Ombre Bianche - anno II - n. 4 - aprile 1980

INIZIATIVE CULTURALI DI BASE Un esempio: Il centro di documentazione della bassa padovana di Massimo Tramante Il Centro di documentazione della Bassa padovana si è costituito ad Este, per iniziativa di un gruppo di compagni di provenienza diversa, ma tutti più o meno in crisi rispetto a forn1e di militanza da "organizzazione" nell'inverno '77-'78. Ci pareva allora (e ci pare ancora oggi) che occorresse soprattutto porsi in condi- zione di capire la realtà senza lenti deforma te e deformanti e cercando il più pos- sibile di essere autonomi anche e soprattutto da nostri pregiudizi, senza però ne- gare o cancellare quella storia personale e/ o collettiva in cui quei pregiudizi si erano formati. Un Centro di documentazione dovrebbe - evidentemente - "docu- mentare" e il nostro (dove il "nostro" non suoni come esclusione degli "altri") ha cercato di farlo, compatibilmente ai pochi mezzi a disposizione e al clima di pesante restaurazione politico-culturale che si respira in questi tempi col blocco instaurato dal sistema dei partiti e colla guerra per bande strisciante. Il Centro si occupa soprattutto di storia, anche se ha organizzato dibattiti sui problemi dell'informazione e del terrorismo, feste e interventi su problemi della qualità della vita (le cave, l'energia nucleare, ecc.). Siamo partiti (un punto di partenza occorre sempre) dal presupposto - non dal pregiudizio - che sia oggi indispensabi- le riappropriarsi del nostro passato, della memoria collettiva delle classi subalter- ne e questo proprio per ribaltarla questa subalternità e trasformarla in forza di cambiamento della realtà. Questo significa non accettare di lasciare la storia nelle mani degli specialisti, di quelli che dicono "ecco i miei riferimenti, ecco le mie prove'', tutte accuratamente estraniate da una conoscenza e da un uso di massa e ammantate da un linguaggio specialistico e significa soprattutto che ''fare storia'' è andare alle radici delle fratture, dei conflitti, delle contraddizioni che viviamo oggi, è riconoscere e rimettere in discussione noi stessi e il nostro modo di vivere la storia. Significa anche fare i conti con tutti i diffusi pregiudizi sul Ve- neto "Vandea" del Movimento Operaio italiano. Riporto qui la presentazione di un seminario sulla storia delle classi subalterne venete che terremo a Este in Bib · J.(ìJJ~(.L:..,v~ Bianca

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==