La Nuova Europa - anno II - n.13 - 1 aprile 1945

LA NUOTa EUROPA SETTIMANALE DI POLITICA E LETTERATURA ANNO Il - NUMERO 13 ♦ RO~IA - I• APRILE 1945 ♦ IN QUESTO NUMERO: LUIGI SALVATORELLl: LA QUESTIONE D'ORIENTE p. 1 M ARI O B EH C, I S C UE R: L'ALT A CORTE DI GIUSTIZIA, P. 2 •••: LA SETTIJlAN.-'f ... , p, 2 MARIO VINClCUERRA: DI· SAGIO E CONf'US/ONE, P. :J GUIDO GIGLI: LA SITUA• ZIONE MILITARE • •• p, 3 BRUNO V!SENTJNI: LIBE· RISMO ATTIVO /,V ITA· LIAr,,, ••••• P.4 ALBERTO MORAVIA: Cl.VE. /,f A . ••• , • , ••• , p, 6 OA:,;'TE ALDERIGHI : AIU- SICA ••••••••••• p. G STEFA'.'.'JO TERRA: IJIPRES– SJO.VI DEL RITORNO. p, 7 CARLO ltUSCETTA: I LI• BRI. , , • , •••••• , p, i GIACOMO DEBE:-JEOETTl: CAMPO DI EBRBI, , , p, S o GUIDO DE RUGGIERO: QUE· STO POPOLO: GLI IN'fEL• LETTUALI . • , .. , , • p, O UllBERTO MORRA: IN MOR, TE DI L LO Y D GEO R G E p, 10 GIORGIO FALCO: PER.1!ETTA, MARIO PRAZ : SOPRA UN SIGNOR M ATTH S lV S, • p, 10 DETTO DI SOl'OCL,E • p, 5 STEPHEN KING ·HALL: IL VITALIANO BRANCATI: IL BUONO 6 lL CATTI,'O DEI VETRO ROTTO • •• , • P. 5 NOSTRI ALLEATI RUSSI p. li LA QUESTIONE D'ORIENTE C ON rappross!mnrst del crollo ger- CJUesta resistenza non cl sarà: se pu· manico l'argomento più urgente re non c'è già un accordo di masslnw. dl\'iene non li 1>ertcolo tedesco, Abbiamo visto come già a Montreux scongiurato comunque per un buon la Russia avesse ottenuto larghe con· lasso dl tem1>0, mn In sistemazione del cessioni: pensare che oggi. ciOè doma· do1>0gtrerra. d'accordo fra gll alleati. nt. ne1 g\orno della vtttorta per tan· Alla fine di questa guerr:l l problemi ta parte dovuta alla Russia, questa che sl presentarono ll termine dell'al• rinunzi a ottenere per il suo 1>as· tra torneranno tutti in campo. nessuno saggio nel l\Iedlterraneo concessioni - crediamo - escluso, con la giunta deflniU,·e, cl sembra fantastico. di qualcheduno nuo,·o: per esempio, la Non sappiamo quanti ricordino - sistemazione deliri Spagna, e l'entrat.1 ma a )losca. certamente. 1i('('lrd1no - della Cina nella polltlc:i mondiale. che la poslzlon.a dell'Jnglùt::rra rlsp.;t· Fra le quesuonl Vt."\.."Chie. rimesse a to alla Russia, in quest.a faccenda degll nuovo. sarn Ja questione d'Oriente.che Stl\:!tti (e di Costantinopoli), è preglu· negli anni immediatamente seguentl dtcata da un precedente deH' altra al traUato di Losanna (1923) si p0teva guerra mondiale. Con il memorandum credere slstem;ua per un pezzo. Al 4 marzo 1915 la Russia domandò allo• tem1>o della guerra etiopica fu la Tur- ra nè più nè meno che li possesso in· chla a rla11rire la questlone, nel 1>unto tero degli Stretti e di Costantinopoli: nlù delicato, domandando (aprile 1930) J nghilterra e Francia acconsentirono l'abolizione della smilitarizzazione dc• (la Francia recalcitrò più dell'lnghll· gll Stretti, che ottenne con la conven· ter.ra ). C'è, sl ·capisce, un dato giuridl· zione di Montreux (luglio 1936), o più co·poHtico essenziale differente tra la c-sattamente col protocollo annesso alla situazione d'allora e quella d'oggt: la convenzione. la quale tornava a rego- Turchia allora era nemica dell'lnghil· lare Il reglme di passaggio degll Stret· terra e <iella Russia, stavolta è rima· ti. Adesso, Imminente onnal la fine sta neutra, e poi ha finito per entrare della guerra in Europa, è la Russia tn guerra a fianco delle due l)Otenr.e. che ripete, su ptù vasta scala, l'Inizia· Ma sarà bene non esag:erare oltre ml· Uva della 'l'urchltl, con la denunzia sura la pol'tat.a pratica di questo dato: lici trattato di amicizia russo-turco '1el ha 1>ensato Ja stam1>a russa (cioè. doto 17 dicembre 1025, im1>egnante le due n regime sovtetlco, li governo russo) parti a non compiere reciprocamente a s,ralutare l'atteggiamento