IF~a e0:,:,'%hf()e ~auJ;, con una lettera di ENRICO EMANUELLI O(, '\l '\O si esprime :, secondu delle.· proprie mi,urc. per <1uanl(\ di è dato d1 pm,scclcr<.· nel bn~uglio µet·so1H1lc; 3Cf,tUl' a\'unti tutto un i:..tintù di difosa 1.:ercnndo r.1ccontarc ,,uello <.hc più può ~io,arp:li tt rinCrllncarlo t' (IUOl'oi as~icurnrlo del proprio \olore, c\ell'importon1.t1 delle :,uc idee. '\ormalmcntc si inLcr, ista chi non ,uole e%erc int.c-n islulo, chi hn qual• rnsa da dire , uol clirlu per suo conto, non ~u domnndn e u metro. Chi hn nullu dn dir<.· botte invece allo portu di rcdo,ione con l'inlcn ista fotta e 1,iena di cspr<•ssioni brillanti. la (·nri- (.·lltura, 111 fotn,::raFi.\ c i ~k<-unu.·nti pt obnnti srn.1.a ricordarsi chc1 dice Ll•cchi. un utto doeumcntutu è subito sen1.M autorità. e che f!UOÌ a1tli urtisti c-hr inten,lono di J,1,ÌU:,.tificnrsi. Per rortun'\ di artisti noi finora ben pochi ne flh• biamo intcr,·islnti; itl nrnssimo ci siamo eimentoti con • intclligen1.e ,., e lo cosa mutn abbastanza di asi,cllo: i risultnti i-.0110 stati confessati. \In o~~i. 1>er questo • invito tille immagini •, ci daremo alle imcnLioni, c'è pili gusto t" po.,.:siamo creare it nostri personaggi immaginandoli rassomiglianti a certi amici cui ci legl\ affetto. Tiz..io e Caio: che fanno parte del nostro linguaggio, e sono i para,·enti eleganti delle con,·ersazioni, stimolo nllc malignità, e figure di primo piano delle cinematograCie che mancand'o di e caratteri "" debbono necessariomente ricorrere nlle • mo('('hielte .,. del caratterista. ,\priamo In ,,aligio di Tizio. In borsa di Caio per sapere un po' <.he (.•osn e"(.' dentro. e <")me , Il' <•osc ivi .'li con- .ser,1uno. Jl b'1f!a~lio t , nriu. sporco. trito ma ricco, den~u; un ,•ero hume è c1ue- .sto hojtn1,tlio dei nostri amici. tutw lo , ita, un film direbbero i racconti dei settimonnli rolocalco. Tizio che è una prrsona intelligente non crede al cinemo, u lui fonno rj.. dere }(' estetiche cincmntogro[ichc che compilutc du chi non su primn di tutto che il cinema è mestiere e industrio, t.:erl.'ano di gahellare il prossimo con molti discorsi C'hl.' nessuno stnrù a !-<Cntirc. li bngt1glio di ·n~io è fotto primu cli tutto d'un ripudio delln "ecchio cui• turo e .-.e:uolu, si repuln umonistu mn i suoi uutori più vecchi sono f.1nilio Cl"cchi e Ponzini, se vn lontono l'on sr;li slronjeri. ricorda un dizionario di Flaubert. Suu base attuale, bosc che scr,c utilitnriamcnte fucendolo apparire •più• nella mussa •U~\rnle•. sono i •c-olloc1ui" di llontempclli, mo primu le parole incrociate, gli articoli di So- ,in.io, le moralità di Ennjo floiono, Je prose «sfottenti• di Jrene .Brin o, e pi è dato di ravvisarsi per categoriu. \lediant!! Moecn sa che esiste un libro e l'ha letto ai tempi che vale, a leggerlo «Cuore)!>, do irridere mu da compra1"l· ni figli (• fo pinngerc, è un l'llpolavoro d'arte•), sa che csjste l'•wnbertino"' o umbcrtinismo, uno stile che egli non l'icscc esattrunentc o dire e specif'icaro, o so che ci sono parole che occorre dir<' facendole intendere fra drgolct.tc, come •costume•. Da tali letture, du queslu imboz1.n• turo squisito e gih uccodemicn 1 Tizio. il nostro amico, cavo le sue moralitò o i :tuoi giudi.ti d1indolc cincmotogrofiea. Primo non undn, o alle pellicole italianc ora , a un poco u t.ul.tc per impiego re !la scrn o il