Pattuglia - anno II - n. 3-4 - gen.-feb. 1943

Oa "Tragedia de1la miniera,, di Pabst dl•t_.ima p:irlc del ml'lrnggio gir<1lO. f: questione di clfttHU'O e dO\c 11.1 tH·odu• 9.iunl' (' in gradi, di pc1·rncltcrsi questo lu:-,.')O c:-.sa trovu il suo lùt'1rnconlo. Della selezione si oct.:upu il t·egìstn. op1>uJ·c il suo collabor,:.torc, durnntc il mon• tat,egio. che C .secondo l'opinione del· l'cstc.•ticu l•incmatogrufica generalmente accettata l'clcmcnlo costrutthu fondu• mentale. Emct'g<' dunquc 1 eh<' du questo pun• to di , ista si puO senz'altro arrer· lnlll'l' che il monluggio, che è , crn• mente la parh.' phì fntit.:osu dcll'opt;rn rilmi~ticu, i· slatn im enlutn ancor,1 J>1"i· ma di l.umièrè, nèlla 1cllcrnturn. Ossernrndo In questiom.• più du , icinu, ti accorgiamo però, chl· nei det• tagli csi~tono gruncli diUerenzc. \1cntre si gfrnvu il .._Pigmalione», Slmw ebbe u dire in una intervista con i ~iornalisti: « I cineasti odiano ogni modo nutul'alc di mn-razione. Si com· i>inc,.:iono di luc.:e1·ru-c il n,et.·onto h1 tanti peadtini, ecc. IQ odio simili cose•. (6) Qut•i.lo lcttcruto gju1'{1to lw detto di pussuEtµio unn trunde verità cd cnu1u.'iato un rontlamentnlc principio del• Ju ..tecnit•nK nart·aliva del film. E:. il pl'Ìnt·ipio delle st.:<:nc lne, i. Lu L>ellit'Olrt ~uhiSt!(' più rucilmcnte unu !'teric di ~cene hre, i che non scene lunghe che pro,oc.:uno noia. Un ,·:1lore incondizio• nulo mt·,:i questo principio ,·er}uncnk .-oltanlv nel film muto. (7) Nel !iJm Lmrl.,to dohbiamo purtroppo qualche volta pa1.icntnrc con scene lunghe t.:hc di1>entlono da prolungato dialogo. Siu• mo però sempre lieti quando uu dialogo prolungato può essere reso 1)iù sopportabile Figuntivaml'nte dal mon• tuggio. si ~, ilupp:1 col taglio e col montuggio che unisce le !-tC'enc di maggiore o minore lun~hezza. Quello interiore non (: poi altro d1c l'inlcrceltnz.ione del nw, imvnlo rihnico m·l quadro. .Vlolti film, 1>. t'. «llolaic» hunno sfrulloto con mera, i>(lioso dfetto nlcunL· raf• finale t:ombinazioni dell'uno e dell'nlh'o ritmo. .\"el taglio C di rondumentalè im1>ortunzu il mo<lo con cui vengono 1·ug• ~ruppnt.e le scene di varia lunghezza, p. c. ~e montinmo altcrnath umenLc una ~eena lun~11 ccl una hre,,è, - U avrc• ncll 1Qdis~ea. Un p<"rfeuu riscontro rHcnistit·o è offerto dt)I •1wimo piano- la cui (>t)· ternjtù \il attribuita al pionjert· della regin :imericana l),n id \\ nrk Grifrith. Un impul.sivo , i~orc nel clc.ltaglio filmistico e ncllu suu suggestivitù hanno ru~giunto parti~·olarmentc i Russi. (8) l:n esperimento di note, olc interesse, nel quale Ju nrnggioram:a dei quadri era composta da dcth1gJi suggcstjvi cru anche il film .. l.u pussion de Jeanne d'Arc» (1928). .\nd1e nei detl~li si possono con• trollurt• le pro1>rictà congenite d'un rilm, la cui effit'acia si basa sul lol'o potere vcr;-.unsi,o. Se il dettn,2lio nclln nurrr1 ✓-i1>1lc letterari.i ha piuuoslo l'im• prontu cli un elemento riturdatore, il dettaglio del rilm, se C di brl', e durata, può essere un forte fattore dram• malico (monluggio rapido). Se nella narrazione lctlerariu è ammissibile un dettaglio bene riuscito, è l><'rò illl()0S· sibile il 1·uggruppamcnlo gruduato di molti dettagli, il che è irwecc ap• punto possibile nel rilm nel caso citato e con il (tualc ci;so raggiunge immtrn•. t·abili el"fclti ('"cdi montu.ggio rapido nel film ..:T(•mpcstc- sull'Asia_,. di Pudo,kin). '\clln leltcr..itu,·u dr:unmatica e.ser• .. itata sul palcos<'enico le cose si mettono dj\'ersamentc, JJ palco.scenico dei 1Hnocolo esclude il dctta,lio. Anche se tull i ~I i spettatori non stanno seduti 1\ eguale distanza dai pafcoscenico puro tutlt si trovano in fine nelf'istcsso angolo dsuale cd iJ palcoscenico si prei,cnta ai loro sguardi come un ritaglio, •du finestra sul mondo», e scm1>re neHQ stl'SSc dimensioni. f: certamente un ch1n• no per il teatro 1\·s:,cre pri,u di clcttugli, il binocolo potrebbe in (larte !