La Nuova Europa - anno II - n.31 - 5 agosto 1945

r. I LANUO'04 EUROPA SETTIMANALÉ DI .POLITICA E LETTERATURA srE.DIZIONI'! IN ABBON. f'OSTALW '.ANNO II - NUMERO 31 ♦ ROMA - 5 AGOSTO 1945 ♦ UNA COPIA LIH8 10 IN QUESTO NUMERO: LUIGI SALVATORELLJ: POLITI– CA ES1'ERA ITALIANA p. 1 LEO VALIANI: INTORNO JL PAR1'11'0 DE:LLA DEMO• CRAZJA ~ 2 •n LA SETTJjfANA • , p. 2 BASILIO CIALDEA: l' O L ON I A E CECOSLOVACJCIIIA: UN A BARRIERA MANCATA p. 3 VITTORIO IVELI..A: F I .V E E P RIN- DANTE ALDERIGHI: MUSICA p. G ALBERTO MORAVIA: CI NE ilt A p. G GIORGlO VIGOLO: SUL SI G N I F J. CATO DI cMA1'ER/ALISMO• p. 7 A. PICCONE STELLA: PETRARCA, FOSCOLO E DE RQBb;J;(TJS p, 7 SALVATORE ROSATI: NUOVO R O· MANZO JJJ STBINBECK p. 8 PIETRO~ PAOLO 'l'ROMPEO: G R I S S /. NI E STR.tLl.,'CAGAiVAS:>E p. 9 * QUATTRO GERMANI E P ER effetto dell'occupa.:ionc quadri· partita, si vanno formando, come 01>serva il ;\lanch~stcr Guar<i1an. quattro Germanie. C'è una Genrurnia renana, di cUl la propaga,ida francese fomenta le tenden• ze separatis_tiche. e· è tuta Germama t~i~?'~ii~,u~:~ito:,r;i:e~~ug~;~ difg.ll~ ~ tm pruno tempo te associazioni ove-raie SAN FRANCISCO E stato notato che nello Slacuto di S. Francisco, i principi ndamen• tali: d,ritti dell'uomo e c. · n– za, giustizia, nsµelto alle l.>ù {'fflatJ - progresso sociale, liùe;·tà, ì!'$/;il11Za, {,8;4Sp-- · lontà di vace. sono e11u1 i·,Utf:fà/~q,µ,e OJ? dei popou - e .\'oi popol rdelle vaZh»u,4LJ U11!te. -. mentre la dura pa;:Qa dJtl/f MfJ, 11uov,i Carla i11ter11azlo11ate è me1sa a {'f.,. carico dei uouenit e del loro rappre• . ...~ senta,a,. -. CIP 10 DEI JJllJEUALl IN– GLESI p. 3 UGO RUFFOLO: p n E M g s·s E AL· LA RIFO!'JlA AGRA.RIA p. 4 ;~~;~ ~~:~; ~~ti:l:i~t~~ 1f:~ib~~~~~ìt~ GUlDO DE RUGGIERO: P RE FA'· sembrato che prendessero colore poli• Z l ON l ALLA PACE • • p. 9 tico• v·t tma terzu Germania. amerl<:a, Uomrnf, popol,, anche capl dl oovcr– nc nel calore della battaylia, possuwJ darsi il l_usso di esprimere ,wbilt aspi– razio,u nvotu.uonane. Ma i grr.Wdl swu e t loro mt1111>triche combattono e vw,. cono le guerre, non sa,1110.c:to~ 1ion vossono, - e 11011e q11esuo1te ctl cat• tiva volontà, - s-poylian>i tiella loro qualità dl vi11citori e di dominatori, ,w·n possono 11011 tnterpretare sé stessi e te turo es1ge11zenel dato momento stort– co, far getto della loro co11dtzwne di vredomimo per vromuovere uit nuovo ordine di eauaalianza e d, gli.Lst1zta m• tentazìo11ale, lasciare il solito terreno del presente per il mira,1910 dell"avve• nire. Dell'avvenire si occuperanno quel, li che hanno ra9ioni da far valere co" tro l'ordlt1e costitufto; e t1vra111tocert~ mente un durn lavoro da compit:t e. ~ EMILIO LAVAGNINO: Il, RESTA U– RO DEL, 'l'EJtPIO MALATE• V[TTORIO G. ROSSf: Jf U RE .V E p. 5 S T l A .V O • . . . . . p, 10 DANTE ALDERIGHI: IN JtOlÌTE UMBERTO MORRA: l,A RIVOLU- DI JIASCAGNI, • • . p. 5 ZIONE DEI DIRIGENTI p. 11 na. dove si. vrati.ca u11apolitica ul!fU•llt· to più positiva. ma di sia,u/icato dub bio. Vi s'incoraggia infatti la Jormaw.r ne di uno s:.;ito bavarese cauottco. a tmte forte,::er:te conservatrici. E v'è in• fine una Germania russa. dove. non sol• ===========""'==============• I ~~;~1a~~-a:,:ic:i°~ii:!