Nuova Repubblica - anno V - n. 22 - 2 giugno 1957

6 (165) mmn 'repubblica ' 'CONTRIBUTI A UN DIBATTITO LERISORSE D LL'ERESIA presa di coscienza• dell~ nuova realtà siùdacal~ italiana son?_ le realtà di ieri, da._lle quali sviluppiarno oggi la noslr~ politica. Nessuno può oggi Tipropone un « frontismo» che Ja realtà supera cou In sua ineso1·abifo logica e nessuno che io sappia, lo ripropOne. Troppo facile, anche qlli, a/ ll'ibuil'e ad altri intenzioni che non hanno. Troppo facile oqui,·ocare. ll «frontismo» è stato sepolto il 18 aprile, e neppur·e la ·,narcia del «regime» lo può risuscitare: non esistono Cl'istj per simili Lazzar·i. di PIERO e ON L'ORMAI consueto tono, e con la. conseguente po– Jernica chiarezza, Tristano Codignola ci ha nuova– tnente invitati ad u~a discussione cogliendo una pau– sa cli respiro di questa « torbida primavera politica», una pausa cal'atterizzata oggi dall'attesa di quel monocolore giunto con puntuale ed esaspei-ante ritardo all'appunta– rnenlo della lotta politica italiana. Fortuna vtiole che il di– scorso che s'ha da fare sia condizionato soJo in parte (ed in minima parte per ciò che ci riguarda) dalle sorti gover– native e parlamentari dell'on. Adone Zoli e di Giuseppe l'ella, ma verta maggiormente sui problemi di fondo detta dernocr!lzia italiana e del socialismo. E Tristano Codignola, dal canto suo, vorrà scusarci se queste righe rifletteranno maggiormente una richiesta mo• raie, che non proprio un discorso politico volgarmente in leso: il titolo che abbiamo voluto apporvi è richiamo intenzionale ad un precedente che riteniamo conti in eguale misura per noi e per lui. 1:1erché Codignola e gli amici di Unità ·popolare sanno « la passione con la quale noi viviam,o le loro stesse ansie, i loro stes8i problemi». Essa è, giustamente, reciproca. Dunque, il nostrn paese è politicamente caratterizzato dall'avam,amento della DC, un avanzamento dì regime. Questa realtà non è novità: la stot·ia della lotta politica italiana di questo dopoguerra si svolge a.lJ"insegna dei 1·eiterati tentativi democratico• Cl'istinni di trasfonnazione in regime, italianarnente accom• pagnati dalle pili pagliaccesche esibi;1,ioni di confOl'mismo e di orne1·t-à 1 di tra~formismo e di opportunisrrio, che si pos• sor10 enurnel 'a.re quotidianamente. Non è novitù, bensì Io. gica conseguenza e logico sviluppo di una nostra triste 1·oaltù nazionale: le vie del fascismo sono infinite nel pae~è della Confindust ..ia e della confusione. La fragedia,, piut.t6~to, è rappresentata dalla malinconica fisionomia che questo reg-ime sta assumendo: ,ma fisionomia tipicamente nazionale, fatta di riserve e di sottintesi, di uomini che non credono a ciò che stanno facendo ma che invocano le . ragioni quietistiche ordinarie, di cattolici che tali non sono, di indu~1:l'iali nati dal pl'Oter.ionismo e prosperanti solto il monopolio, di pov.e1·etti che cedono _al misero 1·icatto quo– tidiano. Si può chiedel'e a costoro il regime cattoli.co? Da costol'O possiamo avere solo del sala;,,a1·isnl0 fascisti!. Te• niarno. pi-esente questo, alloychè discutiamo di «regime::,, e teni1-unolo presente ])Cl' meglio considerare il quadl'O ge– nerale in cui troviamo a muoverci e ad agire politicamente. '.IVniamolo presente pei·ché oggi, come iei-i, avremmo invece b!sogno di un reg-i-me che fosse venlmente tale, avremmo bisogno di cattolici che veramente tali si sentissel'O. Perc:hé oggi, corne ieri, abbiamo bisogno di serietà e di dtam• m~~. . . . Possiamo noi, sociali::;ti, chjedere questo? Possiamo noi clneclere al paese di non esse1·e il paese? Credo che lo pos– siamo; lo possiamo nella misura in cni siamo noi ad af. front.are set·iamente la lotta politica nazionale, Io potrei110 nella mi,:.:ura in cui saremo noi ad oppone al conformismo