Insomma ora non c'è pil, via cli scampo: a proposito dj teatro . :~ sembra che tuUe le esageraz10ni = ~ ---~·· siano permesse. Il brutto è che ~ 4tiì 'f---~ <1ueste esagerazioni troppo spes- PLJNT RSPILL I~~ :e~~~;~tt~~~:t:~1~;::1t~t • ginalità cd attorno ad esse si 15) Ci ha fotto sorridere il cos~r~iscono. le chiesuole dei ra. titolo di un articolo di tondo ~obc1 pronh a tu~to os~rc pe~· apparso sul settimanale · di vn- 1 _nos?'o teatro. J r1sul~ah. non c.1_ rictà Film. Esso dice testual- p1coccup_ano, _perchè d_1 r1sultat; mente: « Fu il bellicismo di Hol- rn q~esti casi non è il caso d1 lywdod che /,reparò la guerra•· aspe tarscnc. A parte il atto che Je guerre, tutte le guerre, dipendono da 17) In questi ultimi tempi cnusc complesse che possono numerosi sono stati gli articoli perfino sfuggii•c alla mente indn- a proposito della critica cinemagatricc dei contcmpora.nei, Cl'e- tografica e teatrale dei giornali diamo che non sia, se non altro di provincia. E noi sottolincamd i buon gusto. insistere su mo- mo con quale amore e con c1uaJe tivi propagimdistici i ,1 uali prc-- onestà lavorassero i critici pro- ~llmono una abbondantl· dose cli ,,inciali, al di Iuori <li tutte le _ ingcnuitù e dabbenaggine in CO- congreghe e di tutti gli interessi lo·ro che do\'l'ebbero prestarvi lroppo contingenti. E' c1uindi rc<lc. Per il lettore intcil'igentc grande gioiH per . noi il poter simili puerili categoriche arter- notare o,gni tanto, poter scomazioni reclamistiche ]lOSsono prire quasi, suJle colonne dì apparire anche orrcnsivc. giornali lino allora poco conosciuti per vari motivi, ma specialmente geografici, articoli e rubriche teatrali e cinematografiche che vivono del nostro stesso ardore, della nostra st.essa passione. !lubriche come quelln teatrale redatta sul Corrit!re ,lel Tirreno di Livorno da 1\ililziaclc Torelli. Noi non chiediamo. nll'autorità compet.ente premi ed uUiciali riconoscimenti - riconoscimenti che sapremo trovare .da noi nel nostro stesso la,·oro - ma solo desidereremmo (come viene ratto a volte, se non err;amo, coi critici maggiori, se non altro llCr la t.fratura del loro g:ornale) di essere riuni't.i pe• riodicamentc a lloma od in una altra città in cui, Ira una discussione e l'altra, (discussioni al· la buona, senza la pretesa di essc1·c autorevolmente prese fo considerazione) potessimo conoscerci più da vicino, noi uomini della provincia che cerchiamo di operare con fede e disinte· resse per un unico fine. 16) La polemica t.eatrale non accenna a diminuire di intensità. Ed nttorno a piccole cose, o che alrTieno tali possono sembrare, si ncctrnisce la cliaJettica, impcr- \'et·sante non solo nel campo teatrnle, dialet.licn troppe volt.e nrida e fine a se stessa. Ecco ad ogni modo, una questione attualissima: il fischio. Tutti hanno voluto c vogliono dire che cosa ne pensano. In fondo la questione ci intercsst, relativamente, anche se costituisce un sintomo. un sintomo non del tuuo se~ondurio nella vit.n del teatro. Solo ,·ogliamo notare come quando ci si mette di mezzo qualche saputC'llo anche le più piccole questioni servono per scoprire le intenzioni cl'i molti che credono di ergersi al di sopra di tutt,i e di tutto. È il cuso cli Giglioz?.i di Roma 1-'ascisfll, il quale nel bel mezzo cli un corsivo circa il rischio, SC}'ive testunlmente: « il pubblico non Iischia per la inc- ;istcnza di un fatto teatrnlc ». WAR / SCIEl\ìZll e TECl\ìlCll I I TRAUMI DEL PARACADUTISTA L'USO sempre crcscen1e del paracadute ncll'nviazione, ha ormai addestrato gli aviatori in modo che le lesioni provocate dalla discesa a terra sono molto meno frequenti di un tem• po, specie gli cleme.nt.i addestrali espressamente per questo geJ nere cli esercizio, lo compiono, <1uasi senzo nndu1· soggetti nel incidenti notevoli. Più perico- . losa è invece Ja discesa eia un apparecchio a grande velocità e compiuta improvvisamente per salvatuggifJ in caso cl1acci<le11tc di volo. Si sono distinte c1uattro