Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

• Che cos'è il lavoro 2001 questo nome ogni sp·ecie -di azione, e invece distinguere accurata•mente il lavoro ·dall'attività umana in generaìe? Dal punto di vista della soggettività caratteristica dell'atto ,di lavoro noi pensia·mo ,che il sentimento di una certa costrizione è specifico e .differenzia le attività ,di lavoro ,da .quelile che sono loro . estranee come hanno sottolineato W allon, Meyerson, Hearnshaw. In ·questo senso il lavoro, nella misura in cui implica una cojstrizione, si differenzia in molti casi dall'azione che è libertà. Il lavoro ·può essere azione se è alimentato ·da una disciplina Iiiberamente accettata, come è talvolta quella dell'artista che compie 11n'opera -di lungo respiro senza essere incalzata dal bisogno. Ma jquesti casi sem,brano rari in base alle testimonianze ,degli stessi creatori. Basta, secondo il 1Junto .di vista che ,qui noi adottiamo, osservare •che Balzac che scriveva la Comédie httmaine, incalzato ,dai suoi cre,ditori e il grande borghese Proust impegnato nella àifficile Recherche du temps perdu erano tutt'e ,due, ciascuno a suo •modo, dei << lavo- • rator1 >>. A,ggiungiamo che il lavoro non è azione se non quando esprime le tendenze profon.de ,di una persona,lità e l'aiuta a realizza·rsi. La composizione -di una sinfonia, la ricerca inventiva di un tecnico, l'attività vera·mente entusiasmante di una c·ollettività o,peraia orientata verso un fine collettivo a cui essa aderisce pienamente, ,sono delle azioni, benché questo ~ltimo esempio supponga dei compiti che, per la loro struttura interna, la loro ·periodicità, la loro coordinazione, implicano . necessaria,me11te degli ,elementi ,di •costrizione esteriore. Un esame ·relativistico .del lavoro, sociologico e antropologico, è in-dltre -richiesto -dalla sua ambivalenza o piuttosto dalla sua polivalenza. Alcuni autori, che esaltano il lavoro in gen,erale e che talvolta. lo conoscono troppo poco nella sua realtà, manifesta-no una sp~cie ,di « fanatismo del lavoro » che _ne presenta soltanto ·gli aspetti positivi. La soggettività caratteristica ,delle attività .di lavoro va da stati di insod,disfazione, di tristezza e perfino .di ,d.epressione e nevrosi a stati -di realizzazione ,del proprio io, di sod:disfazione, di buon umore, 3 . B'iblioteca Gino Bianco .,..

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