dilagante le 1·isor~e dell'eresia. ~ono, queste, .risorse infinite e sempre valide, sono 1·iso1·seche possono trasfot·marsi in realtà opernnle 'sol che trovino l'inciden;1,a esatta nella realtit delle classi lavorntrici jtaliane. Ma dobbiamo, noi, avere il coraggio delle nostre eresie, conquistare ogni giorno i Liloli della nostrn legittimit~i politica e della nostra cit– tadinam',a politica. Per· questo riteniamo che abbia validità la politica del• l'alternativa, con tutti gli « agganci » che essa può suscitare• nel paese e nelle coscienze, nei partiti e nelle por;1,ioni dei partiti. Una alternativa che non sia, essa, confusione od e~uivoco: perciò chiedemmo, prima del congresso di Vene– zia, la q11alifìca~ione prograrnm~tica del socialismo italiano e pe1·ciò riteniamo ancor oggi che la esatta definizione di questa carattel'izzazione progrnrnmatica sia sernpri? l'doi• gonza pt"in1a del socialismo italiano, di tutto H socialismo italiano. Socialismo che non può avere nulla a che vedere con ciò che socialismo non è, anche se di esso si ammanta: in qne,:;to -la apparentemente paradossale definizione di Co– digno!a. (Saragat è il PSDI, q11alunq·ue possa essere il gioco delle correnti interne di quel partito) ha una swt realtà. Sarngat è. il PSDI per chi nel PSDI vede un alibi per la propria incerta coscienza di « socialista ver bene ~. Ma allor·ché noi ci rallegriamo, con Lelio Basso ed anche con Fabriz.io Onofri, della. fine di una certa. fase definita Ja « fase dell'abbraccio» del processo di unità dell~ forz.e soci11liste, noi ci rallegriamo perché vediamo finalmente aperta la fase in c~i l'unità si concretizzerà nell'unità QUADERNI DI UOVA REPUBBLICA Sono usciti: 7) Documenti di vita valclostana - 1. Dal ri– parto fiscale alla zona franca • . 8) E. KARDELJ, Le ragioni della crisi un- L. ZOO gherese . • • • . • • • •.. L. 100 ARDENTI programmatica. Nello sfor:-.10 .che abbiamo sempre invocato corne tmieo mezzo per apprestare alla lotta politica italiana uno strumento nuovo ed efficace che determini l'uscita dei lavoratori dalla, minorità politica. ed intellettuale cui sono oigi costi-etti. Questo è l'Obiettivo politico Verso cui, a nostr-o avviso, il partito nel quale militiamo sta indi– rizzandosi. Un obiettivQ che compoi-ta la partecipazione diretta di quanti insieme a noi condividono ansie e spe. ranze della democrazia italiana. Ed evidentemente ciò significa. porsi i problemi di fondo della democraz;ia italiana, i problemi de11e riforme di struttura, della posizione del socialismo di fronte al paras– sitismo ed al protezionismo, del socialismo e della cultul'Q. Diremmo che ciò non significa neppul"e battere Saragat sul terreno giusto, significa ~emplicemente definire il so• cialismo italiano. Che in questa fase abbiano a rilevarsi coalizioni di interessi opposti, flessioni di carattere elettorale era scontato ed è normale. Ma è pure scontato e normale, a nostro av• viso, che la p1·ima fase di simile definizione politico-pro• grammatica non poteva ritenersi rapida e mirncolosa. TI processo di definizione e di qualiflca;1,ione è di tutto il so– cialismo internazionale, e di, tutte le ponioni ib1liane di socia~ismo, ad esso ngualrnente inte,·essate. Non si può definire un programma _in tré mesi, od in un congresso, od in una sessione di c·omitato centnde, specie allorché si debbono tene1·e occhi attenti inlomo a noi. Abbiamo defi– nito, e questi ·chiaramente, i principi: abbiamo definito quei principi sui ()uali è irnpor-:sibile (sarebbe antisto– rico) tornare. Noi li abbiamo definiti a. Venezia dove c'era pure Codignola e dove abbiamo vista la passio'ne sna e dei suoi arnici. Ma perché, dopo Venezia, denunciare una battuta d'arresto proprio in questi amici, avallando . parzialme~te sensazioni e1·rnte, ed irnpressìoni art,ifìciose, che nella realtà non sussistevano'! Questo ci siamo chiesti in quei giorni. I risultati di Venezia, della elezione di Venezia, erano i risultati de.