l'ordine civile - anno II - n. 20 - 15 ottobre 1960

bi pag. 12 escludere il PSI dal gioco post-eletto– rale dc. Agli smemorati, ai distratti, po– tremo tuttavia ricordare che la disin– voltura della segreteria politica D.C., tocca direttamente migliaia di comuni e milioni di cittadini, •che sembrano non pesare nelle alc'himie po'1itiche del par– tito. Per J.e situazioni di tali comuni sem– bra che la massima-guida della segre– teria politica DC sia stata la napoleta– na: « c 1 hi ha avuto ha avuto, chi ha da– to ha dato» con quel d1e segue. Per quanto riguarda i comuni supe– riori ai diecimila abitanti, ed alle am– ministrazioni provinciali, i ,casi sono Lre. Il primo riguarda i comuni e le amministrazioni provinciali ·.in cui la DC, da ,soln o con i tre partili di go– verno, conseguirà la magii;ioranza asso– luta. Potrà essere allo1·a che si formino giunte dalle quali siano esclusi il PSI. il PCI ed il MSI ed i monarchici, sal– vo bizze; d!l ·oddisfarsi subito, dei so– l'ialdemocratici e dei repubblicani, in- 1·ese ad imporre l'esclusione dei liberali rlalla magl,'(ioranza, per fare ,posto al PSI, che si offrirà generosamente per còn tribuire al progresso del popolo. Il secondo riguarda i comuni e le provincie in e1.1iil blocco governativo cd il hlocco rlelle sinistre si equivar– ranno, per cui si .i·mporrà una scelta fra l'appoggio delle destre e quello riel PSI. La scelta della O.C in tali casi, non potrà esser,~ dubbia .. Le destre, per so– lenne deliherazione ,dei massimi orga– ni statutari del partito, debbono ·essere considerate alla stregua dei comun.isti; ner cui si imporrà la scelta dc.i ~ocia- 1 isti quali compagni di strana: Le ri– serve avanzate nei comizi? i rluhhi e,l i dolori •.~ulla democratì,cità dei sociali– sti? Ma saranno « stati di necessità » che ·impongono la scelta. Le riserve del– la GerarC'hia? Si tratterà di innocui esperimenti amministrativi, atti a sag– ~iare le p1'edisposizioni del PSI. E' però pur vero che la lur{!a autono– mia, di cui le situ.az.ioni locali godono, pro•prio in ra.gione di questa ambivalen. za deila rlirezione democristiana, può essere utilizza La per soluzioni diverse e opposte •all'apertura a sinistia. La ,lire– zione democristiana non potrà accettare i fatti compiuti con i socialisti, e respin– gere i fatti ,compiuti senza e eontro i socfalisti. I risultati di tali operazioni? •Quella apertura sul PSI, resa sino ad oggi dif– ficile ai vertici da una sorta di pudore da un realistico calcolo sui contraccol– pi, dilagherà ,dalla periferia al •centro, pinta avanti dagli apparati ,provinciali del partito che, controllati ed i,spirati dalla direzione, spianeranno a questa la strada per le mosse successive, che vedranno il PST inserito decisivamen- te nelle future maggioranze. Il terzo riguarda i comuni •e le pro– vincie in cui le sinistre avranno la mag• giornnza assoluta, anche se la stessa potrebbe venire meno con il distacco del PSI dal PCI. Ma per questi casi, v a.le quanto det- vCI \., to per i comuni inferiori ai diecimila abitanti. Altre manovre non sono possibili. Che se la DC, dopo aver considerato le destre ·come veicoli di peste, dovesse far ricorso ai suoi voti in casi partico– lari, e se I+! destre, per cupidigia di po– tere o malintesa sensibilità per pero– razioni più. o meno interessate, doves– sero accordare fiducia alla DC, stareb– be a significare che ci troviamo avan– ti ad un gigantesco baraccone di fiera. Non sono le nostre parole grosse, ma considerazioni che riteniamo trovino ampia giustificazione nella realtà. LUJGI ANFOSSI EX-COLONIE Nigeria e Congo Il F ottobre scor,so, l'ex territorio britannico della Nigeria, ha conquista– to la sua indipendenza. Nella storia coloniale inglese del dopoguerra, que– sto fatto, dopo la •concessione dell'indi– pendenza all'India, è considerato l'epi– sodio di maggiore importanza. Il paese si è da'ta 1fna costituzione federale, che oltre il distretto della ca– pi tale, Lagos, comprende tre altre uni– tà statali, la regione occidentale, la re– gione orientale ed infine la regione set– tentrionale. Il nuovo Stato indipendente ha una superficie di quasi 800 mila kmq. ed una popolazione di ci-rea 37 milioni rli abitanti, il che significa che la Nigeria è il paes.e più popoloso d'Afri,ca. Se si pensa che il Ghana di 'Nkru– mah non conta che poco più di 4 mi– lioni d'abitanti· e lo stesso •Congo ha una popolazione che si aggira