Nuova Repubblica - anno IV - n. 51 - 16 dicembre 1956

4 LA RlSOL UZION E DELLA CGIL RAPPRESENT-ANZA DI FABBRICA Il problema de'lle co;;nnissioni in~em_e è pro?lcma. di. fiducia nell~- 11~ass_a o~e– raia e di restituzione ad es,a - fuori e al d, sopra delle, cor1-ent1 srnèlacah - del suo o 1 ·g<1nis.m.odi rapp1·esentanza. E'_ question·e ,di .co1111;011i dal- basso e al- . trèsì ·di capacità couli·alluale di questo oi·ganismo· ner, co'nfronti dcli~ dh·ezione ' II M 1 A~C~A, nell~ e.!~rn:i~zione d~i punti p~~gnum.llRt_i~i. _ili a~ione, un'md1caz10n.e fondame_1JtaJe 1-{lun. or1enta– . 'Jnento del genere:- la richiesta di.un salario annuç ga~ Ja·ntito. Uno degli asPetti foflcÌarl"lentalid~lJa situai.iolle eco: nomica è dato da.Ha possibilità sempre più acuta di Oisoccu– J)8Zio.;.é ·st~gionàle e di ·ct~mfniZiOne dellè _p~s~ibilit~ _di la: •voi:o p;·èss? .!e irSnpi ì~d11st1:ie. Bepc~•è _il}~n.omc_n~, sia an: f!Ora.ma.~clierato, se l')e possono notare.alcum segni nel '?1~~o di· l'idtrnio'ne dell,.or8.rio adottato all,i PIAT e .in ·talùne nii1:1ute' di" sospensio'né- del lavòr_ò. )1 fe~lofnei~o. è tipict? di un& c·ertll faSe prOdutliva e. d_i una soluzione _del pro~~– bl~mi inei·enti ad essa p1iramente. capitalistica; è jn{n~p Ja .80luzi01ié H-lllei·icai1a dei < Jay-otl~:. che,_h"a spinto,. se_n_– "-8.; ~moJio succes_s~, ·j _sin_9ac~ti ~r;o~r~ci:tni_a_ chi~d~r.!' il UAW ([iuai·<rt1teed annual wage). Un~ P.9hlica _su)dacale che· vogli~ ,.impo;1:e s~luzioni diverse ai problemi dell'!'t– tuale sviluppo tec11ico-t:co_nomioo 1 de_,ve peJ·cjç>, ricorrere non tanto a legislazioni tenqenti a gH;ran~ire meccanicamen– te i 1 occu[)azio11e, quitnto a strumenti econorryici che s) in::– se1:iscuno nel fenomeno stesso e provochino di per sè mi– sure rioolutive diverse. Del p/oblema del salario annuo garautilo se ne parla i. e sarà ind.icl\tivo di un ulteriore ptt;so ~vllnti su u'na nuo,v':' ;trada si,!dacale, il ~?rio a J>rog,·a1!1nla a·azione nazionale. La disoccuu11zio11e Un p,·oblei~a '~'he 1a· ;.isoll;zione affronta. iu _t.errnir1i pttrzialmen.te nuovi, ma ancora,. poco decisivi - almeno a breve scadenza, nella urgenza- immediata di persone _che non posso,w attendere .ohe si attui un progl'nmma econo. mico generale p~r vede1·e l'Ìsolta la proprja. tragedia - è il ,pl'Oblen.:i.a✓ dei disoecupa,ti, La risoluzione da uu lato si rnttnH~n.e Y&ga (e è,._neee$SA.r·fo disporre sin da ora misuJ"e di eJnergenz}l atte Il,, _gal'antire, n~i mesi i,)vemali, lavori ed assist~nza .>) ,;. dal.l'a'tt,.i:o; spa.zja jn una non meno gene– rica ,i11çlic~Zi.0;1.e, di politiCa eco11ornica (.e l'azione -conb'o la ,,disoccupazione .va inquadrata .nei..pJ·ogrammi di indu-. gtriuliz.r..azione~ di .r.ifo,·ma agraria e. di trasformazione fon-. diaria, di -.r.innovamento economico:.). Che ~ ,come ·dire che· il_ p~oblem"- della disoccupazlo1ie !a.rà risolto. quando non ci sarà pi,ù. . , Riaffl()ra cioè la. mentalità ·tradizio.Q,Sle. del pannicello enldf> e de·lla ,lottA, parlamentare per risolvere· problérui ~che intanto· incancreni,scono .. Nessuno nega . che il problema d~lla ·,disoccn.pazione si.