Ombre Bianche - anno II - n. 4 - aprile 1980

78 Emanuela Cavedon Nell'inferno c'è il fuoco che brucia! nel Vangelo si parla per 47 volte dell'inferno, dove c'è il fuoco che brucia. D'altro canto, il cuore umano tende ad una felicità, che però non c'è in questo mondo: ci si illude, pensando ad un esame che va bene, o pensando di ottenere qualcosa di bello in questa vita; e Dio non avrebbe messo nel nostro cuore il desi- derio della felicità se non esistesse. La felicità esiste, sì, ma non si trova nel mon- do, si trova al di là di questa vita: la felicità cui aspiriamo è eterna! Bisogna, dunque, meditare sulla morte, sul giudizio, sull'inferno e sul paradiso: se lo facessimo non peccheremmo più. Dio maledice i peccatori e li getta nel fuo- co eterno: se Dio ci maledice, noi non troveremo più pace. Noi siamo fatti per Dio, per la felicità infinita, ma se noi pecchiamo meritiamo l'inferno dove Dio non c'è, dove Dio non si vede: all'inferno veniamo investiti da fuoco ardente, ma non per poco tempo, bensì per l'eternità, sempre, continuamente. All'inferno siamo destinati a vivere, quando invece ci augureremmo di morire, lontani da Dio e tra i dolori più strazianti di questa terra. 28/6/60 ore 8,30 (Vergine immacolata, madre di Gesù, fateci Sante!) La "verginità": la Madonna è il primo caso di verginità nella storia. Nell'antico Testamento la verginità non esisteva, perchè non sposandosi si perdeva la possi- bilità di diventare la madre di Gesù. Rimanendo vergine, Maria è diventata la madre di Gesù. La verginità attira la benedizione di Dio. Dio volle sua madre ver- gine, il padre putativo vergine; tra gli apostoli scelse come suo amico Giovanni, perchè era vergine, ed egli pure rimase vergine. Capire la verginità è un dono speciale del Signore. Lo stato di verginità è superio- re al matrimonio. Nel Vangelo troviamo il primo stato di perfezione. A chi vuol diventare perfetto, Gesù suggerisce: ''Castità, povertà, obbedienza''. Vergine è colei che non ha nessun altro desiderio che Dio, che ama solo Dio e si sente sazia solo quand'è con Dio. È un'anima che si è accorta della bellezza della natura, della bellezza delle creature, ma che ha capito che Dio è più bello di tutti, più buono di tutti, più grande di tutti, più potente di tutti. Ecco quando ci si accorge di voler essere vergini: quando si sente un grande amo- re per il Signore, ci si vuole donare completamente a Dio, si fa di Dio il proprio ideale. Vergine è colei che si sente di amare Dio con tutta l'anima, con tutta la mente, con tutte le forze. La.verginità rende gli uomini pari agli angeli, è il mezzo per divinizzare la propria vita, è un paradiso anticipato. La verginità è un dono veramente grande, un dono speciale che viene concesso a pochi. La verginità è un consiglio di Dio, non un co- mando. Sintomi di una vocazione: saper superare in modo esemplare le crisi della purez- za; non provare nessuna attrattiva per i divertimenti mondani (anche non cattivi); provare uno spiccato interesse per l'apostolato; trovarsi a proprio agio in un ambiente religioso; sentire il proprio cuore accendersi e vibrare d'interesse per un discorso di carattere spirituale; sapersi sforzare per perfezionarsi. Biblioteca Gino Bianco

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