-ivanti dalla 1ogica di un partito e di una realtà del socialismo italiano cui è djffi. cile, e pe1·icoloso, opporre schemi val idi per ~lti·i partiti. Nessuna congiura a Venezia: vi abbiamo definiti i prin. cipi che abbiamo ribaditi recentemente, e che sono ac– quisiti dalJa J"ealtà del partito, che sono oggi nn dato di fatto della. nostra vita politica di ogni giorno. E' su qnesta realt~~he abbiamo dimostrato, e dimostriamo, di non ave1•e·1Jènsato ad effettuarn nessuna congiura congressuale: sulla l'ealtù di una vita di pa1-tito e di impegno politico quotidiano che frovano la loro verifica nnicamente nei pl'incipi stabiliti a Venezii concordemente. L'identifica• zione di socialismo e di democrazia, la posizione intema– zionale del Partito, la prima definizione prograrnmatica che oggi andiarno approfondendo (e solo vivendo nel Par~ tito si può giustamente vede,·e come questo avvenga), la Ciò che, apprnfittando di questo disco1'SO odierno, int~'a– diamo f•hiedere all'amico Codignola è pur sempre una r-osa· ehe non da oggi egli ascolta da J10i :' Ja risoluzione del– l'ii"npegno socialista degli amici di Unità popolare. E' dal congresso di Venezia che, obiettivamente, esistono_ le con'clizioni politiche ed ideologiche per cui l'impegno di. Unit;t popolm·e si sviluppi all'interno di un partito in cui tr-ova naturale collocazione. L'ostjnaz.ione a negare sif– fatta realtà. ha giù condotto molti amici di base di UP alla perples,:;ità ed anche allo scornrnento, nel sentire vivamente che pl'Op1·io qnelle esigenze di fondo che Codignola tra– <l,uce in cinque punti, trovano oggi una lol'O sede naturale unicamente all'interno del ]~S-1. Codignola sa che siamo troppo buoni « eretici » per chiedergli oggi nn atto cli con• formisrno: gli chiediamo un atto di «eresia», coe1·ente. mente al sno impegno ... - politico e rnornle. E glielo chie. diamo purn come discussione. I cinque pnnti che egli ha delineati, e che ci trovano concordi in linea di massima, si 1·isolvono e si affrontano nel corpo vivo del PST, con un impegno quotidiano. E' anche la mlll'cia del « regime» che ci conduce a. questa. con• elusione: di fronte al cammino del confonnismo evitiamo ' la possibiliti\ di creare nuove proposte di socialistic'IH,' « Società. degli Avoti » di p1·e;,.1::oliniana memoria, sia rure come· ipotesi futnra, e troviamo invece nell'impegOo poli• tico, nella lotta politica, nella logica interna dl un par• tito < vivo> e <vero» la nostra collocazione. E collau• diamo cpn questa presenza. la validitù o l'll'realtà di alcune perplessiUl, di alcuni dubbi, che Codignola. esprinrn. Ma che nella posi;,;ione attuale continuerebbe ad esprimere al– l'infinito. Codignola ha. posto, nel suo scritto, questo problema. Noi ci auguriamo che lo abbia posto per risolverlo. Ce lo auguriamo nell'interesse della democrazia italiana e del socialismo. La lotta politica del nostro paese si appresta ad una data ché potrà divenire essenziale così come gil'l lo fu quella del' 2 giugno: le consultazioni elettorali del '58 · poti-anno dirci in quale misura il conforrnistno possa se– riarnente pensare di trasformarsi in «regime:». In que.