l'ordine civile - anno II - n. 20 - 15 ottobre 1960

l'ordine civile interamente alla volont~ divina, allora ci sentiremo maggior– mente att_accati ad essa e ripeteremo insieme a San Paolo:· "Chi ci separerà dall'ar-wre di Cristo? Forse la tribolazione, i l'angoscia, la persecuzi(j)ne, la fame, la nudità, i pericoli, la spada'!". Preghiamo, c~rissimi figlioli di Dio, preghiamo ,il I Signore di avere una er.ale fP-de. Con questa disposir;ione interiore, decideremo, secondo la volontà di Dio, delfo nostra sorte terrena, della nostra fede, della sua. applic~zione quotidiana ~ della sua profes– sione con fortezza e con prudenza. Le cose -non andrebbero , bene per la nostra fede e per il regno di Dio, se voles– simo soltanto serbarla nella nostra anima come quella " perla preziosa", della quale ci parla il Salvatore (Mat. 13, 45). Ogni cristiano è confess~re e predicatore della fede. Grazie a Dio la grande idea delfapostolato laico si estende sempre di più. I cattolici in una sempre più grande misura sentono la loro responsabilità per 1 le sorti della Chiesa di Dio e sempre più spesso si schierano I spalla a spalla con i sacerdoti. Invi- . .tiamo ad una onesta collaborazione tutti gli uomini di buo– na volontà, che testimonino Cristo e la sua buona novella con la parola coraggio~a e degna, ma non solo con la pa– rola, anche con l'esempio di un preciso stile di vita, con coscienziosità e con bu.ona disposizione d'animo verso il pros– simo. " Chi pertanto v~ riconoscerà davanti agli uomini, an– che io lo riconoscerò davanti al padre tuo che è nei cieli " (Mat. 10, 32). E' venuta l'ora della professione della S~nta Fede per noi tutti, no~ solo i Vcscovi e i sacerdoti ne sono i confessori. Confessorv sono anche i genitori di fronte ai figli e all'ambiente in icui vivono. ConfessO)·i sono anche gli insegnanti, i medici, tutti i lavoratori, perchè i doveri one– stamente adempiuti, non possono privarli del diritto di cono– scere il Padre celeste di fronte agli uomini. Se non pròfes– sassimo la fede in Dio e nelle difficoltà che essa impone, saremmo apostati e rinnegati .. Il popolo polacco si av1•icina, come in pellegrinaggio, al millennio dal suo battesimo. La grande novena con la quale ci prepariamo a questa solennità, costituisce per noi un profondo momento religioso. Viviamolo nel modo migliore - vicini a Dio. Questa novena non ha nulla a che vedere con il fanatismo religioso. La "peregrinatio " dell'immagine del– la Madonna non va trattata come uno spettacolo, ma come una occasione per approfondire la vita religiosa, per fare penitenza, per tornare sulla buona strada e per riparare il male fatto. L'immagine della Madre Santissima lascia pro– fonde .tracce -d01.Junquepassi e_sono tracce nobili, riscaldate dall'amore divino. Ringraziamo lddio per questa grande gra– zia che ovunque passi rende migliore la gente. Che la Madre Santissima, Regina nostra e patrona della grande novena, vigili su di noi e guidi il popolo, i sacerdoti e i vescovi in santa unità. Chiedendovi fervidam.ente le vostre quotidiane preghiere, di cui abbiamo tanto bisogno, per la Santissima Trinità vi benediciamo tutti nel nome del Padre, del Figliolo e dello Spirito Santo. A men. Jasna Gòra, 4 settembre 1960. ( Firm. Card. Primate, Arcivescovi e Vescovi della Polonia). MtjNTE DEI P ASCHIDI .SIENA ISTITBTO DI CREDITO DI DIRITTO PUBBLICO F O N D I P A T R I M O N I A L I L. 6.559.520.778 Fondato nel 1624 Tutte le operazioni di BANCA E CAMBIO CREbITO FONDIARIO CREDITO .f GRARIO Corrispondenti in tutto il mondo DIREZIONE GENERALE; S I E N A Filiali: TOSCANA - CJ\MPANIA - EMILIA. LAZIO. LIGURIA - LOMBARDIA • UMBRIA 1 Dire:rioM, reda:ioM e amminutra:ioM: Roma - Via di Porta Castello, 13 - Tel. 561.ÙIJ • Direuore: GIOVANNI BAGET-BOZZO - Redauore responsabile: DOMENICO DE SOSSI Autoriuuione del Ti!ibunale di Roma n. 6923 del 30 maggio 1959 ABBONAMENTI: Annuo: L. 2.000 - ~.: L. 1.100 • Trim.i L. 600 Tip. Alls-GIIAF • Roma - Via Banchi Vecchi 12 - Telef. 652.576 a

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=