l’ordine civile - anno II - n. 7 - 1 aprile 1960

b NOTE POLITICA INTERNAZIONALE Krusciov . lll Il viaggio in Francia del p•reisidente Krusciov allunga l'elenco di qoolli che la pubb-licistica americana chiama "viaggi di buona volontà". I lead-ers dei due blocchi cercano con quesbi contatti diretti di preparare ile opiroion,i pubb.li – ch:e dei V(J)ripaesi alle esigenze della politica dell,'-0:ccordo e deU'equilibrio .. Chi crede cfre la valigia del le 1 ader so– vietico sia piena di allettanl!i ofJerrt,eal presidente De Caulle perehè cessi di ap• poggi(J)re le 'tesi del cancelliere Ade- - nauer su Berlino, o addirittura perchè allenti i suoi legami con la Nato, si illude. In verità, la pohitica interna::.ion,ale ha oggi uno scarsissimo margine. Se è possibile supff[!!re quélla f oNita_organiz. zativa di tensione intèrnazionahe che ha preso il nome di guerra fredda, si è ben lungi dal potl?Jr ,super.are la divvsioTJ,-e del mondo in blocchi. Ques-ta è naba con .la costituzione del ·« campo socialista » e _ non ve,,rà meno che quarodo verrà ,meno il comunismo, o almeno l'-wUeanza poli– tica e milvtare tra paesi com-unisti. Gli obiettivi ,politic,i del v-ìaggio del capo del governo sovietico so-no dunque limitati. L'i,inportanza di ques_to vwggio sta nel fatto che l'URSS comincia a normalizzare le sue relazioni con •l'Eu– ropa, a _specificare e -determinare la sua az-ione politica in rehazione alle diverse situazioni dei paesi europei. • Non c'è dubbi,o che questa poilitica non comporti oggettivamerute un dive-rso regime di rapporti tra URSS e pa.f~sisa– telliti, così co,me comporta una diversa valutazione del problema tedesco. Ma queste -sO'Tto prospettive di più ampio respiJro ·che si imparrann-o con il te·mpo, soiogliendo -lentamente la forma di im– pero mongolico, con •cui è or-ganizzata la zona dell'influenza sovietica. Il presidènte De Gaulle riceve qual– che vantaggio dal viaggio di Krusciov. Da un hato,·egli può sotto un certo punto di vi'S,ta v·ede,_recon/ ermata la dottrina di pohitica estera sua e ,del canceUiere Adenauer, second9 cui un fermò com– portamento nei confr-onti dei sovietici, è compatibile con i migliori rapporti con essi. De Gaulle si è rif,iutato di fwre la p,iù picco.fa concessione su Berlino, ha reso impo-ssib·iJe ,l'egemonia della linea ingle– se sulla politica occidentale, ha ritwr– dato la data della so•mmitiJ,, è i,l maggio•– re astaco-lo ( almeno formalmente, pe,r– chè iin ·realtà egli serve a coprire le in– certezze -della diplomazia -s.tatun~tense, per quanto riguarda. i ruwvi rwpport~ E COM M_EN TI con .l'URSS) ad un acco,11dosul pmble– ma tedesco. Eppure Krusciov dichiwra formal– mente che i termini ,dei suoi ra·pporti con De GauUe sono e,ccellenti. Qualche bwttwta pepata an,d-rà vista com-e lo sbotf!are di un temp,e;ramento e non co-me un fatto polit;ic·o ; e tenderà sempre piwttosto a ooprf•re un accondo che roo-na impedirlo. • Un altiro vantaggio indimtto del viag– gio di K,rusciov, il Pr,esi!dente De Gaulle p.uò riceverlo in m(J)teria (J)lger.ina. L'URSS è decisa a g,io-va'rem-o-lto me– no ,fo oart•a a,nt;ico:lon-ialis-ta e ·soprattutto meno r.aJdve-a,Zmente. l-l gen. De Gaulle, Ulwst;rarodoZa sua po-litica verso l'URSS, aveva indicaf!o nella « so-l~d<irietàb·ian– ca >J un riflesso co,mune ai ,due p•aesi. E' certo diffici!le crede,re che il governo sovie-tico pe•rmetterebbe oggi ai suo-i sudditi as;,~tici di partecipare ad una co,nfere,nza, come quella ,di B-andung, dominata da!Uo slogan: « l'A,sia agli as,i;atici 11. Le parole d'o-11dineantico-loniaZiste e l'o11g~nizzaz-;iÒ,ne • del'la rfoo-lta • cÒntro l'Eumpa," èa11dini della fo,rmula . di Banding, giovano solo a Pechino. - A nc_he su questo pi.eroto K ruscio-v se-m– bra ravvicina11si aZle de di