~ ~v;~~!ft/":;i~,;;~:~: POLITICAESTER·A ITALIANA sti è consentita un 'attività abbasta,iza riyoouosa. I partiti che finora son ve11u• {i ,alla buce sono il comm1.ista. il SO· cial-dcmocratko• fOn tcnde11.:e a:1ini al laburismo, e l'unione democratico-cri• sttaua. che 1iVStitu1sce il vecchio ccm• tro cattOllCO, . Ognuna dt quelitC Germanic ,-ifteUt., i desideri e le tendenze dello Stato oc– cuvante, si.ccht si può prevedere ctte. S6 un tale stato di cose dovesse JJér, vetuarsi, il territorio tede,;co diver• E ' stato detto che la migliore po- quc[ che <:I .resta di indipendenza. allo rcbbe tl teatro delle faturc lotte trt1 litica estera per l' Italia è una sforzo pf!lldentc ma continuo per ricon• le potemze. Esso servirel.>be a purre m buona politica interna. E' qu,esta quistarnc quel chb ci mane.a. Il miglior contatto i.nunediato i vuntl di vista an- ii~::!i:.1:ri:1tFi~~fi~,~:'.:fi~1~t ?-11rrf:i~~~F~\:~~:~y:irf \;ii.i ;;1;,,; r~~rt"~~if:t'~iti2i.; Il Cardinal Co11salvf, che, Legato ad m1 suo mondo politico, non aveva fede ~,ei movm1e11t1nu::io11uli, saiveva il 26 febbraio JSJ6 al Mi11ìstro plcntpolenzta,. rio austrrucu. e Che Lord Wìutam Bentatc,c, a·oota procurato di soJ,levare l' lt!llia qufJ11do era i1I potere dl Napoleone, to uovo conJorme al progetto che si era tmma• oinato dall'foghilteTTa per abbattere la di lui possanza. ma la contirwazfone aA dl d'oggi delle stes1>e-manovre :rarebt:>e indegna dei suoi se11timenti 011oratt, e mal c"Orrisponderehbe alle rtobtlt idee della .c:-ua illustre nazione,. llda e vigorosa. Ma questa verità d'o- da part?. del nostro governo 11 rista· che ricol)tituisra in quaU:he modo la :~f 1:~~potu~a s~1>e;~;~~:i~~e~i:il/~f. b•llmento lntegrnlc dcll'orrline oubbh• co11~pagi11eu~r!110nica, pu: most:a.n_- &~ co. prima esi!!en 7 ..a della pol!tira· int-c-r• d~si moll<! ~imlante cont,o po_s~lbdi zii~! : ~f!i~ 5.!~~t/ Je~~·if(ereProprio na. è anche il pr~st1f)!)01'to rii ogni no✓ r,t~m.i . di Ju:,.mma. que~ta polttu:a è su queste colonne) che la storia non str:1 -politica estera. r~t". dr!fi-clle dalla divmorie ~et ter- as11etta. Ci sono si~~azi~ni <:UiblSO• re~~~~~fS;ìr.{ 10 n~~ 1 ;~~•~7l~~~~·~\.~t1!Ta~ ~:;;;~ 0 ,,;I!,~~~:::i°u:r 0 :ti~ ~:n;i.~~~~r:~~ A disp~tto dei e sentimenti u,wrath e dell~ e nobili idee•• re nazionr euro– pee compirono la loro rlvOll1.7.lUht:; mu fu cammino ltmoo, irto di .diffu;oltd. ~a far fron 1 te,. ~s1z1edon_1 del!,:ate 1 da m~ ahhand~rnàrc l:r <lHf'sa (1,, 1 nome ita• ~~e pili gravf, L'1m.ica solUZlOne possl~ nere, quest om 1mm ,_ate '-"l r sol•. liano. F.' nssur!lo r~tP.ndcre che il fa. vlle 'sta nc'l accordo delle quatt_ro. Po• vere. _Nessun P 1 opot9 vrv_e solo l' nel scismo sia piovuto dnl ciclo In Italia. te,~ze sopra alcuni punti ~ssew.ualc i1~ m?ndo. occorre are t con~1 ~on g t al• Ma ~ ocrfettam('nte P.iusto ril('vare che •prime buogo, sulla ncoslttuztone det tn, ye.rchè, tanEto, gli altri mtendono il fa5Y"l;:;:mo è un rcriÒmcno !nternazio- partiti anti-na...