Ombre Bianche - anno I - n. 0 - agosto 1979

52 Carlo Beraldo al controllo dei sindacati''. Assume toni e contenuti diversi invece "Il Diario", il quale ha il merito di aver seguito fin dall'inizio e quasi quotidianamente le fasi della vertenza, con un at- teggiamento abbastanza corretto nella versione dei fatti e con alcune intuizioni intorno al disagio della categoria ed ai reali problemi che il sindacato aveva di fronte in quei momenti, avendo in ogni caso presente che la controparte dei lavo- ratori in quel momento era la Giunta Regionale, e non la popolazione, anche se dai diversi articoli ci sono state alcune punte di polemica verso la Cisl (accusata indirettamente di non essersi opposta a forme di lotta troppo dure che venivano praticate in alcuni momenti della lotta) e momenti sinceramente preferenziali ver- so sindacalisti UIL o socialisti CGIL. Anche "Il Diario" ha posto in alcuni momenti il problema delle forme di lotta. Accostando tre titoli del medesimo giornale: ''Forme di lotta sproporzionate agli obiettivi" - "Forme di lotta che la gente non capisce" "Il rischio per i degenti au- menta, ma le colpe sono della Regione .... " (Diario del 28/9/78 - 30/9/78 -6/ I0/78) abbiamo in sintesi la linea politica del giornale sul problema, valuta- zioni queste che rispecchiano alcuni aspetti della realtà, ma che non tengono con- to della "atipicità" di questa lotta, per realizzare la quale non erano sufficienti i consueti parametri di riferimento e di analisi della vita o della lotta sindacale. È quindi mancata una approfondita valutazione sul perchè e sul chi è di questa categoria del Pubblico Impiego e dei soggetti che la costituiscono. Sostanzial- mente però possiamo anche dire che questo quotidiano, da come imbastiva gli ar- ticoli e dalle interviste che faceva, parteggiava per le battaglie degli ospedalieri in quel momento. L'imbarazzato appoggio de "L'Unità". Un discorso a parte merita invece la cronaca locale de "L'Unità", la quale ri- porta un sostanziale appoggio alla lotta ed agli obiettivi dei lavoratori ospedalie- .ri, privilegiando fra questi quelli di riforma (piano socio-sanitario per il territorio regionale - riqualificazione del personale, ecc.), ed in questo contesto consideran- do anche gli elementi di perequazione retributiva, il tutto accompagnato, ovvia- mente, dai passi che il PCI veneto ed il presidente della quinta Commissione -Scalabrin -facevano per sbloècare la vertenza in un atteggiamento di netta con- danna nei confronti delle posizioni della Giunta Regionale. In questa direzione si proiettano i titoli ed i contenuti degli articoli: "Veneto: va- sta adesione allo sciopero per una nuova politica ospedaliera - un comunicato del PCI" (Unità 29.9.78) - "Intransigente la Giunta sulla vertenza ospedalieri" ed il sottotitolo "netto rifiuto all'incontro con i sindacati, tentativo strumentale di di- videre i lavoratori e di screditare l'agitazione in corso" (Unità 1.10. 78), ed al mo- mento dell'intesa con la Giunta Regionale: "Importanti significati politici dell'ipotesi realizzata tra la Giunta regionale Veneto ed i sindacati. Accordo degli ospedalieri solida premessa per modificare il sistema socio-sanitario'' e nel sotto- titolo ''conservatori e pseudo-rivoluzionari limitano la loro attenzione agli aspet- BibliotecaGino Bianco

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