• debbav risolve.,·e ·con un •< t·inno; va.mento ·economico>; mA. intanto q.uegte,.:.misure di e,mM– ,ien~&> - come se la rame fosse limitata~ai !oli mesi in– verJUt.li - cosa sign.jfìcan.o? conoi;ciamo ì <fondi> inver– na,li~ conosciamo le file di disoccupati e la impossibilità di -vivere- sulle indennità ,e sui -sussidi. E• conosciamo spe. cialm_ente un alfro aspetto - -la cancrena. -- del proble– ma.: il terrore del licenziamento d-iscriminat.ol 'io, la im~ poseibilità di trovare lavoro 1:Jer-il funziona.mento_ pe'ì'fetto delle e liste• nei·e >. e dei l'Ìca.tti alle piccole• aziende. An– ehe qua solo uno strumento• economico può incide,·e · sulla illimitata. libel'tà~ deJle Rziende --di decidere• della vita e de.Ila 1florte (morte civile, e morte fisica p~r chi si uccide) dei pro()ri djp~ndenti; •e, anche qua, ·Jo stJ'Umento econo– miuo· deve esse1·e reso vivo - operante come strumento- di elasse - d~ un senso di solidal'ietà, senza del quale· nien• le, .~pecialm~nte in questo ·campo, può funzione re. ,_Jl problema dei <fondi> va. dunq~.1e posto in altri "lermipi; come proble1na.. d:i una. manif~st~~ione di S;o1ida.: J'iet,\ dei laVOratori occupati attraverso una < cassa: di SO· lidarietà.> gestita. da comitati. intersindacali affiancati da ~rsone note ed estranee all'ambiente. s_in~acnle. « Cassa > la. cui funzione dovrebbe ·andare oltre il lirt1ile de1le < mi– e\lre di emergenza> e ,·appreseTltare uno strumento di lot– la oont-ro j licenzj~n:ienti discriminati - che puntano co~t;·o···elen;en·ti sindacalmente attivi di t'utt.e le orgai,'iz. :iazjoni e perciò ad una decapitazione dèlla classe operai~ contro la quf}le le proteste platoniche hanno poca forza: E va posto come questione di una penalizza,zione_ dellf} jnd~1Atrie, in misura proporziqnale' agli utili !' alle dimen- 8ioni dell'azienda, in modo tale ,<;lanot) .rflp.presentare_ s?l– tanto un incremento del fo'ndo, ma uno stramento di lotta contro i licenziamenti e specialmente contro i licenzia• menti ingiustificati sul pieno produttivo. · À To,·ino, a Milano e altrove la disOccnpRzione assume Jorme patologiche del tutto extra-economiche. A parte il fatto che anche le dis9ccnpaz\oni cosiddette frizionali ~ tecnologiche non costa;10 meno miseria per il fatto di ave. l'e un nome, esislono le for~e di disoccupazione provo• cata con licenziamenti in un settore della stessa azienda, i:uentre in altri settar-i si assume. Questo movimento in– terno, del tutto incontrollabile, .perm~tte cli giocar~ su apparerw,e economiche e tecn.iphe e di mascherare , coi;ì Ja, realtìl discriminatoria e i suoi ·aspetti. f~roci. Ora, la 1'isoluzione del direttivo nazionale .parla di < regolamenta– ~ione ,ol~e impedisca i licenziamenti arbitrari e le assun~ ziot,i,,jndiscdm-i·nate >; ma è lecito -dubitare che, ammetten-. Bibliote do a.ncl~e si a1Tivi_,ad una re·g_olar..,;eulazione, q;1~sta possa effeltivamente funzionare se non· è