dopopranzo, e questo conlcrmu che 1>er lui Tizio il cinema è s,-ogo, 1)assutem\,o solo alcune ,·olte opprc.tzabile per u immediatc;,.10 e pcrchll eosta o richicdl.' pocn foticu. Resto inteso che Tizio comt· Caio suo socio di ditta è un leuorl' n"·enturoso che ~alto con la focilitù degli spro\\eduti eia Snlsa tt Bo.'lsi, d,, l'ronin o l\lolrou:1.1 da Tilgher ulln • Domenico del Corriere•, t'tc. Tizio do, remo cercarlo per lu no- ~trn inter\'ÌSI tt al cinema, il pomerjg· cio; in un cinema di seconda visionl' (}Crchè è in[ine un uomo modesto, e, aborrendo le «prime•, andando al cincmn e ax<'ndo occn.'lio11edi risp3rminre qualLhc l'!Oldù, lo im1,iega utilmente per ,edere un ,ccchio mm che ~li interessn. t insomma un uomo che va al cinenrn per non onde.re al cinema per poter in, ete nndure nl cinemn. Caio va ul cinema «..-Omeallo stadio o u teatro, poco legge le critiche dei giornoli, ma ha letto Duhamel: cii cincmu per com1>renderlo male o bene non chiede nessun s[orzo, le oltre cose costnno fatica, :,tuclio• dice. epperò se- ~c il cincmn l·Ome s1,cttncolo, s,ago di un pomcri~gio, imviego d'una serntu. I In sentito porlnrc di Cnnudo, ha , isto Ombre bianclte e Tabd e onehc Fort1male sulla scogliera, [ilm che per lui presentano in fondo solo pregi momento.nei che farebbero sperare meglio il futuro della cinematografia. f:. Caio che dà vit.n ai produttori, non si curn dei problemi e pogn il biglietto. li suo bagu{lliO è tutto nddosso u lui, giornuli l1 grnnde tirnturu l(li sono in tasca, sotto braccio hu le riviste che lo informono <li tonte L-OSe e gli dlrnno possibilitìi di fore buono figuru nei sulotti bor~hcsi u,c recu In suu noia. Cht• t:osn d,iedl' ul cincmu Caio? Ln'oru di SHtflO. lo nbbia1110 detto; ma dichiun che lo ~vogo o è mcc• conico o è lortificio.so o sciocco, e qujndi se ne dichiara insoddis[otto troppe ,olle (e1tli allude naturalmente allo «s,ugo• che può orfrirgli il cincmu nu• 1,ionule). Egli non sa che Ja ~uo insod· disfazione viene da un [otto di memoria, e che egli involontariamente ha orchiviuto miglioiu di situazioni 1)8icologiche o anche puramente stradali che troppo s~sso ,·ede tra"isate daj registi italiani (dice lui •imrcrov,•isatb e nes• :i: 0 dtTI~o °e 1 :n 1 ~Jo~0r~n\~~1~0:t biliti1 dalle opinionj acqujait:c nel corso delle loro esperienze: ,·izio che inlirma tut.-tu lo borghesiu it.alinnu). Egli, Caio, non pensu che Jo spcttocolo è. dal lato tccnico-in<lustriole, necessità di «tro,·ota• mu si accorge :subito che l'«umorismo• «..-omeglielo se.nono (Mo, cario, Totò, etc.) è so, erchio illozioné da éurt.olinn del pubblico, e che nessu11 spellucolo può essere «..-onsiderato per un ,alore •Ìn 1>otenzu,,.. l)ollc sporse letture si so,, ien(• di l·luxley e cita qualche volta che cogni artistu o im·cnt.ore supera sè stesso», ma confessa di non U\'Cr mai pensato o chiedersi seriomente, per seriamente rispondersi, se il registfl vnlgn come inventore o come 01·tistu, o,•vero se l'uomo è superato tlnlle ca/>aeità di riccrcu e risultali 01>/>ut-edal e copacitt\ di tro• srigura1.ione egli ricordo olcunj esempi nel Hlm di Poggioli A,!clio Giovine=w. e altri esempi in Ombr,• rOssP di Ford), Caio, inconsciamente, crede allu personnlitt\ unica, è convinto taholtn della universalità ciel personnggio, e nma p1.1rlare. c1uondo f;hcn'è dato, <li Charlol. di llenè Clnir (che