Pensiero e Volontà - anno I - n. 11 - 1 giugno 1924

,. ' PENSIERO --EVOLONTA . , . Anno· I. - N. ·li .. Casella postale n. 411 Roma; 1 Giugno 1924 REP-UBBL.ICA E I Il nostro dichiarato proPosito di prend-er par– te a qualunque mQIVimento rivoluzionario rrù– rante alla .conquista di maggioT!e libertà e, mp..g– giore giustizia, nÒn.chè le, :rieoonti affermazioni di ,qualche nostro oornpagnol, che forsè. ne,lla redazione frettolosa ·di articoli di giornale iè andato oltre il suo pensiero reale, han fatto cl'ede,re a qua10uno, ignaro delle nostr:e ide,e, ) . . . che noi accetteremmo,, ·Sia pure provvisoria- mente, un8! repu hbJic,a, d e.corata per l '000asione - d·egli agg.e;ttivi socia.le .e, f.ederatiiva. V'è per-· fino .chi -ci manda degli articoli di propaganda :rlepwbblioana, dic~dosi ,sicuro della pwbibli– cwdone, come se noi fossimo un or~ano reprnb- . -, . . . bhcano. _ 1 Non parrebbe ne1001SSario spendere molte pa-_ role sulla questione,, visto che gli' ana1'10hicinon bainno ·mai lasciato luogo ad· equivoci nei lo~o rapporti eoi rep-ublblicani. Nullam,eno è bene ritorna.re sù).l' a.rgometnto, poi,chè il .l)e 1 rioo10 della confusione è seimpre• grande qu-anao dal– la propaganda si vuol passare all'azione ,e quindi •bisogna coordinare l'opera, propria con quella delle, altre :fo~ze,che priendono parte al– la lotta. Ed è oosa certamente molto difficile n ben distingue•r,e in pra,tica do-ve ·finisce, la Gooperazione utile. nena- lotta contro il nemico comune· e dove- cominc.eìr!elblbe una fusione che menerebbe il pa,rtito phì dehole alla rinunzia ai suoi soopi spefCJific°L'. '* * * E' urgente inteinde,rsi su ,questa que-stione della re.pubblica, •pel"chè re.pulbpJ.icana sarà mol– to probarbihhentie il regìme che verrà :fuori dal movimento risolutivo venso ,c1ui più o meno ra- .pidamente si avvia l'Italia; ed a :µoi pare ohe se alla repubblica f aoo-ssimo adesione tradi-. remmo non solo i nostri scopi di anarchici, ma gli stessi ideali liherbarii oo ugaalitarii che pe•r mezzo della repubblica intende raggiungere la parte migliore d.ei lavoratori repubblicani e dii ,quei ,giovani che,, pur trorvandosi in condi– zione priviliegiat.a, sono animati da un biso- _ gno di giustizia eh~ coi la,voratori li rende soli– dali. RIVOLUZIONE Dicevamo che il regime, che. sostituirà in I– talia· le istituzioni y'ige-nti sarà probabilmente la repubblica. Infatti, quale modo di conni-· venza. pglitica potrebbe ·rmmediatamente sosti- . tuire lei istituzioni ,che ci han· dato il ·:fascismo . e che col fasc~smo hanno oramai legata 1~ propria sorte? Non vogliamo :fare i prorfeti e prevedere quanto tempo ancora d'urterà il domi– nio fascista, tanto più che temiamo che il desi– derio non ci rènda ttoppo ottimisti; ma insom– ma _ci sarà permesso di credere che l'Italia non si la.scerà ri,0a0Ciare ,semprfe più indietro verso la bar.barie1 medioevale e che un giOll"– no oi l'altro saprà scuo~re il giogo che le si aggrava sul collo. Ma dopo,? . · ·La, ,gente non si muove se non per qualche coisa immediatam.€-nte reaHz.z·aibile, ied in fondo ha ragione, pe.rchè non si vive di sole negazioni e se' non si ha niente di nuovo da stabilire P-i ritorna :faitalmente aH'antico. Un ritorno alle coindizioni dell'antigue-rra e– dell'anti:fascismo no n ci pare possirbile, ,e, ceri;,a– mente sareb~ u.na. jattura che, dovremmo far.e il possibile per evitare. L'anarchia non è ,compresa ancora dalla grande ma,g.giora:nza~ e non si può raigionevol– uw.nte ·sp·er_are chei la massa,_ tutta. la ma~sa, vòrrà e saprà organizza .re da se stessa la vita socià.lè, per libero acoordo, senza attendere· l'ordine dei capi e, senza subire imposizioni di sorta. Abituato ad esser.e govei-nato, il poj>olo,. salvo le frazioni all'rivate alla concezione anar~ ehica, non aibbatte un governo se non_per sosti– tuirvi -un altro gO/V,e•rno che spe;ra_miglior:e. Esclusa dunque, come:· indesidera;bi1e, il ri– torno all'ipocrisia monarchico-costituziona.l e, che ei porterehbe acì un nuovo fascismo quan– do monarohia e borghe•sia·si vedessero di nuovo in imminente pericolo; esclus-~ l'Anarchia co– me inapplicabile ìmm-~diatamente, non 'Vedia– mo che o la ditta.tura cosiddétta comunista Q la repubblica. •. La dittatma. coimunista ci pare abbia,. poche proba,bilità di successo, neanche temporaneo, sia per lo scarso .p.umero deì comunisti, sia per il loro ispirito autoritID'io che 1:11al riuscireb--

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