spe· cie di lrsionì imputabili alla discesa per mezzo del paracadute: 1) lesioni gravi molteplici, seguite in genere dn mo"rte; ~) lesioni addomino toraciche con o senza disturbl nervosi o congestivi; 3) lesioni organiche con localizzazioni e origini diverse; 4) ferite degli arti inferiori pili o meno complicate. Ciascuna di queste c1uattro categorie di Jesioni è piuttosto propria di una speciale fase dello discesa e la loro patogenesi c la loro locnlizzazìonc v.icne chiarita dal macchin·smo dell'uso ,!cl paracadute e del le varie parti di cui questo risulta formata. cui si applicano i sostegni pro- ,·enienti dal paracadute. Arrivato a contatto del suolo egli sgancia immedinlament.e le cinghie del paraco.dute per evitare di essere trascinato sul terreno specie jn presenza di vento lortc. Ora si è constatato che le lesioni gravi e mortoli di solito si originano al momento del salto dall'apparecchio; quelle addomino-toraciche con o senza disturbi ner\•osi o congestivi, avvengono al momento dello shock di apertura del paracadute; mentre quelle ferite a localizzazioni diverse e quelle a carico degli llorli inferiori sono quasi sempre conseguenti alla presa di contatto col suolo. Lesioni gravi, come frattura del cranio o fratture molteplici, possono a,,ersi se al momento ciel salto il paracadute viene agganciato dall'aeroplano e trascinato con questo nella caduta al suolo: cosa che può accadere se il paracadute si apre troppo presto. Quando il paracadute era applicato al corpo dell'aviatore con una semplice cintura toraco-addominale erano frequenti le lesioni del torace e dell'addome, o localizzate ai punti di contatto coll'apparato di sospensione, o in punti distanti o consistenti in disturbi nervosi o congestivi isolati o raggruppati. Dalle cc• chimosi, e contusioni più o meno profond~ ed estese, alle fratture Quando l'aviat.orc si getta di costole, a lesioni epatiche e dal suo' apparecchio da una al- disturbi renali, erano svariate tez:w sufficiente, il paracadute le forme traumatiche in questo ·la lui indossato si apre e al caso. Le lesioni si osservavano momento della sua apertura )'o- specialmente quando Ja cintura o ,datore subisce uno shock diret- le bretelle erano male al'plicate; t.o nelle regioni del suo c':o in alloro i contotti cieli apparato Fondazionet<Liffill-i Forlì ANONIMAARTI GRAFICHE , Piazza Calderini, 4 • Tele!. 33-007 coll'addome e il torace male disposti, distri)Juivano irregolarmente la violenza del lo shock d'apertura del pal'acadute, loc.1lizzando l'azione traumatizzante in punti determinati e provocando quindi disturbi o lesioni cli varia entità su· questi punti. Le lesioni toraco-addominali a distanza sei:nl;>rn coin<?~ano sempre con v1z1osn posizione della cintura di sospensione, s:a perchè non adatto alle dimensioni del corpo, sia perchè Je breLclle non rurono bene applicate o non lo furono affatto. ln <1uesti casi la cintura nel colpo di ap~rtura del p01·acadute può cs·- 8Cre bruséarncnte respinta in al- }~at~rfr~;~~1:iaJcC:1a ;° 5 ~uòunn<l contTario essere stirato in basso se le bretelle sono stnt.11 malamente fissate o trascurate del tutto, e alloru si potrl\ avere lesioni dell'intestino o deJla vescica come è stato riscontrato in qualche caso. E perfino accaduto che un soggetto assai smilzo saltando dall'apparecchio in volo, sia passato attruverso la cintur,.1 troppo larga ed è precipitato ,1 suolo. Le sudcletle lesioni torncoadclominali- si accompngnuno ,a volte con distu.rbi di carattere nervoso o congestivo; violente cefalee, vertigini, disturbi visivi, epistassi e anche perdita più o meno lunga della coscienza. Lt lesioni che si possono produrre al momento di presa di contatto col suolo e dipendenti da questo, sono specialmente n cm·ico degli arti inferiori: distorsioni tibio-tarsièhe, distorsioni del ginocchio, fratture della gamba, e più ramente frattura della coscia. Queste lesioni sarauno condizionate dalla modalità di discesa col paracadute