l’ordine civile - anno II - n. 22 - 15 novembre 1960

bi l'ordine civile bilì una convivenza ·tra anglosassoni e francesi nell'ambito del p.rimo Domi– nion britannico. Ma il cammino per arrivarvi fo 'in– triso di lunghe lotte, né 'le insidie ed ì pericoli sono mancati anche dopo, nel– la storia della comunità franéo ca:na- de~. • 1 Si può dire che soltanto la fine della prima ·guerra mondiale ha· visto riap– pacificati i due grupi etnici ·deUa Con– federazione, dopo che sui eamp·i di bat– taglia europei essi erano venuti .. a ver– sare. insienie il loro sangue per la Frim- ·cia. Ma questa solid.arietà, confermata an– che nel secondo ·conflitto mondiale, non ha -significato per i franco-canadesi. un affievolimento della loro coscienza umana e civile, a.nzi semmai .ha raffor– _zato questa stessa coscienza in mezzo ·al mondo anglosassone { ivi inclusi .gli Stati Uniti), le cui tradizioni e la cui ·mentalità,. pur nella grande ·sfora delle libertà occidenta-li~ non si identificano necessariamente con l'anima cattolica ,delle' provincie più ·antiche e più ·fedeli del Canadà francese. Un recente ,prog.etto di legge del Go– verno .di Ottawa per •la adozione di una dichiarazione dei diritti dell'uomo,. senza aver effettuato alcuna consultazio– ne del governo p~ovinciale del Quéhec, dove è controHata la ·,gran parte dei ·franco-canadesi, .ha· sus·citato un notevo– ,le maluqiore, .per lo schema ideologico e .la ispirazione protestantica .di lung•a .mano di cui inevitabilmente una tale dichiarazione dei diritti finirà col ri- •sentir.e,. data la maggioranza:,anglosasso– n.e nel .Parlamento e •nel .Governo cen– trali. .I fr.anco•canadesi •temono ·a ragione che da· umPpetizione di principi,impo– .sta dàl'alto ed ccex-abrupto » possano scaturire· .leggi federali· ·capaci ·di vio– lare l'autonomia del Québec nell'inse– ,gnamento, .nelle. ,istituzioni culturali, nella politica della immigrazione {no- .tiamo -,per inciso che la metà·quasi -della immigrazione italiana si è ràdicata nel– ile ·zone· ,francesi, ,.favorita per l'eyidelite affinità· etnica -e .l'irrobustimento. catto– lico), nella stessa imposizione ·-..fisc;ile che essi lamentano ·già· troppo .centra– .lizzata e·.sperequata. , In un passato anche -recente si ve– rificarono .da ·parte di Ottawa ,dei ten– tativi' di abolire o ridurre il- codice ci– vile ,franco-canadese. Una • dichiarazio– ne di diritti come quella anilunciat.a dal nuovo ed inatteso « Bi-Il of Right ».·può provocare •uh faéilè sahotag•gto della base giuridica di· netta • trauizion'è ro– manistica su éui poggia ·1a vita franco- •canadese. ·Nel codice civile della pro– vincia di ,Quéhec, tra l'altro, il matri– monio non è considerato uil · contr·atto completamente ma libero ma una isti– fuzione. Ed i] di-yor~io è rarissimo. I •fr.anco-cana desi altribuiscimo • all'idea dèlla famiglia •un.a ·trascendenza che non esiste altrove nel N ord-Anierica. , E ch'e dire dele genérale oriehtanien– lo ànglosàssone in America verso i ·pro– blemi déri10grafiéi e della :famiglia·? ·Il « hfrth còntrol >> ad e.sernpio è unQ 'di ca quei punti s.u cui i franco-canade.si sono intransigenti. ,Da tutti questi motivi t:rae alimento 11 movimenio laurenti,ano che ha con– trattaccato con una serie di richieste che dovrebbero sfociaJe ad una maggio– ,re autonomia del Québec. -Giovani ar– denti -vi militano quali _Raymond .Bar" beau, F,rançois Alheri -Angers, Jacques Baug'é-Prévost, Alhert PineL Tutti si riallacciano al pensiero ed all'opera- di ·un grande e generoso sacerdote, Wilfrid Morin, morto· ancora -giovane nel 1941 in un incidente automobilistico. Scriveva W. l\forin 20 anni -fà: ccNoi siamo .una vera Naziot•e; agli elementi •integranti che -si connettono su un gio– vane. tronco formato da forze essenzial– •mente .francesi, in ùìi-a fede cattolica d~e •rimane integra quasi in tutti i CUO• ri, in u,na lingua che sta a guardia fe. deJe ·della nostra sop'ravvivenza religio– sa, morale, politica e sociale, noi ve– niamo ad. aggiungere giorno per giorno i fat.otri deter.minanfi e sicuri .di :un .. ,►,. « voler vivere J> comune e di un ccpo- ter vivere » collettivo che nessuno .può negare >J••• , Dietro il richiamo· di queste realtà e .con la ccclarté >> ed· il fervore di una grande sp.onti;meità, •gli antichi amici ed i gioV'ani discepoli di W. Morin si sono raccolti nella ccAlliance Laurentienne >> per difendere nella valle di San Loren– .zo i diritti e l'avvenire ·deHa .comunità francese d'America. ALBERTO MARINELLI ,AFRICA ../ -Gli interessi politici sovie.