sui 13 milioni, si ruò hen comprendere l'im– portanza che nel nuovo ennilibrio afri– cano avrà l'atte211;iamento dei l,'(0ver– nanti di Lal!OS. Tuttavia negli ambien– ti politici internazionali,, ed in parti– colarn in quelli britannici, si sottoli– nea <:on compia,cimento il clim~ ben diverso., la preparazione e l'or•dine in cui si sono svolti i primissimi passi deÌ nuovo Stato indipendente. .. Se si tiene conto che in questo pae– se, forse più che nel Cong;o. esistono differenze razziali profonde ( si conta'– no addirittura trecento 11:ruppi etnici, forti 1?rn1mi reli!riosi diversi. ed infine profondissime differenze neH'orgianÌL'7-• zazione sociafo, ci sarebhe veramente ria rimanere perplessi di fronte al così d.iverso svil11pno dei due territori afri– cani, Ni11;eriae Con!!o. Ma sarchbe troo– po facile gettare s11lle sn11lle rlei belai tutta la responsabilità della irrave si– tuazione con{!olese o di acr.usarli di ir– respons,.bile inca.pacità nella loro ope– ra di civilizzazione. Innanzi tutto oc– corre por mente alla diversa imposta– zione nolitica ed ideoloirica della colo– nizzazione hel/!a rispetto a oudla in– ,2;lese. Benché ovviamente sia bP.l!!;ic·he inglesi non fossero mossi nella loro esoansione coloniale da scopi solo uma– nitari, ma i primi tenessero ben pre– senti ~copi principaJ,,...,n te eoon.omioi l'ordine civile ed i secondi scopi politici ( impedire J'.espansione francese in tutta la valle del Niger), strategici ( antica storia del– le Indie e del Sud Afri,ca) ed anche e,conomici, a contatto con una num,e– rosa popolazione indigena ambedue le nazioni dovettero sviluppare una loro politica ,coloniale. La valle del Niger presentava due caratteristiche assai importanti. La par- 1·e meridional,e, nonostante il suo cli– ma tropicale, si presentava già all'ini– zio del secolo fittamente popolato per essere un paese africano, mentre il set– tentrione 1 più arido ed islamizzato era diviso politicamente in numerosi i;ul– tanati, i cui sovrani erano gelosissimi delle loro prerogative. A queste carat– teristiche geografì.co- po.Jitiche si aggiun– geva il fatto assai importante che tut– ta l'Africa occid,entale, in special mo– do aUorno al golfo di Guinea, presen– ta carntteristiche clima tiche assai sfa– vorevoli allo insediamento europeo, ed vi sono ancor oggi diffuse malattie tro– picali e la mosca tse-tse. Fu pertanto chiaro fin dall'inizio al governo inglese che la Nigeria non sa– rehbe stata mai una colonia per « Set– tlers », cioè per coloni metropolitani. Ad ogni modo, anche per indirizzare le correnti emigrative in altre rlirezio•ni si arrivò a vietare da par,t,e del goyer– no di S.M. l'acquisto di terre nel terri– torio nigeriano a.i non indigeni, con la eccezione clella zona di Lagos ,e di al– cuni ristretti ,comprensori del delta del Niger. Tale impostazione politico-eco– nomica imluceva ·il governo britannico· già fin dal Iontimo 1922 ad introdurre nella Costitnziobe della· Nig~ria il di– ritto per i nativi ad esser memhri dei consigli esecutivi. Nel 1946 con la Co– suwzione dt;.l Richard veniva intensi– fica·ta la collahorazione a livello gover– nativo con dementi indigeni. Nel 1949 per modifi.care la Costituzione di Ri– chard concepita in forma troppo cen– tralistica·. convenirono ad Ihaden da tutta la Nigeria rappresentanti delle popolazioni indigene. TI nord del pa,ese già da temro era sottoposto a una clas– sica forma cli « indirect rule » del tipo rli quello usato con i vari principati in– diani. Nel 1957 nelle due regioni meridio– nali si te'nevano per la prima volta le elezioni. Compa1·ivano allora sulla sce– na due uomini politici, preparati e mo– derati, dei quali l'uno Arikiwe aveva completato la sua .preparazione in Ame– rica e l'al~ro Awolowo aveva studiato in Inghilterra. Infine nel 1959 si tene• vano le elezioni nella re1?;ione setten– trionale del ,paese, la quale ha una PO· polazi•one che è circa la metà dell'in– tera Nigeria. Il successo era riportato da un partì,to appoggiato dai princi·pi musulmani, ma che aveva a capo un uomo di umili ori2ini e che dimostrò ben presto note 1 voli capacità. di,venen• do primo ministro del nuovo Stato ni– geriano: Agubakar Tafawar Balewa, creato Sir dalla regina d'Inghilterra. E' certo che i nuovi dirigenti nigeriani . sembrano dare prova di un alto senso di respons!l•bilh~ e mQltq h!lnn,q im• -

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