l’ordine civile - anno II - n. 11 - 1 giugno 1960

bi pag. 8 Come chiedeva l'On. Lucifredi nella relazione sopra ri– cordata, si affronti ab imis fundamentis il problema della struttura delle due Camere, delle loro attribuzioni, dei loro rapporti, così si assicurerà la piena funzionalità del sistema parlamentare. I criteri di differenziazione sono molti. Non staremo qui a ricordarli. Si pensi al Senato degli Stati Uniti, alla Camera dei 1 Lords inglese, al Consiglio della Repubblica in Francia. Se ne discusse molto anche alla Costituente. Al– lora non si trovò una soluzione adatta 'e, forse, non si poteva, mancando quella esperienza che, oggi, noi abbiamo notevole. Non si trovò una soluziQne neanche nei sett-anta anni di sto– ria parlamentare ,che precedettero il fascismo. Ma dall'esame dei tentativi di giungere ad una sistemazione, dalla fatalità si direbbe del loro insuccesso, risulta con evidenza che i rifor– matori si trovarono costantemente di fronte ~ perplessità- che i loro limiti politici non permettevano di risolvere. Se, ili– fatti, si doveva dare una diversa struttura alla 1-econda Ca– mera bisognava modificare il sistema elettivo. Ora, una ma– niera di modificare il sistema elettivo del Senato c'era e ne- , cessariamente si proponeva da sè all'attenzione dei i:i;iuristi la r,appresentanza su base regionale. E' chiaro. rlunaue, che al , _disotto dei vari episodi, una rai!:ione storica fondata e grave, iµipediva la realizzazione di cui si avvertiva la necessità, ma di cui si presentavano, nel contempo, le 'inevitabili conse- · guenze. Tale ragione oggi dovrebbe -essere scomparsa e un siste– ma fondato su -di una vera ra·ppresentanza reirionalistica e iU quelle forze e categorie che in virtù della loro ·preparazione pratica e teorica possono dare una soluzione ai problemi. più urgenti, potrebbe definirne il problema. Ne potrebbe derivare un'assemblea di riflessione, caratterizzata dal numero ristret– to dei membri e da un più intimo collegamento con nuclei territoriali di popolazione e capace di recare un contributo l' òrdine civile di maggiore ponderazione e di più consapevole arlerenza a,ld realtà. Ma la proposta di elezione di cento s~natori, riservata a coloro che esercitano il mandato parlamentaré, suscita altre perplessità. Il principio di uguaglianza affermato dall'art. 3 e; dall'art. 5 I della Costituzione, per cui tutti i cittadini pos– sono accedere agli uffici pubblici in -condizione di eguaglianza, ci sembra leso, anche pe:rchè il sistema previsto, fondandosi sull'anzianità di carica, crea delle situazioni di privilegio immodi,ficabili: chi è in testa all'Albo la prima volta, Io re– sterà per sempre, non vedendosi come possa modificarsi in seguito l'ordine formatosi. Si potrà dire che il principio della uguaglianza non soffre di alcuna violazione per la natura di legge costituzionale che la riforma del Senato dovrà avere. Ma vi sono dei principii che formano il substrato di un ordi– mimento giuridico e che sono immutabili anche per le leggi costituzionali se non si voglia alterare l'essenza dell'ordina– mento: tra questi sono da porre le affermazioni di cui agli artt. 3 e 51 della n-ostra Costituzione. Vi è da chiedersi ancora, con il Mortaii, se sia possibile mantenere· il regime paritario quando si àlteri notevolmente i1 rapporto fra membri eletti e· membri investiti della carica all'infuori della designazione del corpo elettorale. 1 Le altre modifiche, abbreviazione della durata del senato da sei a ·cinque anni e nomina ·a senatori a vita di chi è stato Presidente di una delle Assemblee Parlamentari per cinque a;11nio per una intera legislatura di almeno tre anni, non pos– sono non trovare tutti favorevoli. La diversità della -durata -non ha mai funzionato per l'a1tticipato scioglimento del Senato. Essa può dar luogo a gravi disfunzioni per le differenti mag– gioranze che a distanza di un anno si possono formare ; nè v~le l'argomento di un interrotto controllo del Parlamento sul Governo, perchè vi provvede la prorogatio. La parità di durata per le due Camere si conferma con la soluzione mi– gliore. I ;lamarca nazionale apprezzata· - intutto i il mondo MECCANICA VERGHERA GALLARATE 28 CAMPIONATI DEL MONDO AL SERVIZIO DELLA PRODUZIONE DI SERIE

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