-isti. sulla formazione di . f3!lt con noi. anc.he q.uesto è. wro nal-e ~d~ cui a!.tri cond:virte largamente 1LnapuùbU.ca ovinione per m.ezzo del• plu ~he mal nella Sttuaz,one odterna. con noi la responsabilità. Ed è lecito la sta,nva. e, in un seco,ido momento. t~~~~~g~ld'\p~~d~n d~e~~I. s~,!~a e:;. e rfo,veroso doma rida.re .... a~operarst f~~~:;ize.:iont di autortta amrr,in~st~a~ve E cosl scirà per noi, se davvero vor, remo tnfor~dere nella d1'ra rw1 rm .. dello Statuto lo splrito dei pri:1tdt>i en1111daU,_ a nome dei povoli. stra volontà. dal nostro senno: ma pos· perché la pen:t del !)?POio1tahan~ n~n • · · · ,&iamv dire altr.ettan-to bene che tutto v:adn o! ~re.la colpa. Siamo stati det Vlf!,· --==========================~ &", f. per no! dipende dall'estero. E come ti: ma abbiamo o~ r.he lottato, accettati. :: no, se .ne dipende semplicemente li no- a fianco rlet v_•~c_ttn~l. . . stro 1)ane quotidiano! · Nel~e conte~taz1om ~n altn stati e Abbiamo la ripresa del rapportt e(O• POl?Ol!·e SIJ:OC)a!mente in quene tert1· nomi<.•inon solo col grandi al.\e-atLm 3 tor;ah .. il nugl1.or metodo non è la fur– . con tutti gli altri paesi. Abbinmo la blz1a d1p!omat1ca e il meroa~tegg,a– .nom1alizzazione delle nostre relazioni mente:>,e tanto r:nei:io~ma qualst.as 'I soe– diplomatiche. Abbiamo cent:o questioni culaz;on~ sul. d1ssens1 tra le potenze ~~~Ji ~:ir:h1~'in~f~g~o~~1~~~ ~: ~e~~~~~z~~l\~ad~rr~rf~git~~ ad~=il~s~f. lavoratori Italiani, scambio di prodotU z.ia_In r~'?C1aal mo~do, senza ap1>esan– .di prima neces.sità. Abbian19 questioni t~rs1s~gt! .~r~om~nt1 geografici _ostort– . terrìtoria!.I. coloniali; abbiamo ta dlfe- C! o g,ur101c1. Chi mettesse Insieme 1a ~ri~e!,a~i~~~le~onfini, del nostro terr1· ~iv:~~\\~a,.~~n: ?t~\if~~n~~(ànn~;f. ·ogni 1>assoavanti nella nostra rlco• l'Istria occidentale commetterebbe .un struzione interna migliora :a nostra po. gravissimo errore a d?nno della patrta. sizione estera: ma altresl ogni m1gl!o- Nei cvntra~ti con vlcmi o !Ontant dob· •ramento d>è!le relazioni estere giova biamo distinguere sempre 11parttc01a– . alla ricostruzione e al consoli,lamento re e il ge.nerale, !\ momentaneo e Il lnte.rno. Ogni incidente .. ogni dèbolez· permanente. I govei:ni. ('; ! popoli.. N?n z.a. ogni crisi deJla politica interna c, rinvanghiamo vecclu 11t1~1. non att1zz.,a. ,nuoce nella stima degli alleati, nella mo sterili rancori. guo1'diamoci da ogni loro Jisposizione a darci la collabora- parola o gesto inutilmente provocantl Zione di cui abbiamo bisogno. Ogni tn- e ohe possano lasciare solchi dl risen· cidenLe. ogni contrasto In polit!ca este- timento profondo. Ma non rimaniamo r-a.specialmente nell>erelazioni coi Tre neppure inerti contro ingi,ustizie. pre• Grandi si tipercoterebbe