l'ordine civile - anno II - n. 20 - 15 ottobre 1960

pa,g. 18 democrazia : e che per legittimare • il riconoscìmento del principio di legitti– mità democratica da parte dei cattolici bisognasse_ sollecitare in senso contrnt– tualistico i testi della Tradizione. ·Ci troviamo di fronte a un'ennesima. prova del modernismo :politico che do– mina culturalmente il partito che • si intitola alla democrazia cristiana. In· sostanza, per questo modernismo poli– tico, democrazia cristiana significa l'ac– cettazione del contrattualismo, del pat- . to sociale e della sovranità· po polare da parte dei cattolici. Il " Popolo " ce ne ha dato, con gli articoli dello Spitella, :la prova prova– ta: ,ma i frùtti dell'errore parlano già da • molto tempo con la voce dei fatti. G. B. B. La morte del realismo Il nobile Cassola ---; ohe ,è pur sem- pre un uomo .d'ono,re tha ucciso il realismo. QueJsta in ,so!stanza la tenibile a•c– ou 1 sa lanciata ,da P .P. IPasoEni• {neille ve– sti dellil'An'tonio ·shake,speriano) al vin– citore ,d,el Premfo Strega 1960. Val forse la ·pena di ricordare, a tito– lo ,dii cronaca, le ,cir,costanze e le cause del mediitato e:xiploit pasoliniano - pre. feriremmo ,di,re piiutt.os' to bravata - perché in effetti fu tanto e.ffi:caoe ,(da non ·commuovere nessuno-) 1 quan'tÒ ·cri– ticamente infond·ato. Aihl'Oipen Ga•te, il noto ,:riiitroivo ,mon,dano, si ,dovevano ,pa– trocinare 1gli ultimi voll!U1mi rimasti 1 per la ,seconda e definitiva votazione: Pa– so'1ini do•veva far l'elo,gio ,di .Calhino e dell suo Cavaliere inesiste.nte, è ,trovò an– che il modo ,di ,fare un'orazione lfun-e– bre .., Senonché - forse per la mancan– za di ,quella vis ora-toria ohe infiamma le 1parn1e del Mar,c'Antonio vero, quelli) deMa tragedia di Shakespeare - ,l'ora– zione paso1iniana 'ha sortito 11',effebto con'trario {o ·,perl.ormeno non •quello de– siderato) : 1Ca•sso'1a, eo,n fa ,su_a Ragazza di Bube, ha vinto i1l,Premio .Streg-a. E' da notare, comun1que, e,he lo Stre,ga e tutti gl,i altri ,premi fo't!terari in genere, non sono riconoscimenti ,cihevanno pre– si alJa ,letter!l e ,consiidetati si1cmri ,indi– ci ,deHa ,ciivillrtàletteraria contempora– nea ; non ,può non farci piacere, 'tutta– via, che i,l sentimento genuino, quando si risolve in immagini 1poetiche, a1b1bia ancora ragione delrl'·estro,sità ,gratuita. Ca1pita ~pesso ai nostri g.iormi sen– ti11e 1parlare ,di romanzi e poesi•e che sare'hhero • ,e;stie·ma'mente •11iuscite ,pro– prio 1pel"c:hé1prendono ·le mosse ,da ,poe– tiche ,co,sidètte ;d'a,van:gua11dia, 1per le quali l'ul"genza delle istanze soeià.li prende iil ,posto ,ddla demagogia ; i pre– supposti della ·poetica stessa queUo del– la sterile poilemica ; )'amore queHo del non-amore {per non •chiamarlo col suo ve•ro nome); :il senti,menito genuino ,quel– lo ddl'istinto. E 1 questo fonomeno di pervertimento letterario si è identifi– cato col realismo noistrano, sì ,da'far •con– fondere a tal punto le i,dee che illn'ope– ra ( specie il ·romanzo) è tanto più vali.