>Unare tale mnnchc, olezza. mu di esso può disporre a piacere soltanto lo stes• so pubblico, e non mai il regista o l'autore dell'opera, (lo• s1>ctlat.orc llUÒ durante la rnpprcs<'nt.nzione gunrdure tnnto sul palcoscenico, qunnto nei pal• chi). \ questo riguardo t' proprio un pri- ' ilcgio del Film il poter costringere lo Sl)l'ltalol'C a prcstnre lu sua atten1.io11c al delhtµlio, perchC il dcttnglio nb• bral·t.:i.1 lutto lo !'tchcrmo, e "iene 1.11 pul>blit:o addirìtturo imposto. Alcuni 1ettcrati credono che il dettaglio nel film non siu unu noviLll e così cilimo nuovamente Ugo 13elti (9) il c1uulc scrisse in 1>roposito: +! ••• quando l.ad) \ lul•khcth solleva In sua mano e dice che .i mi:,::liori profumi d'Arnbin non \'arrcbbcro u renderlu tersa (? ), 11Jillc pupille- dull'ombra di lutto il tcutro sono ,,Olutc, lì e si sono posutc su quelh1 piccolu e bi.inco mano; il poel.a lrn fotto (molti secoli fa) .quello che tunla gente s'illude <l'a, cr in\'eot.at.o ieri: on primo piano-.. Come ho detto, nessuno JlUÙ esercitare jl dominio sugli occhi dello spettatore durontc la rap• prescnluzionc, bcnchè si siuno fatti \'nri tentativi, p. c. dai registi col giuoc'O delle Juci (il così detto «Slich• ). So• rebbe ridicolo voler pretendere che ud un doto ordine gli oechi di tutti gli ~pcttatori si concentrino sulle mnni della primn-donnn. Questa pretesa non è che un pio desiderio dello scrittore che tende ad immedesimarsi nella parte di autore di un'opera leat..rule. Con alcune m·ditc scene si tentava soppc- ~ire a qucst;, mancanza di dettagli di• rettamente con la proiezione di film, il che non fo che confermare lo .giu• stezza della tesi che sto diFendendo. '(Per esempio nellu messa in scena di Er" in Pi..,cnlor « I lo1>1)la wir lebcn» ). SVA1"01'1,UK Jf;ZE:K (1) Jezek S. "Jal. se u nis del:i film,. Oros Praga 10-11.1936. (2) Kuel Capek disse che "Il quadro della realtà ntl film nasce d,alla in.-endont, non dalla copia,.. (l) Aristotele "Poetica., (M. Vallt'imirlil Ed. La. tena, Bsri 1934 pag. 205. (4) Volkelt Johannes "S)·Sttm dtr Aesthetik., C. H. Bd:h 1che Verlarbuchandlunr Oscar Beck, MUnchen - 111 pair, U4. (SJ Karel Ca1,ek nerava nei tempi del film muto, che il film fosse capace di e1primtre Il ptn1iero. (6) Shaw als Filmautor "Neue Freie Presse,. lJ.. 11•38 n. 26385. (7) Oii nel 1911 Jacquts Ducon scrh·u·a: "Le scene del clnt-ma debbono enere semplici e rapide .. Semplici ma nello stesso tempo anche facilmente comprensibili onde non lmpe1nare troppo a lunro l'attenzione dello .&pettatore, Non debbono stancar• lo, necessita la varietà ed Il frequente mutamento della decorazione,.. (8) "Notti di Pietroburgo,. da un romanzo di Dostoievsky, "la madrt., di Pudovkin. La tet·nicu lctteruria del romunzo, essendo l'cn•dc- dell'rmtico epos. sco1·- rl' a co1·rentc larg:1 di dialogo ed1 usa 1>rncedcrc a salti nell'azione ed a cambiamenti del luogo dell'azione ::.oltanto dopo un lesto lungo e rclat i, umcnle serralo. Dal documentario "Il pianto delle zitelle,, di Pozzi Bellini (9) "Cinema e poesia,, Bianco e Nero, A. Il o. 12: par. 16. Questa sarebbe In regolu gcncrulc, benchè and1e quj si abbiano del1c ec• cezioni. A I monluggio è connesso il mo- ' imcnto della camera ( «carrellnta» e «panoramica»). In rapporto alla Jet• terahu·a si potrebbe trovol'e così analogia nella nnrrazfone soggettiva dell'autore che corrisponde a] soggelti"o mo,,imento della comern che impone allo spettatore lu sua situazione. Metrica [n alcuni t:asi, pnrticolanncnle nei film d'avanguardia ci sembra d.i scorgere una certa arnnitù esteriore fra il film e In poesia, o più propriamente con la metrica poetica. Il film è composto di unu serie di più o meno lunghe o brevi pellicole che ..,i chiamano scene. Dal loro montaggio graduato sorge il ritmo del !ilm. Distinguiamo un ritano esteriore cd uno interiore del rilm. Il ritmo esteriore mo il simbolo Filmistico del trod1eo 1 nel modo opposto, (..; , il ginmbo e se montiamo due scene di eguale lun· ghezza, - , ne vcrr;.) (uorj lo spon• deo. Così arriveremmo alle analogie fiJ. mistiche deJl·anlibracco, U - U dell'anapesto ·u U , del dattilo .,.-- U U, det bracchfo l -, dell'nntibrncchio - U U, del pt'etico U · . del molos~o , e così via. Queste impcnsule possibilitù non soIH> state ancot'a sfruttate a rondo dallo produzione corrente. pcrchè gli cspc• rimenti rilmistici sono stati sorrocati dal carattere deMa produzione .industriale (L'unico campo nel quule si potrebbe procedere a questi esperimenti, è ìl film a passo ridotto). Il dettaglio '\ella nurruzionc epico l'autore ha la possibilità di J>OLcr quando vuoJc richiamare l'attenzione .sopra un determinato deUaglio e dargli adeguato risalto mediante un perfolt..o disegno ìn miniatura. (Citiamo come esempio lo. des('rjzione dello scudo di Fnctonte Fo1 ~dazione Ruffilli - Forlì Da "Tragedia della miniera,, di Pabst

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