immediata• potenze. falsità altrui: non ce ne tac• mente sulla Situazione interna. Si rl• ciamo complici col stlenZ'io, o peggio cordi Il veto Sforza che gravò cosl pe. con una s1>eciedi omertà dovuta a de– nosamente sulla soluz!one della crisi bolezza, a partìgian~ria. a preconcetti ministeriale ~I dicembre passato. ideologici. Occorre che. fissata al pun: Le due esigenze.. lnsomru.a, della 11. to giusto la linea di difesa det nostri costruzione Interna e d~ll'atUvità estt.... inte.ressl naziona!I. su questa si faccia ,ra non sono contraddittorie, -ma com- nunità morale dei partW. come del go• . pl~mentari. Bisogna accettarle tutte e verno che eta essi emana. due. coorxli-nar~ e tenerle strette tnsie• Anche per le colonie - che .non si me. Occorre camminare su un filo dl possono mettere su!!o stesso piano del ·r-asolo. Ogni parola tro11po alta. ogni territorio nazionale - la linea mlglio– mossa h'oppo ardita, e, 1>uò nuocere. re è quella dcJ diritto: 9e li principio . non foss'altro rendendoci .cidicoli, l\fa del demanio coloniale fosse accettato 111~anchead umiliarci. a fa,·cj piccini da tutti. l'IW"l!a sarebbe la prima a p1ocini. a tacer-e e ingozzare. non gua- sottoscrivere: se si stab!!tscono ammi· dagneremmo nulla. L'Ingerenza ino~ nistrazioni fiduciarie non v'è ragione pof'ltuna ci riuscirebbe perniciosa qua1r• perohè l'Italia non possa averne qua\. to l'inerzia; la viltà quanto la J>etulan, Ch(..>dun:1; ::i~ si mantengono possessi co– za; !_Inazionalismo non meno del ri- \oniali J)l'OJH-:i di questa o que-Lla na– nmu:1at-arismo. zionC non v'è motivo perchè l'Italia L'esoot1z10M1? leale degli imp~gnl a~ sia l'unica ad esserne esclusa. Tutto sunti co~li alleati. il riconoscimento questo va detto con pacatezza, senza schietto <I-al del)lto cli riconorecnza ver• iattanza. ma anch-z senza folsi pudori. so di loro per la nostra liberazione e Nell'arringo coloniale l'Italia liberale e per l'aiuto che ci hanno dal.o e cj danno democraHca ha tenuto una parte ono– devono accompagnarsi alla difesa di revole. L'Italia deve considerare come neces• 1 che quando si credesse la buona. c<mM sità pregiudiziale della sua politica disperata: per l'onor'=?,e per nscryare estera il mantemmento dell'accordo e il futuro. Sl traua di agire su.lt "optn10- de\la co\lal>Qrazion-e tra l Tre Grandi: ne 1>ubbttca.cosl 1>0tt:ntcspecialmente e perciò deve ourare le buone relaz.i.o• nei paP.a anglosassoni; e a questo pro– ni con ciascuno dì cs.-.i,in disposizione posito conviene agli italiani unirsi alla di spinto ugua.lm -0nt0.amichevole. Per rich.iesta particolarmente po1>01are .in una situa7.1one concfeta non creata da America. della piena libertà d'informa• noi. le nostre relazioni con le potenze zione . anglosassoni hanno una 1mportanza· Occorre seguire con occhio vigilo e speciale. I! sodd!s(acimento di certe sobrio i cambiamcntl cleU'ambiente ..in– nostre necessità economiche (pri11tum ternaziona!e. Oggi abbiamò .la vtUoria vivere) dipende da quelle