- a do quanto pm realistiche sono le situa– zioni ~he si -descl'ivono, e quato più .cru– do è il suo linguaggio, no•n inteso tan- · to co•me ,m•ezzo.espressivo (,unico· é va– lido) ,dell'autore, • bensì come pretesto di una eJstrosità voJuta - e perciò sin– ce,ra - tenrdeinte sofo a far c·o~po. Quan. to ci sia ,di ·vero ,l~- ,questa smania di voler a tutti i •costi porre il dialetto contro la 1lingu·a, e·',fo•rmill'lare '1a ,possi– hifoà .di un· dialletto.ilingua, è ancora dà vedersi. D.i :vero, o meglio di reale, vi è -soll·o una V:asta j>ro-duz.ione ,che ha bisogno di essere si,nceramente giudica– ta e ,valUJta-ta1per •quella che. ·è, aWi~foo– ri dei preèon1ce-tti e ,delle prese ,di ,posi- zione. • Viep 1 fa'tto di ,pe,nì;,are a questo ,punti) aM'opera ,di Verga.,,.(•e segnatamente a "I 'M 1 ...rr·") ""'· • • hl • d" ' , a ·atvo 8 ,1.a ·e a1 suoi 1pro· ,,emi 1 carattere 1linguistic? che ,pur vengono ammllati e -superati nel m~•rabil:e Hu,s– so di qudla sua 1p•rosa· veristica che non· ha avuto mai •bisogno di un glossario del tipo di •quello fatto seguire dal Pa– so'lini - ci si ·passi il confronto - ai suoi "Ragazzi di vita", e che ci richia– ma alla lontana l'uso inaugurato dal •Pascoli. 3 • Ma ·tant'1è. Oggi i~ nostra produzione leùeraria si arti-cQl\ii" in ,du,e fifoni pa– ràJJleli e ÒJllposti: UJhorquel.fo pasolinia– no, ,dì gr.an 1mome~to, esaltato, o,ggetto di continue ,11i~hieste: conrerenze, cine- .,~ ma, 1 telllllro, ecc,, ,tanto ,fortunato ,quan- • • f ·rn l to 1n continuo er.men'to per e sue ,po- sizioni moralli, ,poli~i,c'he e contra,d,dit– torie; l'aiLtro invece, •più modesto, ri– spetto ail gran rum~re del iprimo, piìÌ seliio ·e •coiraggioso n~Paiilermaz,ione del– la sua coereinza, ri,foggente ,da og,ni •ru– more, e soprattut,to più vero, che lòlpesso vien ritenuto -poco lhri,lla-nte e noioso. Questi ,due .filoni., 1hanno visto, ai11'0- p·en Galte, l'uno ,di fronte all'altro i lo– ro raip.presentanbi nelle figure ,di Cas– sola e ,di Paso'lini. Ne venne fuo.ri l'ine– vitahiile scon,t,ro, c:h~ non fu altro ,cihe.un att-ac.co dellrla1par,te rpiù rumorosa decisa– men•te sferrato ,coll!iro la pretesa ingP-– nuità di chi ,è cap~ce a•ucora di pren– dere sul serio ,le 'Cose ·del cuore e del sentimen'to. ,M·a "L~ ragazza di Bube" - e qui ·è il .gross,o equiivoco - nel-le sue 1iimrpi•de,pagine""ha valore 1 pmprio perché rnppresenta un ulteriore acqui– sto, -da •parte deill'aiutore, di una espe– ·rienza umana più ri,cca e più vera ri– spetto ·aHe sue opere ;precedenti. La "canzone nova" Bambini, sorridete ... è nata una pr~ghiera ! D. F. ·co-n gli occhi'' appena chiusi cantatela, stasèri.i... Noi francamente IN auguriamo, per .il bene e il decoro della tradizione 1>imil– lenaria della Chiesa Cattolica, che que– sta '.' nova " preghièra si limiti ·a na~ce– re e ·,a morire sull'anfiteatro della Cit– tadella Cristiana di Assisi, ·ove il caso ci h•a condotio a str'<11biliarci .non mo.lto tempo fa. •- A chiusura dell'iht-eressa•nte ciclo di ,. l'ordine civile studi. cristiani indettq dalla. Pro Civ{ta– te, la grandiosa e modernissima istitu– zione. di cui .