e . dalla qualità del suolo. Pcrchè lo presa d.i contatto còil questo possa ·essere normale occorre che la discesa sia lenta, l'atterraggio su terreno non uccidentato, privo di pietre, ccc. i ora la velocità normale di discesa all'arrivo al suolo è di 5 metri al secondo o più, a seconda del modeJlo del paracadute. Con una velocità presso a poco cli 5 metri l'aviatore potrà mantenere la posizione ciel corpo e specie degli arti inferiori, più adatta ad attutire il colpo e c:ioè la posizione verticale, con gli art.i in cstensfonc, ma pronti a piegarsi per subire il contatto del terreno con elasticità; mn se invece la velocità di discesa è maggiore, sia per il modello del paracadute, si:l per l'eccessivo peso ciel corpo dell'aviatore, o per e ondizioni almo· sFeriche sfavorevoli, j) COJlt.atto col terreno verrtl in modQ pel'icoloso. Un vento violento. per· esempio potrf1 aumentare note· volmente la velocittl cli discesa del paracadute e potrù obbligare l'aviatore a prendere contatto co1 terreno in ·posizione tale da risentirne gravi eUetti traumatizzanti. Al suo arrivo al suolo il parucadut.istn dc\·e immediaLamonte sganciare la. cintura per lipcrarsi dell'apparecchio, c,sa che urge tanto più le condizioni atmosferiche sono agitntej li ritardo di c1uesta manovra può far trascinare ]•aviatore dal paracadute lungo il terreno sotto 1~ inriuenza ciel vento, portandolo ad urtare violentemente contro ostacoli con conseguenti lesioni gravi ed anche mortali; per questa causa si sono più volte regi• strnte rratture ciel cranio con esito letale. Va notato che oggi in Italia si ha un tipo di paracadute nel quale lo shock d'apertura è ri.-.,. dotto al minimo e ripartito in varie parti del corpo, in modo che il trauma imputabile alla apertura è divenuto eccezionale; negli apparecchi usati si è cercato anche cli poter riuscire a dare una -certo direzione alla discesa per mezzo di corde che agiscono sulle parti del paracadute; in ,,uesto modo è pos~ibi.le evitare gli ostacoli pericolosi del · terreno, come fili elettrici, alberi alti, corsi d'ucqua, ccc. lno.ltre modifiche apportate al tessuto del paracadute, al suo sistema di apertura, gli ammortizzatori nel c,no di sospensione, hanno ridolto ancora la violenza dello shock d'apertura, mentre poi i pedezionament.i delle cinture <' bretelle a h:Uate al <'ùrpo ciel p1racadulistn, fanno distribui1·e J1urto in parti 'dell'organismo più adatte a sllhirlo, e han.no ridotto assai la frequenza delfo lesioni t.oraco-adclominali e dei concomitanti disturbi nervosi e <'Ongestivi. A/,/JERTO IJAZZOCC/11 V'IITA DEIL GUF Leuniversitarie forlivesi al Littoriali di Como La stazione di Como ci ha accolto festosament~ con le ban• diere sventolanti al vento che spirava dal lago. Mancava soltanto il sole • a farci Jn sua allegra accoglien~ za: unz1 pioveva e verso , monti salivuno strati densi cli nebbia. Le ragazze erano impazienti di giungere a destinazione, e davvero ne avevano ragione, dopo sei ore circa cli viaggio; le loro aspettative non anelarono deluse, dopo che rurono aUogginte u ViJlu <l'Este, il grande albergo bellissimo che ci ho ospìtat.o ìn uno scenario merav.iglioso di luci e colori. Da una ,·cntina dì giorni prima delle gare la nostra squadra si è uUenata guidata df!lln valente signora Dc Mattia che con tutta la passione che le è proprìa si era assunto il compito cli istruire le ginnaste. Lo prova è consistita in due gradi cli ginnasticu artistica., quella che è pìù adatto e conforme alla donna e alJa Ianciulla. I movimenti debbono essere. .aggraziati e susseguirsi Con leggiadra armonia, in atteggiamenti misurati e plastici. Erano davvero eia ammirare le concorrenti lor1ivesi: in attesa del giorno della prova, tutte le mattine si alzavano presto e subito scendevano in albergo o nel parco per provare e perfezionare gli esercizi. Poi davano sfogo al loro sano appettito e alla loro allegria senza limiti, per cui tutti quell.i che le vedevano anche