dut.? poten· l.abunsta. fatto di grandoa e duratura ze e 11art!co!armente dall'America: 1·a· importanza. Occorre interpr.etarla esat– micizia americana è poi neceSS.Jria per tamente. rendendosi conto dei motivi l'ìnflucn7.:t benefica che es.sa lJ'UÒ eser• di poiitica interna Inglese C'hc \'han,10 citare sulla condotta del\' Inghilterra prodotta e del caratte1~ peculiare del verso di noi. La posizione ing!ese per laburismo brH.ann!co. cosi div~rso dal gli affari italiani è di una preminenza socia!comun.ismo continiantale. Occor;re inO!)Jlugnabit.?,che la Russia per ptima non èader nell'errore di ci edere che ha mostrato cli riconoscere. Con nue- l'avvento al potere di un partito cleroo: sta dobbiamo coltivare le nostre rela· cratico o anche socialista in un i,aese zioni. cercando di farle uscil'e da quel· significhi l'abbandono da parte di que: la sf)(~ie- di Hmho in oui si trovano sto della difesa del!<etradizioni e degli dal nconoscimento russo d-el governo !nteressi nazionali. Badoglio in poi. Non si tratta per noi d.i assunu:rc iniziative diplomatiche tn contrasto con quelle delle potenze an- ~~8;~~~t~om~h:i ifoenrs~~gf;~~l a~~ri~ C'è tutta una serie di paesi ouropel odd ~rcorsi e rovinati dal!a guerra, d~a- ~:;;:~~g ~N: i1:gi'ifi~;~a~~g~n~e r,;1 5:~ dutl daila_l<?ropos.izione. messi in bali~ di sicurezza. non vogliamo iin.t,.erferlre delle. dec1s1om d, voche pote~ze d i>ernostro conto nella sistetnazione del- i:~gg_10mo1.1dla!e._Yorre_mmo.chiamar~ l'E>uroJ>aorientale e balcanica e dest- Irnsiemc _d1questi _paesi.!a Picc~la ~u deriamo solo. per un Interesse gene-\ roJ?a· Essi ~a!rn..:,d1s~str:.icon~urn. btSO' raie europeo. ohe la sistemazione dl gmt comuni. mteress1 comum. Non sl tutta 1.. 1 vastissima zona dal Raltico al• t1:atta d1pen_s~re:a una loro.i::on_f,edera- 1-'Egeo av\'enga secondo princlpt di z1one: d1ffic1hsstma a stab1l1rs,, essa giustizia e di collaborazione fra i po• ~r~hl>~ avversat:i. d.a~l~ potenze. ~on~ poli. E così alla Jugoslavia noi non ab• d(a)i. l\fa sO!lO_poss1b1!1 e i:te<.;ess~n ,r,av biamo da donwndare se non quel che vicin~mL•ntt. _.mt.e~e. dehm1t:l~10f!t ~ ci spetta. pronti .a stabilire con essa <:001'Clrname~t1 _-<h. interessi, az1om del la più sincera e comi>leta amicizia, ) uno o ~lellalti? 1.ncomune per quesll Riconoscere !a preponderanza di fat- ,nteress1 1~1ede_s1m1. La F:·ancia dovreb• to dell'u,no o !'altro dei Tre in qu,,."'Stab~ ?vere 1 I ?nmo po~to 111 Q;uest;aattl: 0 quella zona internazionale non stgni• vità. dopo <h <1::~ .. ve1rebbe I Itaha. Ec fica sottoscrivere al princip!o delle sfc· co t.utta u~a po.1t1~a e~tera ~:1odesta. e ~ d'influenza. contro~ll quale la riO!:>trap_rofìcua: (h necessità 1mn~ed1ata e 10 1 opinione pubblica deve pronunciar,::;! ri· siemc d1 lunga leJ'!a,che ~1offre al no– solutamentc. Si tratta anche qui di stro paese per la r!costn1z1one europea. star formi sul terreno di principJO, an- LUIGI SALVATORELLI,

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