amlchevo– altl di ostilltà. le e rallcanza della 1'urchia; e disgra• Con la denunzia, la Russia si apre ziatamente da parte turca è stato tor– la via a una revlsione eventual~ di nito più di un appiglio (uno è stato tutti t suoi rap1>0rtl con la Turchia, rtnilulgenza di Ankara verso certa pro– e pol.chè esst lm•estono. per necessità paganda panturchesca o panturanlca e geopolitica•· li com1>lesso delle situa• risolvent-esi. ln pretese terrltorlaH a zionl balcanico· anatoliche, abbiamo danno dell'Unione sovietica), Jn ognl ben diritto a parlare di ..questione caso, si vede bene che Mosca, col crortente •· Gli Stretti costltWscono in memorandum del 1915 alla mano - questo complesso la zona centrale. La in questo caso I trattati zaristi d.?bbo– convenzione di )lontreux attribuiva no conservare per il Cremlino un certo alle navi da guerra delle Potenze ri· valore - può, anche domandando e pa· vlerasche del mar ~ero un dlrilto di recchio •· darsi l'aria dl esser gelli!rosa passaggio quasi lllhnttato in tempo di ,·erso la Turchia. pace; in t<m1I>odl guerra, se- la Tur• Apcrt.a alla Russia la via degli Stret· chla era neutrale, nvrebbero potuto ti - ottenuto Corse anche da essa, in passare, in un s,enso o nell'altro. le un modo o nell'altro, in una misura ~ 1 ~';;a~~ 1:ew:zè~~~ià'\l~li~n~a!fo~~~~ ~~ùm~/~e~~r: 1 n 1 ~~t~ol~~t~~~~ ~ 1 ~:~~: a 1,attl reg'ionalt stipulati nell'ambito tl - tanto 1>iù lm))Ortante dlverrà la della medesima; se la Turchia era bel· slluazione Polltlco-terrltoriale dell'una llgerante, l'apertura o chiusura degll e del!' altra parte del :\lediterranco Stretti rimaneva a sua completa dl· orientale. Stabilito n corridoto, si tral· ocrezione. terà di ,·edere la condizione delle mu· Che la Russia voglia un migliora- ra eia una parte e dall'altra del mede– mento di questo status, non cl può es· simo. Dipenderà da ciò se il corridoio sere dubbio: non sarà arrischiato con· diverrà, o non diverrà, una grande getturare che essa aspiri a una libertà 1Xazza largamente a1>crta. Qui dovrà 1 di 1>assagglo llllmltata. Rimane a ve• impegnarsi - si sta già Impegnando dere se non vorrà anche qua1cos·a1tro: - la politi.ca 1ng!cse. C'è H pllone gre– cloè. non solo unn modificazione nelle co, e c'è quello arabo. Abbiamo inteso stl1mlaziont circa ll diritto dl passag· da Churchill (e abbiamo visto nel fnt· gio. ma anche circa l custodi, o amml· U) come la. Grecia. presentemente. sia nistratorl, dl questo diritto: 1>0niamo, sotto li controllo britannico, Russia un ritorno alla smtlltarlzzaztone del consenziente. Abbiamo anche saputo, trattato dt Losnnnn. o anche un con· - ma cl mancano. fino ad oggi, noti· trollo internazionale, o forse invece zie precise e partlcolari - che al Ca\· , e regionale• se non addirltt.ura parti· ro è stato finnato un accordo clrca co~:~hi prev~e cht sa quale rcslsten· ~1;:~~!n~~i~~a::t~~~~a~ 0 é 1 ~~~ za Inglese alle richieste russe. Noi ere- se anche lo Yemen. Quale portata e •diamo che. almeno per quanto eoncer- consistenza avrà questo accordo. ve– ne il cliritto dl 1>assaggio Illimitato, dremo quando ne !-;..!premodi r,lù, e tilla prova ctcl fatti. Certo è. ed è noto a chl segue questi argomenti, che l'ln· ghllterra s'Industria a fare della solt· darletà fra t 1>aesi arabi una dlga di sk:urezza - o, come avevamo detto, un pilone - contro spinte provenienti (1>0ntamo) dal nord. Per giudicare un p0' megllo dl spinta e controsplnta. bisognerebbe parlare dt vari elemen· tl, appartenentl largamente a un fu• turo di congettura. Sl pensi, per esem· pto, ad e~ntuall propagande !slami· che. da una parte e dall'altra, alla si• tuazione della Palestina e al sionismo, alla chic.sa ortodossa nel Medio Orlen· te e alle sue relazioni tradizlonall