corroborata· da-st(CI· menti econ~mici eOìcienti .. La l~gge ·sul c·olJocarnentÒ è addiriUm·a pa,·ziale a .favore.d~~ l1;1vor~tq1·.in. &.le.uni ·pun– _ti; ·ma è ,loia .che essa non Junziona per il fatto cbe 1.10n funzioiiano g•Ji organi che dovrebbero sorveglial'ne l'appli– ca;,,ioue. Soltanto un'ny,if)n_e .d~cisR, soltanto . stnùqenli 8.deguRti, pos$ono P,ermett,ére ~i .. aff1·011tal'e e stibifo il dramma della. disoccupazione forzata. Su nn altro punto si dov1·~bbe- s\·olgere un diacorso· 8.111pi~: .sul ,P_roblem!\ ·dt:!11~ CdJT. La 1"iso1~'ii(i,.1~, _in._ un passaggio sintomati<'o, dice che il succe~so delle .HJd1ca,:– :r,.io11ipi-ograrnmatiche a c1HRUere economico.< s_a\à a!1cli~ un sucnesso 1-ìella lotta per le libertà sindacali e democra• tiche nel nostro paese>. C'è, in questo passaggio, !'indi. eazione deliberata che le fnmosie lotte per la difes~ ,cieli~ libel'ti\ nelle fabbriche, puntata eS.clusi.vamente su motivj IPgislalivi e sulle invocazioni alla Costituzione, ha un va– lol'e puran1ente di facciata e che la questione d~lla lib~~·tà sindacale è in SQijtanza la questione di una rinnovata ef– fìcieny.a e funzionalitii ciel sindacato. Ma 1 a pi-oposito. çlel: le CC.li. ~ la risoluz-ione è ancora una volta vaSa: es~a au!Spica < il pieno riçon~scimento del_)~ prerogative ,delle CC.Jl. e la tutela del loro carattrre .unita_rio e _d~o~ra• i.ico >. Ricònoscimeiito ·da p-a~f~ cli chi? -tutela da parte di chi? con quali mezzi! Jn realtà-il problema delle cc:n. è Ull problema che va al cuore stesso della questione del• . l'autonomia" sindacal_e e del. r~pporto tra orgirnizzazione shidacttle- e ;110vimènto dei lavoratori. Le., CC.lI. hanno smesso d-i flin½ionai.:e non' il gi~1-·no in cui è avvenuta. In scissione sindacale; non 'i1 gio,-~o in cui il pa~ronato si è inserito tra Ol'ganizzazione e organizzazione; m.a il gior- 110 in cui s·i è stabilito che le CC.Il. non avessero alcu11a /acoltrì contratiuale e .che.. esse vet1is-,ero, elette sulla .base di lisr'e ·d-i cOr-tettt.e Che l'ipetevano nella fabf.>rica - cioè in un_ mondo organicameqte lontano e dive·rso da quello politi~o - le distin~ioni e, le lotte tra partiti. · · , . li p1·Qb.lert1.1t delle co:-i:-r .. è problema .cli fiduci~ n~lla ma~sn, op13n;l.Ìae di restit.11zione ad essj:\ e soltanto ad essa - fuori e al disopra delle correnti sindacali - del ~no ~rg-;_i~SQ10di rappres~~1tanza~, E' questiofle di el6;,,io_,li. e contro'li dal basso e di responsabilit1\ dell'organismo. sol– tanto di fronte allu massa dei lavoratori dell'azienda·. Ed è c1uestiqne di capacitA contrattuale di questo o*rganism~ nei confro~ti della direziohe, ·alme.no in· qn?