conosce abbustnnza). ---- Tizio lrn bCJ:Uito le i1llcr, i:tlc, Caio laa letto perfino tiucllo che l'«Osscr- , al.ore Homuno• ha pubblicuLO fo propo.sito; be a, e.,-.ero oct:asione di incontrarsi fuori del hanco d'uUicio o del tnvolo presiden.tinle che li (a colleghi nelle ore d,impiego, dul loro incontro non spriucrcbbero nè -,cintille n~ fumi nè fuochi fo.tui, nl' inter\(~rrebhero ungei i per E,l'\lidnrli nellu disputu; poichè Formano il pubblico. entrambi, al massimo, parlando insieme di cincmu, potrebbero dir male di alcuni film, di alcuni registi <lei <1uali ringrazinnclo il Signore non ricordnno nemmeno il nome. e lnmenlnre che con tutto <1uello che :ti è sbn,zlioto fino ad Oftgi si insista n saper .-.b'1gliare con tenta francheizn du parere sempre lu prjmn volt.a. '\è Ti.tio n~ Caio credono al cinema pcrclu'.• :-.ono pcl'sonc sede. lo SCftUOno e bastu mu non lo fiancheggiano; la loro cultura li rende s<..-ettici, e le esi~cnic coticliunc li portano per ultrl• , ie mu 5Rnno • 1>er primo COSI\ .,pp1·esa a scuoio e c1uindi letto tontl· ,oltc :,ui i,•iornnli letleruri, che l'nrtc è si modu mu che a,·anti altrn l'OSll C polemica. L'arte è insegmuncnto e corre7Jone. l'ar·- •te è nnchc luog•• comune mu de,e essere intetli~('n7.n, Tizio direbbe u Cofo ove µ1i fosse dnto d'incontrHrlo: •CincmR? non , ; ridate... un Etiorno do,c, o undare u CineciU0 1 e , i dico ... •; dn JK"rsom, onest11 11,, ierebbc il discorso su nitri 111•i,;omcnti.Mu Cuio l.• nato per es• sere ~uiduto, è nltuccubrighe tru l'ultro, e anche uttuccuboltoni, e ,-uolc spiegai.ioni: otVoi u,ctc amici inlluenti, ,·oi r·onmwctc st'nrn dubbio il portiere di Cinl•cittù, ditemi come moi nel cinemu ita.liunu non si ,edono mai queste cose nè quest'altre ... • e li u enumerare le :w~:t:'ìt b:i~:ti~~nff~o: 1~o~e':u-:~e:in~ :ri:.. u;:ni:r°cin:~mi~:~,.n~~":;:h:t:es~ suo nohtro regista l'hn superate o SO• stituite con oltre di maggiore valore, cli più ci.mento. Tizio non ha amici inrluenti, do- ,·c,•n andare o Cineeittù per ,·edere girare le sccn(' d'un ccrt-o film; però ho letto alcuni urticoli di Succhi au «La Lettura•. e si ricorda di fr1tsi che suonono cosi: «Cinema o,1vero il mondo della luna. Il cinemn Italiano è stat.o preso dolln guerra allo sprovvista, e ancoro \'Ì\'C in tempo di pace•, e cose del genere <:hc dimostra,·ano come il cine,na italiano sia sempre in rit.nrdo sul costume contcmporuneo (it.aliano), e u tali 111•ticoli rimanda 1'1\mfoo. Mo gH dice che l'ultimo Mritto di Guglielmo Peirec bU .. Cinema • è gh) significati,o sull'nrgomcnlo, e mentl'C gli riufrcrmn che non è il caso di el'cclerr ul cinl•mu {~non , i :tpin~c u pensare, , i trascina e ba~ta• falsi ricordj di letture d1l· Caio hu giò dcnlro di sè) si mette in posa pcrchè il caricuturistu lo , edu meglio e- non lo maltratti troppo. \la non ,·uol lasciarsi sfug!(ire- l'octasione di dir<' (u"endolo letto d'uno 6Cl'ill·ore) che il rcgistu italiano Sempronio solo ul momento dc1la noscitu ha ratto co.,A che non a,,e, 11 visto fnr primn ud nitri, e unche in questo non è stato originai<! pCl'chè molte ,,ltre persom· ernno nut(• primn di lui. IIE:i"IA1'Q GIAN/ Da "Fuggiaschi" di Ucicky Fondazione Ruffilli - Forlì Cc,ro Gitini, 11011 dirmi 111aled11culo -.,• mai prinw ,l'ot,:,:1 lro risposto ali" tue donwnde. .