Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

• Sociologia del partito 2035 cipazione alla vita politica sono influenzate in notevole misura da scelte volontarie, non sempre del tutto razionali, ma neanche ipnotiche. Pertanto tutte 1 le leggi cui si volesse dare carattere di necessità o di rigida determinazione, perdono il loro valore assoluto. I modi di opporsi a un'autorità fastidiosa e non legittima sono diversi, e vanno , dall'appoggio morale e materiale a,lle correnti interne di qp,posizione fino al co,sid,detto << assenteismo politico », quando non si arriva al rifiuto della tessera di iscrizione e alla scelta di un a1 ltro partito. Non bisogna poi .dimenticare che la indifferenza e la scarsa partecipazione della -gente alla vita po,litica non è doyuta solo allo· scarso livello educativo - legato, beninteso, a1 l livello economico e sociale di partenza - bens1 anche al fatto che certi tipi di organizzazione non offrono possibilità di reale ipartecipazione. Va da sé, ,dal discorso fin qui .fatto, che questo è un modo di prendere posizione rispetto a -una prospettiva o a un'altra. Studiare i paJ9titi politici per dimostra-re l'esistenza di un paradigma oligarchico estensibile a tutto i.1 mondo politico .dimostra una ·predis1posizione ad accettare l'oligarchia come valore posit,ivo. Essa è invece una stortura, una defor,mazione storica de1'la democrazia, che è in parte cor'.fetta da una struttura sociale pl1 u:ralistica. Una prospettiva, che a me sem·bra piu utile proporre, è quella di democrazia in sviluppo. Il sociologo che non contem·pLi aristocraticamente la realtà, deve cercare di far luce, oltreché s-ugli impedimenti allo sviluppo della partecipazione democratica, sulle tendenze liberatrici e sulle forze di lievitazione. In un appunto critico-bibliografico su R. Michels, il Gramsci annotava: << Le questioni di democrazia e di oligarchia hanno un significato preciso che è loro dato dalla differenza di classe tra capi e gregari: la quistione d·iventa ·politica, acqu1ista un valore reale cioè e nç>n solo di schematismo sociologico, quando nell'organizzazione c'è scissione di classe: ciò è avvenuto nei sindacati e nei partiti socialdemocratici: se non c'è scissione di classe la qu!stione diventa pu-ramente tecnica (l'orches~a non crede che il direttore sia un padrone oligarchico) di divisione del lavo_roe di educazione, cioè l'accentramento ~eve tenere conto che nei partiti popola·ri l'ed-ucazione e l'apprendisJaggio politico si verificano in grandissima parte attraverso la partecipazione attiva dei greg~i a•lla vita intellettuale (discussioni) e organizzativa dei partiti. La soluziqne ,del problema, che si complica aippunto per il fatto che nei partiti avanzati hanno una grande funzione Bi lio e Gino Bianco . .,

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