senza volerlo erano costretti a guardarle e n sorridere per il loro buon umore. Come le oltre squadre degli alt.ri G.U.F'. qui convenuti in• dossavano un costume molto molto grazioso e vivace, con gonnella corta e ricca, che dona alle ragazze un'aria fresca, c1uasi infantile. E non si stancavano di pro- •vare e ·riprovare, con la mu_sjca che le avrebbe dovute accompagnare: gli a1lenamenti erano jnterrotti da soste dense di allegria, da corse attraverso il purco dell'albergo, che dopo avere visto le donne incipriate del secolo pnssuto incedenti nelle (1mpie crinolìnc, ha assistito ora a questo spettacolo ben diverso, ma ugualmente bello, cli giovi• nezzn e forza; forza fisica e gioia cli vive-re che non tolgono alla donna italiana la sua fomminilità e Jn sua grazia innata: la preparano anzi ai suoi compj1.i di sposa e di madre, generatrice di una razza sempre più forte e degna dei grandi destini ·che i ,suoi .soldati e le sue armi le stanno forgiando. * ** /1. z. arti~~icasqd:flr(ì, t. 1,~~m~?a;.~;;; si è clnssiricntn J7a assoluta. Il ceniegno Beltramelliano allaSi11 Il 5 maggio u. s., lw avuto luogo alla Sisa un Convegno interu,1foersitario dei Gu/ Romagnoli, primo di una auspicala serie, sul tema «: Beltt-ame/li letleralo fascista». Ha diretto i lavori del Convegno ww Commissione presieduta dall' Ispettore del P. N. F. Salvatore Gatto e composta dai Segretari Federali e ,lai Capi clegli Uffici Stampfl delle Federazioni di Forlì e Ravenna. Erano altre!j;. presenti il Podestà di Forli, i Presidenti ch•ll' I. N. C. F. e i Segretari dei G. U. F. cli Forlì e Rac,enna. Con ottima iniziativa si è pensato di abbinare alla manifesta:ionc culturale, che di per sè avrebbe avuto c,,rattere ,li ristrettezza, un rtrduno ciclistico degli studenti delle due provincie. La colonna for/ir.,ese composta da numerosi' gufini in perfetta divisa, che indossavano il fazzoletto rosso della ritiendicazione niz:ard<1, e dalle Commissioni giovanili culturali e ar• tisticlie della G. I. L., maschili e femminili, si è mossa da Porli alle ore 9 capeggiata datl' Ispettore Gatto e dai Gerarchi. Alla Sisa, dopo l'incontro con il gruppo proveniente da Ravenna, è stata deposta una coro• na di fiori sulla tomba di Anto• nio Bellramelli. Quindi, alla presen:a di Maria Beltramelli,sorella dello scrittore, hanno avuto inizio i lavori del Convegno. Dopo c!ie il Doll. Fratti, membro della Commissione, ha lei/o la prefa:ionc seconda al Cavalier Mostal'do, sintesi delle idellJità politicf-.e di Beltrame:Zi, s'è aperta la ,iiscussione molto vic,ace e animala. //anno riferito i F. U. Alessondri, Gra:iani, R-:mchi, /lac,aglioli,Vitaletti ciel Guf _Porli, e i G. 11. Strocchi e Cia,• schelti del Guf Ravenna. Sono interrenuti nella discussione anche ·fo Prof.sa Caz:o/i-llitoui e il F. U. Marlioi di Forlì. Al termine ,lei lavori, l' /. speltore Gatto ha esaltato la figura di Antonio Bellramelli, scrittore genuino ciel tempo nostro, difendendo la sua opera dalle critiche partigiane e,l interessate di uomini cui la passione politico faceva velo a 1111 sereno giudizio estetico. Il simpatico e riuscito ra.J duno si è quindi sciolto con ;I saluto al Duce. Nel giorno precedente il Convegno {'Ispettore Gallo si er-1 recato a Predappio e a Paderno a deporre fiori sulle tombe clei Genitori del Duce, di Bruno e di Arnaldo .\lussolini. Il concerto CAVALLO , La sera del 2 maggio In pianista milanese Enrica Cavallo ha tenuto nella sala del Dopolavoro Littorio, per in·iziativa del C.U.I;-., un brillante concerto. C.il,ero Docenza li nostro collaboratore, dott. Bazzocchi Giovanni, già volontario in A.O.I., attualmente richiamato presso la H. Marina, specializzato in Urologia e Chirurgia Generale, assistente nella R. Clinica di Homa dfretta dal f!rof. Raffaele Paolucci, ha ottenuto in questi giorni la Libera Docenza in Patologia Chirurgjcn e Propedeutica Clinica. . WALTER RONCHI • respo11saòllt
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