\li chiecli c:hf! e-osa manca al ciuema italim1<, prr sfo11dc1re. • Sfondare • do11c? In Italia u nel mondo? Questo secomlo punto interrogali,,o darebbe l'av- "io wl un lungo discorso, non i,1111ile C'redo, f>t•rc:hc :,111 Pbbe intelligente preparnrd p,,,. ,,uam/o la guern1 finirà e I<• frou/ic:r., ~; rfoprirtlflltO. ltllort1, la rittoritt dell<' ,,rmi t/oprà subilo, derisa111P11I<' ('!>St'ff corroborata do altre 11ittnrÌt•, maleriuli e morali e (u·listiC'lie: lru le flrlì,liche, mettici pure il <'inemo. .\/u .!>limuo n r,uel/o eh<' c:i riguarda, "ll'll<11ict. lnrwn=i tulio si f(l un " Ci- """''' • du no11 è 1w=io11ale, 11011 è interrw:ionale. E' sen=a un filone nt>tlo, è ,, 11:t1 OHalura. Gli ultimi film DOME'llCO CAN rATORE: Ritratto 4i barico Emanutlli /run~!!.i erano ben • /raucesi •; come quelli americani rispecchiavano un modo di vedl'rc ln vita nmeri'cano. Noi abbiam fl1Uo • Gli uomini che mascal- :oni •; abbiam fatto « Luciano Serra, pilolll • e qualchP all'ro che ora noln riconfo, per mostn1re che cosa potrebbe essere un filone italicmo. Ma sono esempi isolati. Il « tono • generale si rivolge alfo commediola ungherese, alla <:ommediolc, o roseli, o rosa e gfotla, ecc. In uno parOÙl, pare che i registi nostrani abbiano paura dello realtd del• la ,,ita d'oggi. Annaspano nel teatro, nei cwcchi repertori, viuacchiano tra la storie, ( inlesa però sempre dii un punto cli vista spettacolare tipo e Marro Visconti,.) e una bassa lell.l,rralura: non per nulla , roman::.i femminili, voglio dire cli clonne, sì prestano ai loro desideri di « rifllrC » cim!matograficomente. Per me, sino ,, quando si punta sullo • Ce,w clelle bel/e•, si beJla il cinema, lo sì reslringc sempre pi1l in una slretfo conve11=io1wlilli cl,e 11011 hc, 11111/0 a che fare con l'arte, o, pi,ì sempliceme•ate, con il clecoro arlistico. Attori medioc,-i, finii bei giovani, o raga.:- =ine clie 11011 sormo cfic cosa voglia dire soffrire o piangere o ridere sul serio, <'ompletano il quadro. lo non credo alle clive diciottenni; credo nelle donne sui 1ie111ici11<1ue,trent'anni, Ricapitolando: manca il vero specchio della realtà, l'omore per la realtà; manca il ,leside• rio di descrivere dei sentimenti veri e umcmi, interpretati con psicologia 110slra. Ci si spassa tra echi tealralì, e tra robetta leggero: le prime, pretesto per barrocclae ricostru=ioni J1· gusto sempre un po' carnevalesco; le seconde bu()ne per racimofore qualche. siluazione mordente, qualche bella balhlla. Ma ìo mi domando: e lo specchio, il documento ciel/a nostra vita dove d andato a finire' A11cora mi domandi che coso si i fallo altro che provare. Ci si è organi::.- ::.ati tecnicamente, abbiamo allevalo registi, ...,:eneggioto,-i, facitori di dialoghi, allori e comparse. Adesso credo che tutto, V<?rmnente, ~ia pronto per fare del cinema. Non si è fotto che ,,uesto, e - bisogno riconoscere non cJ j]oco. Però noti mi cJ mai avve .. nuto I parlare con un regista, con. uno sceneggiatore, con l'uomo elci dialoghi, con un attore, scnzn sentirmi dire: 11 lo avevo disposto dic,ersamente, poi ìl produttore ha voluto fare cosi e cosi •· P. tutta gente innocente, dunr111e. Credo che voglla sollonto provare e fare µn po' con la proprio tesla. Se cosi stmmo le cose, bisognerebbe proprio lasciarli provare. e fa,<' conre « vogliono ,. loro. F.ct. wo EN/1/CQ E:MANUEUA 21
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