~ta ipotesi scegliere il posto di lolla diviene in– dispensabile . Avevamo scritto in pl'incipio che Vinvito di Codignola· l'avrernmo raccolto in forma più .: morale> che volga,·ment~ politica. I dati elettorali, i datj sindacali, i voti di fiducia, li abb.iamo trascurati. Crediamo però che siano shlti a.v• vertiti pt"esenti in tutto il discorso: non si prescinde mai 1 da essi, in politica. E la lotta politica è, in Italia, anche un problerna di costume e di morale. Che esiste in tUtti i partiti, che esiste pure nel socialismo italiano. Ed è per questo cbe ci siamo .richiamati, nel titolo, aèl uno spirito che Codignola sa quanto per noi valga e conli. E'. in norne di quella « eresia » che noi oggi sollecitiamo una assunzione di responsabilità comuni. . L'eresia della dernoc1·azia. e del socialismo italiani~ nei confronti del conformismo del regime in marcia.. Un discorso da amici, da. compagni. IN MEMORIADI CARLOANDREONI Sull'esempio di una nobile tradizione sociaLista, un comitato di compagni e di amici (del quabz fanno parte Basso," Binni, Codignola., FaraveUi, Libertini, V. Magnani, M. Matteotti, Mazzali, U. G. Mondoljo, Per– tini, Romita, Simonini e Zagari) ha promosso a favore della famiglia di Carlo Andreoni, immaturamente scorn.parso l'8 marzo scorso, una 1mbbl-ica sottoscrizione. Pubblichiamo qui di seguito il quarto elenco ddle offerte pervenute: • Franco Be1monte (Salerno) , Raffaele Marino (Capaccio) . Francesco Gregorio (Paestum} Lucido Capo (Paestum) . Angelo Sabia (Capaccio) . • Giovanni Sacco (Scalo Capaccio) Celestino Bressan (Vezzano) Luigi Biscaglia (Vezzano) Bruno Sardelli (Milano) Giovanni Mari (Milano} Carlo Salina (Milano) Florestano Belleni (Cecina) Giuseppe Orsi (Langhirano _ Parma) Vincenzo Di Mambro (Cassino) Letizia Del Vecchio (Napoli)' • Renzo Bianucci (Spianate• Lucca) A. Nucci (Capri) . Arnaldo Campanella (Teramo) Guglielmo Gualdi (Teramo) Giuseppe Marcattili (Teramo) Antonio Parrinello (Trapani) . Carmela Redolfi De Zan (Milano) • Giacomo Cavuoti (_Bertonic~•M1lano) . Anacleto Rossi (Guidonia) Sez. PSI Monforle {Milano) Donato Pace (La Spezia) Sez. Ramazottì (Bologna) • Arnaldo Pedretti (Chiavenna) . Franco e Gigliola Venturi (Nervi) Ferruccio Farri (Roma) . Italo DalrOrso (Montreal) Leonid~ Biagi (Siena) Riporto L. 751.498 L. 200 500 500 500 500 500 500 500 2.000 300 1.000 •• » 1.000 2.000 5.000 2.000 500 1.000 500 300 200 1.000 500 1.000 ,000 5.000 200 1.000 500 5.000 5.000 1.300 1.000 Ma-rio Delle Piane ($iena) . . Gruppo UP di Perugia (Baldoni, Merighi, Ljlli, Orsoni, Cancellieri, Grego, Ciarfuglia V. e T., Mori, Fulmmi) . • • •. Andrich e Blasevich (Parigi) Bruno Pincherle (Trieste) . ; . U:t gruppo di compagni di UP di Firenze (Ce- seri 500, Gianazza 500, Roberto Rossi 1.000, Borselli. 500, Liuzzi 500) . Augusto Tarchfani (Firenze) Nello Traquandi (Firenze) . • • . . Un gruppo di impiegati de « La Nuova Italia n (Firenze) . . Lea Valobra (Firenze) . Mauro Galli (Firenze) . Umber.to Olobardi (Firenze) . Maria Luigia Guaita (Firenze) Franco Ravà (Firenze) . Alberto Albertoni (Firenze) Marco Ramat (Fi>:enze) N. N. C. A. PaOfini (Siena) Bruno Angeletti (Porli) . Roberto Chini (Ferranìa _ Savona) . Leopoldo Di Renzo (Ferrania • Savona) Lelio B2rbiera (Bari) Lapo Casse se (Firenze) . . Emanuele Castorina (Roma) Ernesto Piazza (Gorno) . Bruno Amo\etti (Com.o) . Pietro Scarpa (Chioggia) L, 1.006 5.400 2.750 5.000 3.00fJ 1-<000 1.000 1.400 300 3.009 500 500 2.000 500 1.000 1.200 500 5.000 1.000 » 10.000 2.000 2.000 1.000 500 500 1.000 Totale 4.o elenco L. 846.048 Priva di ogni carattere di parte, l'iniziativa si ispira soltanto al principio della solidarietà umana e s~cialista. L~ ~fferte possono essere indirtzzate a"Jle redazioni dell'« Avanti!», della «Giustizia», del « Risor– g1me~t~ Socialista», di (< Nuova Repubblica» e dell~ (< Critica Sociale>>, intestando gli assegni ad Attilio Pand1m, segretario amministrativo ,del comitato promotore. Si pµò anch~ inyial'e l'ofl'erta' mediante un .ver– sai:1:~nto sul, co~~o corrente ·postale n. 1/33350 (intestato al •« Risorgimento Socialista»). Verranno regolarmen-,– te pubblicati gli ·elenchi dei sotloscriltori e il totale delle somme raccolte.

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