Pensiero e Volontà - anno I - n. 10 - 15 maggio 1924

., PENSIERO E VOLONTA 7 suffragio univers~ e ·la comme4ia , e,le,ttorale .e pairla.m.·entare. · ..t'oi, co'o:neCosta in Italia, i iGue.sde., i l\tlas– sa.rd, i Deville ~ più t.ardi- lo stesso Brousse, furono preisi _dalla fregola del potere, e d'.9'rse anche dalla v.og.lia. di 1c.00iciliare la n-0tmeiaidi · rivoluzionari con il quieto v1vte:r,e. ed -i v~– taggi pic,ooli e grandi .•0he prov,engono. a chi entra nella politica ufficiale, ~ia pure. come oppositore. Ed al.lor.a oorminoiò tutt,a una ma1- novra per oamhiru:e l1n,dirizzo del m,QIVllllen- . to, ed indurre i comp~o-:ni ad acoottare la tait– tica Bitettorale. ~olto, sPrvÌ anche aHoo::a, la nota S'entimenta.Le: .si voleva l'amnistia per 1 ·comuna,rdi, hi1sognava libeira,re, il VieicchioBlarr– qui -che morivaJ in . prigione.. E, con questo cento pre~isti, oen~o e~pedienti per -v1noore la ripugnanza che essi stessi, i trans,fuig,h1, ave:vano contnhuito a far nas,ce:ro ,nei lavora- - . tori ieontro l'è1ez.i.onismo, e che d'altroinde1 era a.limentat,a dal rioordo ancora -vivo dei pleib1- sciti na,poleonici -e cte,i mass,a,cri per.rpetrati in giugno 1848 ,ed in maggio 1871 · per il volere · deHe assemhleie uscite daJ. suffragio 'universa– le. Si disse che, -bisognava .v-otM"e: per contar- · si, ma ohe -~i voterebbe per gli tneleiggibilr, per i condanna.ti, • o per le donne o par i mor– ti : altri propose di votar.e schede •btanch~ o •con un motto rivoh1;zionairi91; altri voleV'a ,cihe i candida.ti rila, sc.iasse.ro ne lle mani de.i comi– t,ati e.léttol"ali delle lette.re di· dimis:sione per il caso ,eh~ fossero etettj. ..._Poi ,qu~do la, pe-· ra fu matu:ra, cioè quando la gente .si .l~iò per:suadere ad andare; a vota.r_e, -si v,olm es– ser,e candidati e deputaiti sul oorio: si la:scia.– rono i ,condannati mrurcire1in prigi-01D.e, si rin– negò l'antiparlamentarismo, si disse peste dell' anarohismo ; e ·Guesdfei a.ttra v:e.rso cento .palinod:iie .fini ministro, del g!OVell'nO d!ell '1« u– nione saiera », D,e.vil1e 'divenne amb9r,sciatore della repubblica ·borghe,se, e· Massa.rd, cr,edo, qualohe cos a di peggio. ·. ... Noi nOIIl voglia.mo mettere in dubhioi pre– ventivamente la -buona fede dei nuQIVÌ con– vertiti tanto più 0 dle,· tra e.ssi·_ve n',è un paio oon oui ahhiamo avuti vincoli cl' amicizia peir– sonaJie. In generale qooste e.Wl'Ulzioni- o in– volhzioni ,c.ilie · dir si voglia· - .s'incominciano sempre in buona ifede: poi, la logica sospin– ge, l'amor proprio · vi si mischia, 1' ambiente vinoo ... ~ si diventa quello che prima ripu– gnava.. Forse in questa crn?,OSfìanza non a;vverra nulla, di qu1ello ehe temiamo, perohè i noo– oon:v~rtiti sono poo~issimi e ben pootti ~ la ' probaibilità -cili 'essi trovino lair.ghe adesioni neJ campo anrurchioo, e iqooi ,compagDi1 ··o e~-coa:µ ~ p~gni ri:tlette.ra.nno1 m,eglio · e noonosooraiuno il 1oro errore. Il' noovo governo •ahet sarai 1stal– lato ·in ]'rancia- dopo il trionfo ~ttor.ale del blooco di sinistra,· .li aiuterà. a persuadersi ohe ib~n. poéa d.iff erenzai · v'è ,tra . ,e,sso ed il gover- no precedente, non iaic.endo niente di 1 biuono ' - nemmeno l' aro,ùistia - ~ la massa non l'impoNà con la. sii.a agitazione. Noi .oer,cihe– riemo, dal nostro punto di vistai, di · aiutarli ad intender ragione, ieon. qualche osservazione,' che ~el resto non dovrebe esser · nuova per chi aveva già aooe-ttata la tatticai anarchica~ E' inuti_le il v~nirei -a dire, OO!llefaamo, quei buoni arp.ici, ohe run po' di libeirtà vale me– g~o che. la tirannia. hrutale, sein.z.a limite ,e frein~, che un Oll"ario rag: iorr:i.evole, d i lavoro, un salatCio ,che pennette di vi:v1e1rei un· po' •iPle-·' glio de,11ehe,stie, la protezione dei& donnei e dei bamhini sono preferibili ad ~o sfrùttia;– mento ·del lavoro umano fino ad ,esaurì.mento completo del lavoratore, che. la scuola di Sta– to, per cattiva che sia, è 1 s-empre, migliore: dal pun~o di· vista dello, svil:uppo Il10!I"a1e, del .fan– ciullo di quella impartita; dai preti e, dai frat(- .. Noi ne ,0011ven1amo, voientieri; e convieiniamo pure che vi possono essere delle oiroostanze in cui il risultato delile-,elezioni, in uno S~to od_ in un Comune, pub avere deile conseguen– ze, -buone o cattive e ohe queis-to risultato po– tre,~ essere dète,rminato dal voto degli anar– chici ,se le . for:2:eidei partiti in lotta fossero _qoos_i uguali. . Generalmente si tratta di rù.n'illusione; le ' elezioni, quando qu-e.ste sono toµea:-aibilmente libier!e, non hanno iehe il valore di un simbolo : . ·mostrano lo -stato dell'opinione puJb!blioo,· che si sarebbe imposta oon mez.zi più efficaci e risultati maggiori se non le si fosse of:(erl,o lo sfogatoio;delle. elezioni. Ma non importa: an– _che oo certi pi~li p~ogrtessi rfossero la con– segtuenza diretta di_ ~ vitto.ria, elettorale, ,gli anarchici .non dmrrebbero aicoorrere alle ur– ne e cessare dal predic~re i loro metodi di lotta. Poichè non ~ possibile- far tutto al mon.M, hiS?gila .soogliere la· proipria .line,a di ocmdotta. · Vi è sempre una· oor:ta contraàizione trai 1 pioooli migliorame-nti,· la soddisfazione dei bi- . sogni immediati e lai lotta: p er una società · seriamente migliore di q~llai esistep.te. · · Chi vuol dedicarsi a far oolloeare degli ori· na.toi e · delle fontanelle dove ve n'è bisogno, chi vuote spendere le sue forze per ottenere

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