-ll'amb_Jto - serry.pre pii, vasto e sempl'e méno c0nlro113bil~ dall'ester– no - che rigu&rda· i problemi aziend1tli. Si .sono !atti mol– ti pM8Ì in·questa direzion~ 1 e non:è queSt-ion~, d'altra par– te di ·decisioni puramente unilaterali. Ma è chiaro che bi~gna arrivare ad una definizio-~o ·insieme organica e teorica della que,;;;ti,1ne e IRncia1:e una· stande- camp!gnR che faccia apj)elln ai lavoratorj" e. Chieda. lo~rodi difend_er.e es~i - indipendentemente dalle; appaÌ-te·nenze sindac~li - la pl'Opria rappre~entai-tza d.i Fp.hhrica: Bisogna tri:,nca~~ (cont ·in.u.az : da pa·g_ 3) ·discorso ._ documentazione di· quanto tin qui siàmO ve- nuti dicerldo. · . , li corso di stcnodattilografia 1 ehe doveva_avere· iniziftl; mente la ·c1uraia di dUecento~illquimta gior,ii ~ fo_·p"mi-o– gato in· occasioi1e del_le rece~ti _el_ezio~i.~ri:imiflist~at_~':~ di altri novanta com Prendeva venh alheY_1: quattord1c1 _ra– gazze e Sei gi~\'8llÌ:' Di que~ti" u_lt!m_i;quattro -~rii~~ pro~~r·, 8ti del titolo di l'agioriiere, uno d1 lrcenza med!a, uno d1)1- cenza elen~entare.' Fra le d1gazze, nove· avevano 'la licenze. .. elementeì·e, tre là licenzll media., iina H t.it( )lo d_i ins~- _ gnante elerllenta1·è, 'Una la fll8ti1rità' classica. Dirett_or~ .-d~I corso: un professore di matematica; in~egnan_te ~l1 ~-ath– log1·a.fìa: un impiegato; insegnante per la !jtenografia: un impiegato. Tutti ìn ttlti~ità di serviz~o_. . , . Su' ,,enti alunni, il corso disponeva dr dod1CJ macchrne · da .scrivere. La mancanza. di uri Proprio loCAle,' la in~tlf-· lìcienza., di TI'lllteriale didattico, (tii.tte" ragioni che eiaho ben serv}te per Mcludere' le o•l'g'<itiizzaziOh·is-ind11cali dat1<i (/e3tiorte ·dei· cor.,i)", le molteplici occupazibiti _del per~onal~ d.irigente ed insegnimte, costringevano gh .allievi aglt· orari più inverosimili.• Nei;suno degli allievi è rius~i_tò fìnora •a trova1 1 e· stabile occupezione in virtù dell'atte.Stato di rrè(Iuerl2ra. rilasciato dttl coi-so.· Non mancano nepp'uro le nòte umoristiche. La dire• zione di un corso per tessitrici· venne affida fa· ad i1n- ex studente iò medicina, il •cui unico titolo poteva.· essere rnppreserrtato··dal fatto di essere un· dirigente~ giovanile della DC loc·ale. Pare che costui, essendo in procinto di, sposarsi (le. futurn moglie, insegnante elementare di ruolo, intanto, dirigeva. un corso cli ricamo!), non fosse del tutto.· alieno·dal Servirsi del la,·oro delle 'allieve e, fini m~n pro• priamente sociali. . Le trenta allieve- del corso potevano disporre soltA.nto di due decrepiti telai meccanici: ehe. fnrono ben p1'esto messi de.I tutto Cuori uso. DovetteJ'0:•:1·ipiegare. su alcuni telai· sardi: nla la.• manconM. di 'mateda prima, la. lana? reSe· ben pJ-e9-tO•·dtlul11izzabili anche questi. ·Alle aJljeve (141) -nuqva-ropubblica, la pratica della ~lezione di C. I._ come di una lotta a ca– rattere fra politico e sù1dacale 1 di sti·etta conconenza., L'ultima parte del documento 1·ig11al'da i pr-oblem·i Or. ganizzativi e riflette la tendenza a. rar-forzare gli organi– smi ve1·ticali (sindacati di categoria) lasciando a quelli or·izzontali (Camere del Lavoro) soltanto· Jm compito di coordinamento. Il problema 1 in questo m:oao e in •questi limiti, è l'iso.lto soltanto apparentemente. C'è anzitutto un problema di l'innovamento dei quadri'; 1§1. difficolh\ che si incontra nella elezione di sezioni sindaca.li di