ìici- Un primo orientamento p.olitico so– vietico verso i,l continente ·africano s'è p.otuto rilevare nel.. 1958, quando alla Divisione :Politica dell'Accademia delle Scienze -deH 'UrRSiS, l'i fu una ,discussio– ne sull;aHività de111lstituto di. Studi Orientali. L'.,acca.demico I. M. Maisky, in qù:eU.a -occasione, mise in rilievo la ' -necessità ·di un forte incremento. degli studi de'lle situazioni storiche e geo.-po– litiche dei vari pae1,i d1Afrièa e -d'Asia, _per pot:ere .finalmente valutare •quali sareibbero state, con la sempre ma,g.gio– re disintegrazione &el colonialismo, .gli obiettivi ma,g-gio·rm.eute fondati deHa .politica sovietica nei ,due continenti. Nello stesso anno • '1' Unione Sovietica lanciava· l' idea di una grande unione afro-àsiatica, tenendo evidente,mente presente che più dì' tre quarti del suo territorio era -appunto in Asia. 'L'unio- •ne si sa:rehbe prim•à dovuta sviluppare econoinica,Ìnente e' ufo in· un più lon. tano futuro •si•sarebbe .pottt<to pensare ad un'unità politica. E di.re che pochi anni prima,. quandb, il 1 Cancelliere. del– lo Scacèhiere 'britannico Sir 'StàMor Cripps, in un'•intervista concessa al qÙotidianci svedesè «· Svenska •Dagbla– det )), aveva espresso :l'idea, certamente meno faritastica, di un'rinificazione eu– ro-africana, ·la stampa sovietica si era- 6Càglilita contro -di lui accusandolo di pag. 13 collaborare attivamente all' imposizio• . ne del giogo im·perialista occidentale ai paesi del contin~nte nero. Un editoriale della rivista ccProhle– my vosto•kovedeniya >> ha poco tempo fa •espresso chiar.amente le funzioni -deL l'Istituto di ·Studi Orienta•li, anohe in .rapporto alfa politica estera so•vietioa: ccE' motivo d'onore per ·noi. orientali– sti- pub 1 blicare o·pere, volumetti illu– strativi e articoli, che possano aiutàre • la promozione degli studì ,di proihlemi di_ po'litica estera sovietica nei rigu:àr4i 'dei pa'esi afro--asialtici. ·In particolare ,gli studi africani sono attualmente ,•di grande importanza•)). Durante la II ,guerra mondiale, gli studi africani, che, escludevano però i paesi arahi, v,enivano esclusiva.mente seguiti da•lPistituto di etnografia della Accademi,a delle Scienze. -Si cercava comuillque di promuovere con ,ma,nife– stazione -di ·o,gni ,tip.o l'interesse della opinione ·.pubblica -sul contineiit 1 e -afri-' cano ..'Vlstituto 'di· etnografia è ancora il centro principale .,degli studi sul<la Africa. Nel 195'7,- ccsecondo, le decisioni del XX· Congresso del Partito )>, -venne creàta in seno all'Istituto, urta partico– lare seziòne africana. •Circa gli•,studi etnograifici, sulla storia ·del periodo p;re– coloniale in Africa--e -Asia e sulle'situa– ,ziorii po !litic.he contingenti, da molti ri– tenuti ·superflui, ·bisogna rilevare c:he •essi -fanno parte,del piano previsto ·dal- lllstifuto di etnografia per gli studi dei pTòblemi 'del continente ,nero. 11·piano· si forid,a su ,sei punti ,base. Il ·primo ·rigu:arda 'la storia dell'Afri– ca, prima ,\Jelle spartizioni ·coloniali. A questo proposito •il professor LI. Pote– khin; direttore •deill'stitutò di étnogra– ·fia, e'd uno dei più qualificati esperti sovietici .di questioni ·africane, ha scrit– to sulla ccSovetskaya etno-grafiya >> : « Lo studio di ,questo periodo di storia' ha una sua particolare importa:qza. ,Li– beratesi ·•del gi-o-c·o -còloriiale, ·le •popola– zioni ·del continente africano hanno ora un grande .interesse· per il loro passato. Gli inteUettuali stanno smàscherando le ·bugie dei colonialisti e .della lòro propa·ganda,, èhe sostiene che i paesi deH'Africa non ·hanno una loro partico– lare storia. L'òhbligo · degli storici marxisti è invece prop·rio quello di ti– starhilire la verità· dei fatti >>. Il secondo punto si incentra sulla questione dd ·colonialismo, recente– mente ·riportata ·aHa ri,balta 'da •Kru– scev aHe Nazioni Unite. Si cerca ,di di– mostrare ·éhe, sotto la maschera ,del pro– gresso,. le potenie còlorli~li eu·ropee ahhiano sempre :ricercato i propri in– teressi e sfruttato le colònie. Si cerca anche di ,smentire gli storici occidentali che parlano di • « ruolo di civilizza– zione >>, auand·o·si ri.feriscorio .alla posi– ·zione I delle potenze coloniàli •negli ul– timi anni del secolo scorso, e nei primi decenni 'Hi qùésto. Il terzo punto riguarda lo studio etnico del· Con!!:o, èlella ·Rhodesia, del Nyasala'.nd, •della 'Niireria, dell'-Etiopia, del Tan:11:anica, déH'Unione Sudafrica– na, -dell'Angola e del Mozambico. Sem– brerefibe un problema scientifico, ma

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