2054 Granelli - De Mita - Fontana - Andreatta <<Base>>, anziché chiudersi in una sorta .di splen·dido isolamento o puntare all'allargamento delle prop,rie po,sizioni di potere scolorendo la propr,ia intransigenza ideale, abbia trovato un naturale p1 unto di contatto con tendenze, gruppi, correnti ,di diversa ,derivazione ed esperienza? Luigi Sturzo, ed anche questa è una· lezione importante, seppe comprendere il contributo di Fili1ppo Meda e di G·uido Miglioli, cosf .diversi per temperamento e -formazio•ne, allo svilu,ppo della battaglia politica ,del « popolar.ismo >>,1proprio perché attribuiva alle idee una funzione ,di gran lunga piu importante di quella delle posizioni di forza. Ecco perché, pur continuando la battaglia per allargare il piu possibile la propria consistenza numerica, la <<Base» supera consa.pevolmente .il concetto tradizionale di <<corrente>> e. assume in forma prevalente la funzione difficile, impegn.ativa, di tendenza di pen,siero che ricerca il ·dialogo senza isterilirsi in una pura azione intellettua:- listica. Di questo è necessario tener conto per non cadere in valutazioni lontane dalla realtà e incapaci a s,piegare in modo corretto la . situazione interna della D1C e la .funzione che in essa svolgono certi gruppi e certe tendenze. 3. - Si parla spesso in ambienti di economisti. cattolici di una contrap·posizione fra politica del benessere e politica dello svilup 1 po. E' accettabile tale contrapposiziÒne? E in che senso essa va intesa soprattutto in relazione a due fenomeni particolari: da una parte il fallimento, o in ogni caso la limitatezza, sulla lunga distanza, degli ideali socialdemocratici; dal/' altra, la particolare situazione dualistica Nord-Sud dell'economia italiana? Ciò che distingue una politica economica riformista da una politica sostanzialmente volta a garantire il massimo sviluppo del sistema economico è il .diverso rapporto che si stabilisce fra il funziona.mento spontaneo ·del mercato e l'intervento pubblico. La po'litica economica riformista accetta :Sostanzialmente l'esistente meccanismo ·di .accum·ulazione ,del capita'le e di sviluppo, e il complesso di i,stituzioni e di motivazioni che formano la cultura della economia capitalistica, ne corregge soltanto gli effetti sfayorevoli sulla distribuzione del reddito, ·suHo sfruttamento .dei gr,uppi eco·nomicamente •deboli e, nella sua formulazione keynesiana, sulla instabilità connessa alle fluttuazioni cicliche. BibliotecaGino Bianco
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