fai). b1·ica è dovuta da un li:tto all'assenteismo dei lavo1·oto1·i (i qnali noh capiscono, spesso, .anche,. s~ _organizzati. la ) fi.mzione de]JS. se;,,ione, vedendo tutto risolt9 n~ella:C.J.) e dall'altro al fatto che ·spesso membri di,. sezion~, membri di' direttivo -di lèga, niembri di C.I. e ~-rsi!10 me111bri dei di"rettivi politic·i 'locali ·sono le stesse p81·so1)e. Si impone ciOè una sernplifi_cazione dei c1nadri dir~ltivi, anz.ichè una loro moltiplicazione; dove è diffi.c.ile raggiungere un nu– Olf!ll'O Sùddisfacente· di attivisti sindacali, (e que,::to vale pe; t~1t"tii ·sin~acat.i), è inutile Care 119.?~d o~gani~n1i sull~ éa1·ta. Bisogna inveco 1·innoval'e quelli effettivamente fun– .ziorlfl.ilti,· eYentu·aln>ente ·pr·ocedendQ~ ad 1!na Semplifi~~~i~• 11e nlterior·e che alle:-.·ii il peso dei" compa:goi _imp:Cgi1at.1. Struilure dèl 1.i11d1_1cntQ . ..,. ,. • !.,' ' _ ln secondo luogo non è possibile n_Qnavvertire il con• trnsto · tra la tendenza - imp<lsta -~1al_lasituazjon~ - R. decentm1·e versa le gl'and.i aziende.:-le decisioni sindacali e pel'ciò ad e: a.ziendali;,,zare > la --tolta,. e ~a: 4.,,cisione di rafforzal'e le- strutture vel'ticali, strutture tipicamente mo– nolit iehe e p·ianific.atl'i"ci. La varietà delle situazioni -:- i-a: le. che, in . uno ·stesso piccolo centro, esistono situ~z~on~ affatto contrarìe, e qh~ tra centro e centro le cond1z10111 economiche e produttive -possono essere profo11cJamente dive1·se - impone· una orga-nizzazione che garantisca cli per sé -- e non soltanto nei pl'oposit.i - l'~deg1~a.mento 1\ tutte le particolari co111ingenze. Una ol'garnzzaY.t1one zo– nale pa1·e dunque rispondere molto meglio di una orga• ni~zazione che dovrebbe contempornnea91ente rispondere ai~problemi del rnctall.urgicQ di çalt3:ni~setta e a. quelli del metallurgico cii 'rorino; e cle•cider,e ~ra i problemi del me– tallu,.gico della piccola impresa fornitrice clella lì'iat e quelli dell'op_eraio della Fiat stes~~- .. ,_ :Ma esiste· tJll.(litra co,.1sidei-az1one che _va :anche ol_tre la obiezione che la ·gl'ançle org1tniziazio_1)e verticale· potreb– be ngi1:e, su· piano nazipnale, da OJ·gsrno di c~o1\Jii~umonto delle decision.i dei~ direttivi pl'ovinciali e reg1or1ali. 11. fe– nomeno pili pMOCCHpante, forse, dellA. vita sindacale i~a– lianA. è .dato da.i cr-eRcenti conti-asti di intere~se econo1111ro che oppongono gl'llppi operai a gruppi 9pe.rai. Qiìl oggi" gli interessi degli operni clellA Fiat sono, .in h11vna parte, cliver·genti da_ qnelli degli opert1i .- della. stei;~a CA!e~ç>~ 1·ia. --: .che lavora,w presso le piccole impresè fon)1t1·1c1 cieli~, Fint~ NQ~1 parliamo poi.,delle co.1.1diµi0Jli,economicl~f' che,. dovunqu,e esistano .grandi. coniples,'i-1 co,-iti-o una, s!;n~ ,i di piccole e. medie aziende, dividono 1n·ofond1rn1~nte rl., ,llovirnento operaio. Ora, queste. divergenze non si guar-iscon~ so._ta_11l?c.011 una. lotta. nazionale. - per un a!1me11to cleJ m.1n11m _i,111• daCali ad esempio di cui 11011 si .pada nella .rt,!l\~ion.e -:: ma a~che e speci~llrnente cQn. a_zioni locali. da de·cidP.re colleU,ivamente e in<lip~ndeJ1t~mente d.