con )losca. Le dighe le trincee. l piloni (~me vogliamo dire) J)OSSOnoavere J>er ~ dc! propugnacoli dl difesa, o anche. contro di ~. OJ>ereavanzate di offesa. A nord della Grecla, quale sarà la si· tuazione futura della peni.SOia balca· nica? A\Tcmo la confederazione Jugo– slnva. com1,rendente o non compren· de-nte h Bulgnria! Quale sarà {que– stione strettamente legata alla pr~ cedente) Ja sistemazione della llace– donla? In che relazione si tro,·eranno Grecta e Turchia. fra loro e con la Slavta balcanlca. E quali saranno ras• setto interno e l ra1>porti esteri del· l'Albania? A nord del mondo nrabo c·è la Tur– chia an:1tollca. L'Inghilterra avrà tutto l'interesse a che rimanga forte e vera· mente tmllpcndente. Importanza prl· marla i\\Tanno In 1>ro1>0SitO l ra1>1>0rtl russo·turchl. Ricordiamo rhe la Russia ha a,,uto tn passato due 1>olltiche alter· nantt rlspeuo all~l Turchia: quella del· l'ostllttà e quella del protettorato. Due forme diverse di espansione. Abbiamo considerato due grandi po– tenze come soggetto di poltttca. e le altre come oggetto. :\la c·~ anclw la ,1talltà, la volontà di autonomia delle J)Otenze e non grandi •. dei popalt mi· noJrl. Quanto ·t>lù ,•italità e volontà autonoma si afTl:?-nneranno, tanto me• tcllv ., lf.ì p·:-r l:i pace e la 1>~s1>erltà del mondo: o un patto, tutta,•la. che queste potenze minori Si urtino fra loro il meno possibile. e trovino anzi li modo dl collaborare nell'interesse comune. LUlGI S:\.L\IATOltELLl ASSEMBLEA CONSULTIVA S uU'an,iunziato decreto per la Cow suita lcoislativa dobbiamo fare una osservazione ';}>reoiu<liziaJe. Jl no• uerno ha atteso 11iU di nove mes, per deliberarlo: non sarebbe raotonevole - è il metlO che si possa dire - se we• ~~!~:~sior:o,f11d~ri:;,~~ lr c:,~~t~1:':C~ governativo come uno schema .m cui s'invita l' ovl11tone pubblica a discu· tere: rapldamctttc, s· intende, mol· to rapidamente, g,erchè og,iuno deve ormai a1.•creJe sue idee fo 1,ro;>osito,· ma ttWcwia co" sufficiente larqhe::za perchè il ooverno possa dire con 1.:e• rità di at•erc ascoltato i pareri della :::zig:f~fc~~1~%ia d~tt;::1 :o~~ ':n~ che faranno preoiudt.?io. Detto c;a. formuliamo subito due ob· bie.:io11tfondamentali: la prima è che la detcrmi11C1:ioue degli oggetti :per ciii U parere <lell-0Co11sultasarebbe obbll· oatorio è troppo ristretta e 'fispomle al eriterlo di ~scludere il viii possibile un controllo e un'influenza politica della Coiisulta sull'azione del gover,io. Ci~ si aggrava (seconda obbiezlo11e) per U /atto che 1l governo stabilisce esso stesso - anzichè lasciare alla Consulta - la ditrlsi01iedell'assemblea In commissioni; si arroga l'asseynazio• ne clet sl11ooliconsultori ,ille commts· stoni diverse; e riserba (almeno cosl 1>c1rrebbe)al proprio benevtacUo la sceUa fra la co,isultazione d ell'assem– blca plenaria, o deUe commissio11i. Se le cose statino cosi, fa sostanza (se non proprio nella forma) il oovcrno verrebbe a nominare non un'assemblea unttaria politica, ma una serie dt com· missioni tec11lche,da riunire o meno in assemblea plenaria, a s1t0 1,iacime,1- to: farebbe cioi quasi tutto il fattibile per togliere oont im1>orta11w pCllitica all'assemblea. IJl ciò la nazione deve opporre uua recisa, intransigente 11e· oativa. t. s. enorz~ u, u80N'. POaT&r.a UNA COPIA L. 10 ALTA CORil!PEC DI GIUSTIZIA:~ per : • I!, r;; L 'ALTA Corte di giustizia. rorganr~ smo creuto dalla legge 27 lugllo 19H per reprimere l delittl fasclstil dt eccezionale gra\'ità, è stata oggetto dil dlscusslonl e di critiche che io credo dovute sopratutto alla risonanza del suoi giudizi, Infinitamente I>lù vasta di quell.i che su.s~Htal'attl\1tà della magi· stratura periferica ordinarla e mllltare. l\Ia essa merita una parola serena e sopratutto qualche precisazione che non sempre è presente nell'animo dl chi ne segue l'opera senza un'esatta co– noscenza della legge e della sua appl(· cazlone. Xon st vuole certamente sostenere che la legge stessa e rattt,'ità dell".