Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

• • La «Base>> 2043 della ispirazione ideologica, della elaborazione culturale, ,dei convincimenti morali, rimane una forza autonoma e non componibile ·con le altre forze esistenti all'interno della comunità nazionale. In questo quadro, niente affatto arbitrario perchè risulta legato alla storia stessa del nostro Paese, lo sforzo di chi ha contribuito all' affermazione in campo cattolico di un << metodo liberale >> di lotta politica ap;pare non tanto una alternativa nei confronti di certi gruppi integralisti, quanto la tendenza a su·perare correttamente tutte le insufficienze proprie a una tradizione sociologica e .paternalista, scopren.do i prob1emi politici a livello della libertà. Sotto questo profilo non vi è dubbio, se vogliamo ri1correre ad un esempio non certo marginale, che il pensiero politico di Luigi Sturzo, da cui nacque il P:P.I., non si contrap·pone, negandolo, al pen·siero di Giuseppe Toniolo e del sociologismo cattolico, ma lo su·pera interpretandone le aspirazioni sul piano della libertà e della corretta battaglia po,litica. Cosf come, per altro verso, non si può certo sostenere che il superamento dell'opposizione cattolica allo Stato liberale fosse accettazione del libera1ismo da parte dei cattolici ,democratici che abban,donarono la posizione di sterile protesta, perchè si ·può ben dire, a questo proposito, che cedettero maggiormente a Giolitti i clericomoderati: anche qui l'integralismo non era abbandonato dal P.P.I. come sistema di valori e come concezione della società, ma era ricondotto alla sua vera •11aturache non è certo quella di supplenza, o addirittura di sostituzione, di un pensiero politico capace di tener conto, oltre che ,dell'ispirazione ideologicà, anche delle ·particolari condizioni storiche in cui si opera. . · In effetti Faffermazione di un « metodo liberale >> di lotta politica ' in campo cattolico non risulta mutuata dall'esterno, come elemento posticcio ed eterogeneo, ma è il frutto di un processo culturale e politico, interno al movimento dei cattolici, che può assorbire e far proprio q-uanto ·di positivo vi è nelle stesse posizioni integraliste. Del resto integralismo non è, per i cattolici, soltanto sinonin10 di conservazione o di reàzione. L'esperienza << dossettiana » è tipica di un integralismo che propugnava :la costruzione .di uno Stato di diritto e la solu- ·zione dei problemi di fondo della società; esso, tuttavia, non riuscf a comprendere, né sul piano culturale né su quello .politi~o, il valore del « metodo liberale » come concezione di lotta ·politica, pur esprimendo esigenze, aspirazioni progressive, non certo identificabili con le pretese autoritarie del,la destra cattolica tradizionale. Non per questo si può sostenere che la carica positiva che si esprimeva attraverso •Biblioteca Gfno Bianco

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