Slialin, che conchiuse il XIX congresso del PCUS, nell'ottobre del '52, con un appello ai partiti -comunisti ew11opei.Non ch,e Kru– sciov interoda ritentar-e una vaforizzazio– ne del PCI e del PCF: ma, in so-stanza, sia pure per motivi diversi da S-talin, egli preferisce sentirsi ormai parte piut– tosto· del medesimo mondo dègU Stati Uniti con i quali si pone in concorrenza che del mondo delle nazioni sottosvi– luppate. I viaggi in I-rodiaed in Indonesia sono stati camtte,r-izz-;ati,da criliiche ed -inviti alla buona amministr-az.io -ne a quei paesi rivolti con il tono -di clvi sa di non avere alle sue spa.ZZeun swperior-e -live-llo e-co· nomico so-cial-e. Krus-ciov è giunto sino ad a-ppoggi·are formalmenbe la politica aJlgerina del gen. De Gaulle, quella po:litie-a che il PCF aveva rifiutato e che si e,m po•i vi– sto clamoros,amente cos.t>retJtoad ac– ce,fJt(J)re. Non p•robabili -appaiono invece le von• cessioni-da part,e -di Krusciov a De Gaul– le per qlian-to riguar.da i,l cilub atomiéo. La Francia non è in so-stanza un inter– locutore, su que·sto pi-ano, per l'URSS. Poichè La tesi del governo sovietico è la distruzione degli stocks atomici, Kru– sciov può accettare la tesi senz-a,,mutare di nn rigo la posizione sovietica : e non c'è dubbio, che lo farà. Ma queis,to cam– bierà poco,- sia .per l'uno che per l'altro ilei due lea,ders. Sia per la Fr.ainc,iache per la Rwssi!a, la chiave de,l prob,lema del disarmo nucleare è l'America: è solo con il governo di Washington che ·essi possono trattare qwaJlcosa di utile e di politicamente interessante. P,er -il resto, nulla vi è ,da attendere dal_ viaggio dii K•rusci-ov. /rl - terre,no che appare più fecondo _è qwello degli sc,am– bi commer-ciialli, in vonseguenz,a di una recente -accebtazio,ne da par.te dei nissi del pr,incipio d·i co,nvertibilità -negli scambi russo-francesi. I russ,i nifiutano di pagar•e in oro_o in doll-ari le merci che acquis-tano in Fran– cia, ma accettano di pagarle in -marchi, in franchi be-lgi o con altre divise di cui essi dispongono e che i frances-i po- , trebb-ero -facilmente convertire i11; do-lla• rie o-ro. E' difficile che il viaggio di K,,:usciov a Parigi vada, concretamente, più ·in là di questo. TUNISIA \ Burghiha e la religione 1'l presidente Burghiba h-a, in questo ultin:10, mese, preso du~ vohe posiziort~ su argQmento reli,gio,so, una riguardo all',Isilam e una riguardo al:la Chiesa ·e il Cristianesimo. La stampa - ha •fatto eco appena in parte a-Ha prima, trascuranido del tutto la se-conrd-a.Ci pare invece interess'ante esaminare i-1 valore di ambe-due. Riguardo all'Islam l'argomento è sta'. to fornito dal me·se -di' rarmadan, che, come è noto, ohh'li,ga i' feideli musulma– ni a un digiuno diurno così completo che ne dehiili'ta ta1mente 1 le forze,. spe– cialmente in una stagiOne come la pri– mavera, di modo che in o,gni paeJse mutsu'lmanQ si può dire che tutta la vita so-ciale· ne risenta un rallentamento no• tevo-le. Si lavora meno, si proiduce me– no, ci si interessa meno -a,d ogni mani– festazione ohe import-i un impiego di energie. Dinanzi .a 1 1 ritornò periodico ,di queisto periodo, cihe è sancito come pratica re– ligiosa di notabile importanza, Burg,hi– ba ha preso un risoluto •atteggiamento dicenido -che l'arresto ,del larvòro nel .pe– riodo del ramadan, ritenuto dal po·polo quasi una conseguenza neces·saria e lo– gica di ~un precetto religioso, era co:sa che gli ripugnava intimamente avenido il pae·se il massimo bis01gno di costante pro-dut,tività. Egli infatti dichiarava espressamente: « Io mi rifiuto di cre– dere ,che la reli,gione possa imporre una tale· e-si,genza. Lo di·co a]la presenza del Mufti deilla Tunisia, che a sua vo 1 lta vi

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