&lla di.sU11.zio11e ~r~ categoi-ie. Un- rafforz;amento delle sti:ult!,ll'e v~t:ticaJ,i :PII~ in,;eoe l'isoly.è·rsi •in nn allontanamento tra_. ~11.1d~n!3ti. _.d1 categoria 1 non· ovviato da uu'azion.~ ~all}.eraJe _:n_dçhot1h1 .. li 1·ischio è. che, di· nuovo, ci si .debba .doma111,,scont!.8fft contro unti. realtà di fa,tto .. e ricomi11ciare la cor.-JA,. in CO.J\: di~ioni peggiorate, diefro il.gli trntobus perdu~i. · PINO TAO-LJAZUCCIII' . ~ • ' ,t non rimsse ·alloJ'a che appren~lete UI) po' ,di_ teoria s_u d.ei ,,ecchi telai rneccanici,. in attesa della R.n~ del coJ-s_o; , , · ].'esperimento Vigorelli, dopo due anni, sta._per vol~er~ al termine (a meno cl1e,· jn "ista delle_ prossime _el~z10n1_ regionttli 1 non .sia RJlCOJ'a prol'-!ngato). Le_conclus'.om cl. 1~ se ne possono trarr e non ~ ossono. esse;e eh~ negative, e. le; t\bbiarno. in .parte anticipa.te . Qui basta aggrnnger,e qualche s..ltra considerazione. . • . . • J cantieri di.lavoro possono as>!lolvel'~ ll.çl una loro _f1111, ziQ,ne s.nl pia.no lpcale, quai:iclo _si t..ratta_ di porre _µn ti~e: dio pl'ovvìsorio ad una situazione CQntmgente._. ~la_ es8t _s1 rivelano er,;tremament.e dannosi anche quando h l!lt v~~lie. assumere . semplic~meTlte come .stl'U ~en.to per. un p1anp di piena occu·p,rnione che ha orme i_ la dm·a ta _d1 due apm_._ Un esperimento di piepa occupazione_ che JSl& ve1·ame~te tal~, un esPerill1ento 1 in de~o.itiv~, su_ cui ~.os~qn~ J)Vggu\• 1'6 i presupPosti .per ll~I pia.n? qrg_an_~<:~ d! pieni,., 9C~l~J?r· zione, non può servir;_;1 per 1 .~uo1 fm1 d1 st,r-~menh c ~~ non siallo altamente adegut1ti allo scopo. , ~ .,. 1 cantieri di lavorn poievariO assolver~ aJla \orO funzione Ìn 'q'tlanto · si ·reàli?,zasse"ro s11<:c~s&i\:1;ùnente. pro. gressiv~mente_ fo~ti. nq~rm~li· di _o~cup,azi_o~~;.,.'1:'a. ~~send~ ven.uta a i:nancere questa. condizione era. _inev1tab1le çlw finissero COn il ·t:ra~f,l1·ma1:~i'essi stessi i~ fontf ·p,:i1,111.\ti6 di lavor~, da· trlezzo ~in fine,,èiOè._ ..' ·· ~ .. _' li pian·o Vigorelli è ~tato male tmpostato e J:>e.gg10 condotto. E' sfafo male itllp()StaTO j)e,téhè n·o;, 'lit(,lte_~q1_o contO R for~dO della 1·eale situi\zlorié 8m~iènte1é ·-~ ~i è servito ..di, Strnmen'ti ch8 "già ir\ ~1·é~ed\Cr!~)~/~s~v~1~?:· ri~:1;· lafo lii. !Oro· t6tale inefficienza a 1·1so Ver'e· q\jftl. 1a.'s1p_t·O~ blema:' E 1 st~to mal condotto perbhè ìl Sistér~a 'dèl.18. _);~– s:tiOne 1i·a eccentuato il d!ffondet'~i" di ·ògn1 fòrma' di'. fa,td. ~-itismo e di cl;eritelì.srno ch•é: hanriò- snàtuiat9 n:: j)ia.. ~ '· e 10· hanno· t~As'formato i,1 u'no strtiinei-1tò 1· èlettbraliitico: _~> Esso 'noncliè'"(avoi-ire il •nusso ed ·il ''de~flu'{r;o clei· 11,~· voL·Htor/ verso ·atth>itù i111mediRta'ri"lf•ntepÌ·odutfive, ha ..rt>s\) stagnanle urla .~it.uàz!o~~- c 1 bè" o~~?.,~f~~~e, ~~1~1id 'Sbo~~~; ; • ·, ;··· • :.; · .'.(llOVA.N-NJ •CIIIRON~·•

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