\I· ta Corte rispondnno in modo perfetto alle e:;igenze di giustizia pront.:l e slcu· ra della pubblica coscienza; errori cd unperfezlonl non mancano. :\la almeno questo deve rlconosccrsl: che sino ad oggi. e specialmente in confronto all'o- 1>eradegll altri organismi punitivi del 1 delitti. fasc1:;t1 at quali i: de,·oluta la comPE:,Jenzaper decidere, in Istruttoria cd In giudizio, la immensa maggioran• za de casi, l'Alta Corte i: l'organl$mo che meglio ha corrl$Posto :il suo com· pito. Accanto al presidente l\lari>nl, magi'– strato di eccezionale senslbllitù nel di· rlgel'e I giudizi. pronto, acuto, conosci· tore cli ogni rl.sultan7.. a processuale, si raccolgono un gru1>1>0 di magistrati di :ilto grado e dl cittadini di chiara fa· ma e di indiscussa saggezza. Xotlamo subito che non ~ suno facile, nel clima di dlsortentamento die tutti avvertono, ottenere da magistrati H consenso per l'alto compito: coloro che hanno accet• tato la deslgnozlone del Conslgllo dei :\linlstrl, f... tta :ittrave:-so una selezione che teneva l'Onto della capacità e della indl.scuttblle tndtpendenza dalle conta• mlnazloni fasclSte, meritano, anche per questo. J~rtlcolare rtspetto. E quanto ai cittadlnl-g1.udici. come vengono spe.::.– so chtam:itl. è pure da considerare che essi affrontano l'ardua resp0nsab1Utà di amministrare giustizia anche con gravissimo s..-icrtflzto dl Interessi pro– fessionali o con un nuovo lavoro che si aggiunse a quello relativo 3d altre cariche pubbllche che alcuni d1 CSSl ricoprono. Alcuni ritocchi alla legge e special– mente alla procedun1 Potrebbero rcn· dere sempre più efflcace 1·01>eradel– l'Alta Corte, lasciando lnt.:1tte quelle garanzie dGlle quall una vera giustl· za non l)UÒmai prescindere e che sono sopratutto necessarie per un giudizio definlU vo e lrrevocabile come quello dell'alto consesso. ol~gnatT! ~!1~r:!r~~~l~;[edl~ 1 ~fu~~: u. precedutl sempre da un accurato studio degli attt Istruttori che conwio– no tutti l ghtdlcf, p1-o,•yede, negll in• ten·alll fr~ le udtenzè, all'o1>era deli· cata e com!)ICS$.\relauva alle dlchlara– zlonl di decadenza di centinata dl se· natort. in camera di consiglio. Si trat• ta dl un·opera dt carattere spiccata· mente politico e assolutamente insolito che esige una particolare sen.cdbilità della quale non tutti l magtstratl sono dotati; ed essa sl s,·olge con ritmo ce• iere e con risultati che l'opinione pub· bllca ha mostrato, nel suo complesso, d apprezzare. Quanto ai dibatttmenu, l'Alta Corte ha già giudicato 20 imputati, spesso in processi ass.ii complessi che uwolge– vano questioni di diritto e dt fatto ec– cezionali e specialmente decisioni dl na· tura strettamente polltlca del tutto nuove Pochi questi giudizi? E' vero. Ma non sl deve dhnenUcaf'i? che ln legge consente di derer\re all'Altu Corte sol• tanto t casi previsti dall'art. 2 cioè i ministri cd alti gerarchi rcsponsablli di un'Ol>Cl'acontinua e di estrema gra• Vità net preparare e consolidare la dlt· tatura e nel lanciare l'Italia nelle rovi· nose guerre; e questi responsabili si sono quasi tutti r1ruglatl al Nord; nè ò sembrato opportuno impegnare l'at· uvità dell'Alta Corte nel giudicarli In contumacia, non soltanto pcrchè si volle dimostrare che anche a <1ucsli imputati er:.1 a~icurata la l)OSSlbllità di piena dtscolpa, ma sopratutto per· cnè una eventuale condanna non se– guita dall'esecuzione sarebqc apparsa demagogica e 11rtva di efTlcacla escm·

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