è artefice il dinamico D .on Giovanni .Rossi, .la IV Sagr.a della Can-_ zone Nova costituiva ,infat~i lo sp.etta– èolo. co,nclusiv.o ad_ uso e co,uumo. di .. Principi della Chiesa, Monsig.nori, sem– plici frati e semirnar.isti, Reverende Ma.– dri ed ingrigiate educande, nonché il folto stuqlo di ragazze e di giovani iniziati che si _erano da qualche giorn.o adunati alla Cittradella per il Corso di vui _ sopra; dob~iamo s1J,bito dire c'!e non ma-ncavano f-Oti esponenti della· si– ni·stra democristiana e no, a cui certo devono far gol~. questi aspetti della '.' evoluzione " in; seno alla Chiesa, spe– cie se, come ne.l nostro caso~ condito dal rit.,;,,o delie trombe jazz d~ll'orche– stra Cera,gioli: QuatttJrdici strumenti a fiato, ci sembra~ il piano,. la chitarra elettrica, il co.ntr,abasso..., l'organo e gl{ urlatori... - mistic'i bisogna ·aggiungere. _ Le canzoni, mo,l_to. lontane crediamo dallo spirito delle Laudi che proprio in Assisi il Poverell'O cantò sette secoli ad– dietro e lontanei anche, vog.liamo pen– sarlo, dallo spirito voluto daU'orga– nizz.azione che, ;nonostante le critiche piouuJe da,ogni ~ettore e corrente de.l– l' opinio.ne pubblica sana, si ostina da– qualche anno a 1 quest-a parte a volere una manifestazione che non fa altro che coprire di ridicolo (per fortuna a. noi piace ridere!) un'istituzione le çui ini– ziative sono spesso buone e lodevoli, nonostante la " e.sa- sperata" ricerca _di " una modernità ·r• che il più delle volte non è sentita od è giustamente tacciata di ibridismo per i suoi aspetti troppo poco ortodossi o non conformi alle tra– dizioni del nostro istituto religioso. Tornando pertanto -alle canzoni pro– grammate alla IV Sagra ( e dire che sulla copertina dell'opuscolo ove -ne so– no stampati i testi "poetici", sono raf figurati dugenteschi cantori con flauti e mandole .._.!), e sorvolando su quanto è stato già ,ampiamente trattato dalla stampa nazionale, vorremmo soffermar– ci brevemente sul modo in cui sono ·state ese,guite ·e sul valore, ma è un'eu- • f e mia usare questo ter:mine~ dei loro testi. L'orchestra, l'abbiamo' già detto, era una tipica orchestra per musica da juke-box· ove m.J.ncavano persino quei violini che ne avrebbero almeno addol– cito ritmici eccessi; i cantanti, eccei– tuaio qualcuno, urlatori dell'ultimo ... grido ; con il presentatore, Silvio lVoto per la· cronaca, la .m-anifestaz,ione aueva tutto ,il sapore .di un av-ÌJenimento mon– dano tipo FestiJal di Sanremo e non certo il carattere desiderabile per la chiÙsura di un c'orso di stùdi cristiani. Il livello musicale buono a dir~ il vero, m-a questo 1 .non interessa;· le pa– role delle canzo.ri, i invece... E pensare che -nei pur ·apprezzabili intenDi di Don Gi"ovanni R~ssi J_ueste • dovrebbero ,:ap– presentare il _prit,,,o lotto. di una futura valanga di canzoni " nuove '.' per l'ap– punto, da ,distri6uire via Radio-TV od incisioni discografiche, ad un. più largo pubblico del po"J,'olo operoso. La mas- i '

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