sono tutti fatti che impediscono all'ana1·chi- sviluppata, in quanto il problema della 'lotta smo non solo un razionale sviluppo suo pro- ~i sarebbe chiarificato ·come problema di forta, prio, ma anche di mantenere attorno a sè quel- , di insurrezione, di rivoluzione._ Ve.ramenté gh l'aion~ di simpatizzanti e quella zona d'influen~ anarchici non hanno asr,ettato il fascismo per za senz·a di cui non si è più un partito ma, persuadersi che in, ultima analisi la l_Ìberazione · . una setta. del prolet~riàto è un problema di forza. Tutto E' il complesso. di avvenimenti, da cui è sca.- sta a vedere,· all'atto risolutivo, in·. prapica, se turita questa situazione, che ~io chiamo scon- si trovano ad esser.e ( più :fort1 gli oppres~i , fitta; ma non dom.anderei di m,eglio che di per- oppure gli oppressori; e se· è nel nostro inte– suadermi che tale non sia. La sconfitta, ad o- resse, voglio dire nell'interese della libertà e gni modo, non consisté secondo m~ nel fatto del ·proletariato, che la situazione si sviluppi 1 · che il fascis~o sia andato al potere e tanto me- Eti «chiarifichi» sul terreno d~lla· torza se e no nei suoi metqdi antiparlamentari, bensì" in quando i più· forti risultano gli oppressori ed ciò: che il suo triol).fo ha dimostr_ato che siaimo i n~mici della libertà. In quest'ultimo- caso rqi . ancora tropp9' deboli, •malgrado tutte- le nostre, _sembra che si· abbia lo· sviluppo di··una sit,un.- ragioni, e eh~ troppo. debole ·ancora è, ip. COll- . zione «r~azionaria»,. cioè l'opposto ·di quella fronto del cap~talis1no- e dello. Stato. malgrado deE?ider~ta da noi. il suo -numero, tutto quanto il proletàriato. Badi Aritmos che nella, situazione attuale s1 Un argomento chè v~ trattato a parte è quel- sviluppano due fenomeni di -ca~attere· politico , ~o d~lla posizione. che occupano,. nella lotta per e· psi_cologico insieme, ohe possoiio significare la libertà, i partiti .-liberali, demoçratì9i, re- per noi se non una SGonfitta, cirto un ritorno pubblit~ni, social.:democratici, ecc. _ vale a dire - all'in~ietro. pa un lato ritor·nan9 ad sse.reita– i partiti autorit_ari e· statali ·che si_oppongono re l'antica suggès~ione le -illusioni d~mocrati– pi_ù O meno- apertamente e coll:sap:evolmente al- che e social-democraitich~ parlamentari, eui. la r"ivolu.zione sociale, ma sono. altresì avversi . non mancan più neppure -.le seduziQni della alle' forme di governo assolutis-te, autocratiche, perseeuzi9ne e del martirio; dal lato opposto tèocratich<;, e '·.dittatoriali. , · l'esempio· ma~vagio -del nemico eccita- in una patte degli oppress·i il desiderio d'imitazione, di fare per rivalsa altrettanto in senso contra~ rio, di ·passa~e dalfa, dittatu.ra terrorista bian- - ca aUa dittatura t~rrorista rossa. In ambo i . . L',anarchismo è a,l di fuori e al di sopra di qnesto_ contrasto, che s~mbrava superato ed. og"" gi va risorgendo, tra democrazia ed autocraz•ia · . . ' ' éd è avverso tànto all'una che all'altra,. poichè ' ' . e l'una e· l':a!t:ra- sono una manifestM:ione della ~ _autorità, una: forma di dominazione di casta. - casi l'a.narchismo sarebbe relegato in sòffitta ;1 ~ bisognerà rifare tùtto un l,µngo lavòro per riportarlo al primò piano. ,,

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